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Luiss, Pallotta: “Mi sento responsabile per la Roma e la città”. Baldissoni: “Barriere? Questione di giorni” – FOTO – VIDEO

La Roma presenta il primo bilancio d'impatto del club. Oltre al presidente Pallotta c'è anche il numero uno del Coni Malagò

Jacopo Aliprandi

VIALE ROMANIA, dall'inviato - Nuovo impegno romano per James Pallotta. Oggi pomeriggio alle 18.30 il presidente della Roma è intervenuto all'Università Luiss Guido Carli per presentare il primo bilancio di impatto del club, redatto da ItaliaCamp con il supporto del centro di ricerca Luiss Governance & Sustainability. Presente anche il presidente del Coni Giovanni Malagò e il direttore generale della Luiss, Giovanni Lo Storto, darà il via alla conferenza. Successivamente preso la parola la parola il dg della Roma Mauro Baldissoni, il direttore del Centro Interuniversitario di ricerca Luiss Governance & Sustainability Giovanni Fiori, e il presidente James Pallotta. Fabrizio Sammarco, amministratore delegato ItaliaCamp, ha coordinato l'evento.

Forzaroma.info seguirà l'evento grazie al suo inviato sul posto.

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Ore 19.47 - L'evento si è concluso.

Ore 19.22 - Parla il presidente della Roma, Pallotta: "Probabilmente alcuni di voi non lo sanno ma ho ricevuto la preview della relazione di questo progetto, i contenuti sono lusinghieri ed è la prima volta che una cosa del genere viene realizzata con una società sportiva. Siamo orgogliosi che sia stata la Roma la prima. Questo ovviamente ci fa anche capire che c’è ancora molta strada da percorrere sia come Roma città che come AS Roma. Abbiamo molte idee, molti progetti da sviluppare, non lo possiamo fare senza l’aiuto di molte delle persone qui presenti. Forse per molti di voi io sono l’americano un po’ sciocco ed ingenuo, l’americano che è arrivato qui per acquistare la Roma ma in realtà quello che dovete capire è che io vengo da un quartiere di Boston che è al 100% composto da italiani, motivo per il quale io mi sono sempre sentito prima di tutto italiano che americano. Lo stesso vale per i miei figli e i miei genitori. Motivo per il quale ho sempre avuto forte senso di responsabilità nei confronti di Roma e dell’Italia e volevo restituite loro qualcosa. Più che dilungarmi in un lungo intervento vorrei aprire una sessione di domande e risposte con gli studenti".

Noi studenti studiamo sempre le differenze di gestione tra eventi sportivi in Italia e negli Usa. Non ritenete che anche la Roma debba aprirsi di più ai tirocini per gli studenti?

Penso che hai ragione al 100%. A Boston esiste con i Celtics, ovviamente l’università di Boston è una delle più attive del mondo in questo senso. Però ecco, prima di pensare a questo la nostra priorità in questo momento sono i giovani dell’AS Roma, noi abbiamo bambini e ragazzi che sono a Trigoria. Due-tre anni fa ho chiesto a Mauro Baldissoni “ma se quel ragazzo non riesce ad arrivare in prima squadra, che fine farà? Sarà disoccupato?”. Questo è il motivo per il quale abbiamo avviato il nostro programma di liceo sportivo, che garantisca istruzione a questi ragazzi. Quando la Primavera è andata ad Orlando, ovviamente i nostri calciatori erano più forti di quelli dei college americani, ma è stato offerto ai nostri ragazzi di poter studiare negli Stati Uniti. Abbiamo anche un sistema di tutor che assiste i ragazzi in questo senso. Anche chi non arriverà giocare nel Chelsea avrà la possibilità di giocare a calcio e ricevere una istruzione universitaria. Questo era il primo passo, ora dobbiamo aprirci agli studenti”.

Se quello è il primo passo, qual è quello finale?

Il discorso dell’Impatto è qualcosa in evoluzione, con Roma Cares ci siamo concentrati sui bambini di questa città. Esistono molti programmi, progetti, in questo senso. In futuro, già ne abbiamo discusso con alcuni politici, ci piacerebbe organizzare delle amichevoli con grandi Club al Circo Massimo. Eventi unici come una sessione unplugged con Springsteen, un concerto da tre ore da trasmettere a pagamento e il cui ricavo andrebbe investito sul tessuto sociale cittadino, per avviare programmi di istruzione o ristrutturare edifici scolastici”.

Aveva detto che avevate sbagliato nel collegare la ricerca del main sponsor con quella dei naming rights per il nuovo stadio. Come mai la squadra non ha ancora uno sponsor sulla maglia?

Abbiamo sbagliato strategia, pensavamo di ricevere approvazione per la costruzione dello stadio un anno fa, poi cambiamenti politici hanno portato a dei ritardi per cui ci siamo concentrati su quello che si chiama il tessuto digitale dello stadio, contattando tante aziende per dettagli sull’allestimento dello stadio. Per esempio: se impianti audio saranno LG o Samsung o altri, oppure quale sistema di pagamento usare... Negli ultimi mesi la società ha ricevuto 11-12 proposte dettagliate, proprio questa mattina alle 07:00 ho ricevuto una telefonata da uno sponsor asiatico. Nel complesso sono ottimista in vista della prossima stagione”.

