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Mario Rui: “Soddisfatto del rientro ma potevo fare di più. Scudetto? I conti si fanno alla fine”

Le parole del terzino giallorosso al termine del match vinto dalla Roma sulla Sampdoria per 4 a 0

Redazione

Al termine del match vinto dalla Roma sulla Sampdoria per 4 a 0, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il terzino giallorosso Mario Rui. 

MARIO RUI IN ZONA MISTA

Potevi fare qualcosa di più?

Ho fatto dei cross ma dovevo farli con la misura giusta perché mi uscivano bassi o alti e spero di farli meglio nella prossima partita.

A livello fisico come stai?

Non sono al 100% perché sono passati cinque mesi dall'infortunio e l'ultima partita l'ho giocata l'anno scorso. Fisicamente non sono a posto ma il ginocchio è ok. Ci vorrà qualche partita per rientrare in forma.

Sei rientrato da un mese, ti aspettavi di giocare prima?

No perché da quando sono rientrato, dalla panchina, mi rendevo conto che i ritmi sono altissimi e dato il periodo che ho attraversato non era il momento giusto. Poi nelle ultime settimane il mister ha visto che stavo credendo.

Pensi di riuscire a levare il posto da titolare ad Emerson?

Non devo levare a lui il posto da titolare. Cercherò di mettere il mister in difficoltà e di dargli una soluzione in più. Con Emerson c'è stima e un bel rapporto dato che parliamo la stessa lingua. Sono molto contento per lui.

MARIO RUI A RAI SPORT

Soddisfatto del suo debutto oppure sente di poter dare di più?

Tutte e due le cose. Sono soddisfatto perché dopo il brutto periodo che ho passato, era da tanto che non giocavo. Posso ritenermi soddisfatto. Sicuramente, anche durante la gara, mi sono accorto che in alcuni momenti potevo fare di più. Però il momento è questo, quindi mi ritengo soddisfatto.

Rientra nel momento di massima forma della Roma. Da una parte può essere uno svantaggio, dall’altra no.

Io direi che è un vantaggio. Visto il momento che attraversa la squadra, entrare può essere un più facile. La squadra sta facendo bene ed è di aiuto per chi entra.

Cosa dicono i suoi compagni che sono qui da più tempo? Sentono che questo può essere l’anno giusto per vincere qualcosa di importante?

Non so se può essere l’anno giusto. La squadra sta cercando di trovare un’identità e di dare continuità a quello che stiamo facendo. Poi i conti si fanno alla fine, però la squadra sta dimostrando di poter fare bene. Speriamo di poter continuare così.

Ruediger ha scritto ‘Mario Rui is back’. Quanto ti sono stati vicini i tuoi compagni?

Tantissimo, soprattutto Ruediger e Strootman perché ci sono passati prima di me. Sono stati di grande esempio per me. Non c’era bisogno di ringraziarli in tv perché lo faccio tutti i giorni, però loro, tutta la squadra e tutto l’ambiente mi sono stati vicini. Ringrazio tutti.

Fai l’esordio in una squadra che gioca per una squadra che aspira a vincere lo scudetto. È una bella spinta o no?

E’ una grande spinta. Fino ad adesso non ho avuto la possibilità di lottare per vincere qualcosa, ma anche nelle altre squadre dove ho giocato c’erano altri obiettivi. Se non era quello di vincere qualcosa, era la salvezza. In alcune squadre conta quasi come uno scudetto.

Cosa l’ha colpita dell’ambiente Roma?

Per quello a cui ero abituato io, i cambiamenti sono stati giganti per me. Dall’ambiente, dall’affetto della gente. Ero abituato ad ambienti molto più tranquilli, qui si vede subito la differenza. Sicuramente fa molto piacere, è una spinta in più per la squadra.

Tornando a giocare con regolarità si potrà guadagnare la convocazione in nazionale?

Ci spero, poter rappresentare la nazionale è un sogno e motivo di orgoglio. Cercherò di rimettermi al 100% il prima possibile. Prima penso alla Roma e a far bene, poi se arriverà la chiamata della nazionale farà molto piacere.

Avevi già giocato nella tua carriera come esterno con una difesa a 3?

Sì, quando giocavo nello Spezia, nella seconda metà della stagione c’era questo sistema qua. Facevo il quinto sia a destra che a sinistra.

Differenze tra Spalletti e Sarri?

Le differenze ci sono, però sicuramente è difficile dire quali sono. Parliamo delle similitudini: sono simili nella voglia di vincere, nella volontà di imporre il gioco e cercare sempre la vittoria.

La prossima giornata di campionato può avvicinarvi ancora di più alla Juve?

Non lo so, intanto noi cerchiamo di non pensare tanto alla Juve. Noi dobbiamo dare continuità al nostro momento cercando di vincere ogni partita da qui alla fine. Poi i conti si faranno alla fine.

MARIO RUI A ROMA TV

Prima presenza, che sensazioni hai?

Finalmente è arrivata, c'è stato l'infortunio che fa parte del mestiere. Se devo fare il riassunto di questi mesi e di oggi mi posso ritenere soddisfatto, magari non contentissimo perché potevo fare qualcosa in più ma mi ritengo soddisfatto.

Il mister ti ha fatto i complimenti.

Lo ringrazio per le parole, mi fanno piacere. Il momento è questo, non era facilissimo dopo tutti questi mesi ma sono soddisfatto.

Come hai visto la squadra?

Bene, il risultato parla da solo. Affrontavamo una squadra forte e organizzata, siamo stati noi bravi nel momento giusto ad ammazzare la partita.

Difesa a 3 o a 4?

La difesa a 3 era un sistemo di gioco che avevo già fatto, di recente avevo giocato più a 4 ma non trovo grandi problemi. Cerco di adattarmi il più velocemente possibile e cercherò di migliorare in fretta. Per la condizione fisica, per come si sento e vorrei sentire, sono a un 40-50%.

Hai esordito contro Giampaolo, bello l'abbraccio.

Forse era destino, con lui ho avuto un gran rapporto. A livello umano è una persona fantastica, un allenatore che mi ha dato tantissimo. La mia ultima partita era stata con lui, il mio esordio con la Roma contro di lui, sono molto contento di averlo ritrovato.