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Monchi, atterraggio riuscito: la partenza con la Roma è tra le migliori in carriera

Solo due volte, nei 18 anni al Siviglia, il ds è partito meglio. Una, se si contano le stagioni in cui gli andalusi hanno fatto la Champions League

Valerio Salviani

"Il mio segreto mi è stato chiesto più volte in Spagna e ho sempre dato una risposta poco originale: il lavoro". E di lavoro ne ha già fatto tanto Monchi dall'arrivo nella sua nuova casa, la Roma. Il lavoro però si sa, richiede tempo e pazienza, due parole che il ds e chi lo conosceva bene hanno predicato più volte. Eppure, nel suo approccio con l'Italia, ha già fatto registrare un piccolo record personale, o quasi. Quella nella Roma è la sua terza miglior partenza di sempre. La seconda se prendiamo a campione gli anni in cui il suo Siviglia ha fatto la Champions League (5). Solo nella stagione 2009-10 è riuscito a partire più forte, e in quella prima, partecipando però alla Coppa Uefa.

COME E' DOLCE L'ITALIA - Le polemiche su qualche cessione pesante non sono mancate, ma per la prima volta dall'arrivo della nuova proprietà, si ha la sensazione che la Roma sia una squadra completa, con una fisionomia ben chiara. E i risultati non sono mancati: 5 vittorie su 6 in campionato (che potevano 6 se la sorte e gli arbitri non gli fossero andati contro), e imbattibilità in Champions League, con 4 punti all'attivo e secondo posto momentaneo nel girone. Al Siviglia, nella stagione in cui è andato meglio è partito con 5 vittorie e 1 sconfitta in campionato (come i giallorossi) e due vittorie in Champions, affrontando però i Glasgow Rangers e l'Unirea Urziceni. L'anno prima è riuscito a partire con 6 vittorie e 2 pareggi, ma in Europa le sfide sono state di qualificazione alla Coppa Uefa. Nell'anno della prima partecipazione in Champions League degli andalusi (2007-08), la partenza più difficile con 4 vittorie e 4 sconfitte.

COME SABATINI - La matrice di questa Roma ha ancora il marchio di Sabatini. Il suo approccio in giallorosso è stato più difficoltoso del successore spagnolo. Il primo anno ha pagato la grande voglia di rivoluzione e la scelta (condivisa con Baldini) azzardata di portare Luis Enrique con una squadra troppo rinnovata. L'anno in cui è partito meglio è stato il primo di Garcia, nella stagione 2013-14. Ci sono state 10 vittorie in campionato, ma i giallorossi non partecipavano alla coppe. L'anno dopo, con la Champions League, la Roma è partita esattamente come quest'anno. La sconfitta in campionato è arrivata con la Juventus in quel 3-2 che ancora fa male, e in Europa sono arrivate la vittoria col Cska Mosca e il pareggio di Manchester City. Resta questa la miglior partenza di Sabatini. Di Francesco invece ha già fatto meglio dello Spalletti della scorsa stagione, buttato fuori dalla Champions con il Porto e con 5 punti in meno in campionato.