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Napoleoni, ex compagno di Under: “Doveva solo sbloccarsi, per me è Cengizinho”

Il calciatore romano dell'Istanbul Basaksehir racconta il turco: "E' sempre stato molto riservato, fin dal primo giorno ha tenuto la testa bassa e ha lavorato tanto. Gli ho detto di non mollare"

Redazione

Gli ultimi 180 minuti hanno messo finalmente in mostra il talento di Cengiz Under, da oggetto misterioso a trascinatore con tre gol e un assist davvero pesantissimi. In Turchia sono letteralmente impazziti per il classe '97, nel quale hanno sempre riposto grandi speranze. “Glielo avevo detto: ‘basta un gol per sbloccarti’”: a raccontare è Stefano Napolitano, attaccante romano (e romanista) classe '86 dal 2016 all'Istanbul Basaksehir, proprio l'ex squadra di Under. Di ruolo seconda punta, Napoleani è arrivato in Turchia dopo aver girato l'Europa tra Polonia e Grecia (partendo dal Tor di Quinto). Ci siamo visti allo Stadio Olimpico dopo la partita contro il Sassuolo a dicembre - continua il 32enne, intervistato da gianlucadimarzio.com -, era parecchio giù di morale per lui e per il momento della Roma. Avevano pareggiato ed era stato annullato un gol alla Roma a causa di un suo fallo. Gli ho detto di non mollare, il problema era solo il gol. Prima o poi sarebbe arrivato. Ci ho giocato per un anno e conosco bene le sue qualità.

Per Under qualità da predestinato: Fin dal primo giorno che è arrivato si sono viste le sue qualità di tiro. Calcia benissimo di sinistro, e si è visto nelle ultime partite, ma anche di destro. Spesso siamo rimasti oltre l’allenamento per fare delle sessioni di punizioni. Non ha molta differenza tra i due piedi. Ha una qualità di un brasiliano, per me è sempre stato Cengizinho”. Cengiz neIla vita privata: “Un tipo riservato, dal primo giorno che è entrato nel nostro spogliatoio ha sempre tenuto la testa bassa e ha lavorato tantissimo. Ci vogliono delle qualità importanti per passare in un anno dalla Serie B turca alla Champions League con la Roma”.

Napoleoni racconta il trasferimento dell'ormai ex compagno: “Appena sono arrivate le voci di un suo possibile trasferimento nella capitale, mi ha chiesto dei consigli.Pregava perché la trattativa si chiudesse al più presto. Io non ho mai giocato nella Roma, ma conoscendo la città gli ho fatto capire l’amore che i tifosi sanno trasmettere. Qui vivono per il calcio. Oggi tutte le testate giornalistiche parlano della sua doppietta, essendo uno dei giovani turchi più promettenti. Il Basaksehir?Siamo in lotta per lo scudetto, sarebbe un evento storico. Spero alla fine dell’anno di esultare, magari con un trofeo vinto anche da Cengiz, anche se per la Roma sarà ancora più difficile”.