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Monchi, l’acchiappatalenti. Ecco chi è il nuovo ds della Roma

Monchi, l’acchiappatalenti. Ecco chi è il nuovo ds della Roma

Plusvalenze e trofei l'uomo che trasforma in oro ciò che tocca. Pallotta riparte da lui, l'obiettivo è vincere, senza intaccare il bilancio

Valerio Salviani

Ad aprirgli la strada, con una velata (ma non troppo) malinconia, è stato direttamente Walter Sabatini: “Monchi è un uomo straordinario, la Roma ha fatto un'ottima scelta”. Il Re Mida del calcio, è pronto a ereditare la sua creatura. Tre anni di contratto per provare a ricreare la magia vista a Siviglia. Tre anni per arrivare dove Sabatini non è arrivato. Pallotta e il suo management, compreso di Franco Baldini, l'hanno incontrato a Londra (nuova vera base operativa della Roma) e gli hanno consegnato le chiavi della squadra. L'obiettivo è migliorare ma il mantra è sempre lo stesso: creare plusvalenze. Monchi è stato chiamato per questo, è la missione della sua vita. Per 20 anni nel Siviglia a rincorrere talenti e ora l'occasione per dimostrare di essere il più forte anche in una piazza per alcuni impossibile come Roma. Impareranno a conoscerlo i tifosi e la stampa, o forse no, visto il suo modo di fare riservato e un carattere burbero con il quale protegge le sue idee. Intanto ci proviamo.

CLASSIC MONCHI - Una carriera da portiere, sempre nel Siviglia, non fortunata come quella che verrà dopo. Solo 55 presenze in 9 stagioni. Nel 2000, mentre la Roma iniziava la stagione che le avrebbe consegnato il suo terzo e ultimo scudetto, il passaggio per lui dal campo alla scrivania. L'acchiappatalenti andaluso inizia dalla Segunda Division spagnola. In un anno il Siviglia torna nella massima serie e ci resta fino ai giorni nostri. Negli anni in cui è stato al comando ben 9 trofei: 5 tra Coppa Uefa ed Europa League, 1 Supercoppa europea, 2 Coppe del Re e 1 Supercoppa di Spagna. Ramon Rodriguez Verdejo detto Monchi ha fatto sognare una città intera ma, soprattutto, la sua società. Milioni su milioni di plusvalenze grazie ai talenti scoperti e portati a casa con 2 spicci e rivenduti a cifre iperboliche. E grazie alla fiducia del suo ricco staff di talent scout. Solo 25 milioni per assicurarsi Dani Alves (preso con 500 mila euro e rivenduto a 40 milioni), Rakitic, Adriano, Caceres, Luis Fabiano, Bacca, Poulsen, il giallorosso Fazio e gli ex Julio Baptista e Keita che hanno fruttato negli anni 170 milioni al club. E ancora Aleix Vidal, Kondongbia, Sergio Ramos(“Ho pianto quando l'ho venduto al Real Madrid”), Diego Perotti, Negredo, Navas, Kanouté (per anni capitano e simbolo del Siviglia) e così via. Un successo dietro l'altro, arrivato grazie al lavoro meticoloso di una sfilza infinita di collaboratori e un database sempre aggiornato e spulciato fino ad arrivare all'obiettivo da prendere. Più di 200 giocatori, più di 300 milioni di plusvalenze. Un biglietto da visita niente male.

LA ROMA CHE VERRA' - Da qui a giugno si prospettano diversi scenari per la Roma. Tutto ciò che accadrà dipenderà comunque dagli affari di campo. I giallorossi non potranno permettersi assolutamente di perdere ancora l'obiettivo secondo posto, vero trofeo per il club. La mancata partecipazione alla Champions di quest'anno ha lasciato un buco quasi incolmabile nelle tasche del club. Monchi sarà anche “Mister Plusvalenza”, ma avere la possibilità di costruire senza essere costretto prima a demolire sarebbe un ottimo punto di partenza. Una cessione di quelle sanguinose ci sarà. Ad oggi l'indiziato numero 1 sembra essere Manolas. L'Inter è pronta a strapparlo via ai giallorossi con 40 milioni di valide ragioni. Starà al nuovo ds trovare un valido sostituto, compito che al predecessore in quel ruolo, è sempre riuscito alla perfezione. Il nome forte adesso è il brasiliano Caio. Kessié e Pellegrini saranno i rinforzi a centrocampo, ma occhio a Iborra, centrocampista e capitano del Siviglia, che con l'arrivo di Monchi potrebbe tornare di moda. Da sistemare invece i contratti di De Rossi (in scadenza) e Strootman. Un altro nome che piace di certo al nuovo ds è Navas, esterno in uscita dal City che potrebbe far comodo. Come farà comodo un vice-Dzeko. Per accontentare il presidente che vorrebbe vedere più giovani in rosa, ecco che sale il nome del danese Dolberg. Chi potrebbe non essere d'accordo con questa linea è Spalletti, che a breve deciderà il suo futuro. Dovesse partire, Monchi ha già presentato i nomi dei sostituti alla dirigenza: sono Emery, che potrebbe lasciare Parigi, e Sampaoli, che ha voluto fortemente a Siviglia in questa stagione.