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Montuori: “Urbanistica? Stadio Roma al 12esimo posto di 13 urgenze”

Parla l'assessore all'Urbanistica: "Si sta facendo molta confusione. Si parla di elaborati, rendering, numeri, ma io finora ho sentito parlare della cosa solo attraverso delle tabelle di Excel"

Redazione

Mi sono insediato in corsa ma non a digiuno dei problemi di Roma, contro cui ho combattuto negli ultimi 30 anni. Ho ben chiare quelle che sono le questioni da affrontare“. Parola dell'assessore all'Urbanistica del Campidoglio, Luca Montuori, nel corso della sua audizione in Commissione comunale Urbanistica. Quanto alle ipotesi che circolano sul nuovo progetto dello stadio della Roma, Montuori sottolinea: “Si sta facendo molta confusione, si parla di elaborati, rendering, numeri, ma io finora ho sentito parlare della cosa solo attraverso delle tabelle di Excel“. Poi aggiunge: “Abbiamo una serie di emergenze e di scadenze amministrative da affrontare, c’è un cronoprigramma che ce lo chiede. Mi è stato consegnato un elenco di urgenze: 13 punti e lo stadio è il 12esimo. Al di là delle urgenze su progetti speciali – conclude – una delle emergenze da affrontare è quella dell’abitazione“.

A margine della seduta, Montuori ha rilasciato altre dichiarazioni: “Domani ci sara’ un consiglio speciale sullo stadio e io sarò in aula. Quando approveremo la delibera di giunta? Ci sono procedure in atto, noi stiamo facendo di tutto perché possano andare a buon fine“.

Durante la commissione diversi consiglieri di opposizione hanno sollecitato Montuori sul tema. A partire dalla capogruppo Dem, Michela Di Biase, che ha affermato: “Noi domani abbiamo questo consiglio straordinario sullo stadio della Roma. Mi auguro che lei sia presente. Ad oggi, al di la’ di ricostruzioni giornalistiche, non siamo riusciti a visionare alcun progetto. Mi auguro che al più presto vogliate fornire a consiglieri comunali e alla cittò documenti da cui partire per una discussione serena”. Da FdI è intervenuto Andrea De Priamo puntando il dito: “Fino ad oggi la discussione sullo stadio è stata al chiuso, senza processi di discussione territoriale. Tutto questo deve diventare pubblico”.