Che impatto ha avuto questo nuovo progetto su di lei e come vuole usarlo?

Innanzitutto un sentimento di gratitudine per essere stati scelti come primo Club. Ci accorgiamo che sono state fatte tante belle cose ma che è ancora possibile farne tante, abbiamo forte senso di responsabilità nei confronti della comunità. Tutte le volte che vengo in Italia e a Roma, per me è deprimente comprovare come ci siano alti tassi di disoccupazione giovanile. Probabilmente ho sempre avuto un pregiudizio positivo nei confronti degli italiani, per me sono le persone più creative al mondo. È deprimente vedere come tantissime persone siano costrette ad emigrare negli Stati Uniti per avere opportunità. Tutto questo mi rattrista e deve finire. È sia un discorso politico sia economico, è una vergogna che tutto questo succeda, va fatto qualcosa in questo senso. Quando è troppo è troppo!”.

Domanda di uno studente per Baldissoni sulla curva e le barriere: "Sapete che abbiamo gestito un problema complicato che nasceva da un'esigenza delle forze di sicurezze, a partire dalla Questura e dalla Prefettura. Dal primo giorno abbiamo ritenuto che si dovesse lavorare per eliminarlo, perché pensiamo che lo stadio vada vissuto senza barriera. Sembra che, anche grazie ai ministri competenti, si possa fare un passo verso una normalizzazione. Quindi sì, la data la sceglie la forza di sicurezza, ma credo che sia questione di pochi giorni". Notizia che Forzaroma.infoaveva anticipato.

Ore 19.10 - Prende la parola il presidente del CONI, Giovanni Malagò: "Il CONI è stato pre-allertato circa la rimozione delle barriere. In Italia si fa sport come non è mai stato fatto dalla nascita dal Paese. Il CONI ha il compito di reggere lo sport italiano con 400 milioni di euro statali. Lo sport occupa lo 0,5% dei lavoratori italiani ed ha un valore sul PIL pari all'1,7% diretto, il doppio indiretto".

Ore 18.57 - Ora è il turno del direttore del Centro Interuniversitario di ricerca Luiss Governance & Sustainability Giovanni Fiori: "Per noi è stata una sfida bellissima che abbiamo accolto entusiasti. La LUISS è impegnata da tempo su questo fronte: calcolare l'impatto che le aziende creano. Abbiamo raccoltola sfida di fare una misurazione. Il problema è che molte variabili sono impatti qualitativi ed è difficile misurarli. E noi abbiamo provato a creare un metodo. Il progetto per ora è solo all'inizio. Gli impatti che abbiamo misurato sono solo alcuni: quelli di quattro aree. Il marchio, il valore del marchio della Roma. Che valore ha? Questo si può fare. Il marchio della Roma ha avuto un incremento più veloce nel tempo. La cosa più bella che abbiamo misurato è stata la seconda: quello che la Roma fa per i ragazzi. Ragazzi che se non ci fosse la Roma ad assisterli nel calcio, nello sport e nella vita avrebbe un destino diverso. Questo ha valore perché il ragazzo studiando darà un ritorno economico alla società. Il valore? Dieci o 15 milioni di euro. Terza area: il rapporto con i tifosi. La Roma ha un bacino molto grande. Il tema dei supporter dal punto di vista economico per la società è importante. La Roma può essere un ambasciatrice della città. A misurare la Roma forse è stato solo Venditti: 'Dimmi cos'è che mi fa sentire grande anche se non conto niente'. E come si fa a misurarlo? Ringrazio la Roma per questa opportunità".

Ore 18.50 - E' arrivato anche il presidente del Coni Malagò.

Ore 18.44 - Prende la parola il dg Baldissoni: "Grazie alla LUISS perché ci ha voluto accompagnare in una sfida che apre delle frontiere che dobbiamo ancora comprendere noi stessi. Il mio ruolo è di provare a spiegarvi come e perché siamo arrivati a redigere un bilancio di impatto. La vostra presenza è una risposta evidente, perché? Tutto nasce dalle considerazioni di quello che la Roma dovrebbe essere e come noi approcciamo al lavorare alla Roma. In una realtà come la Roma è importante il per chi si lavora. In uno dei primi dialoghi con Pallotta mi sentii dire: 'Abbiamo acquistato la Roma ma non ne saremo mai proprietari, ma i custodi di ciò che la Roma rappresenta'. Perché qualcuno che spende centinaia di milioni per un club si dichiara orgogliosamente il custode? Con alcuni studenti, quando vado a salutarli gli chiedo: 'Che cos'è la Roma?'. Qualcuno risponde che sia una squadra di calcio, e non possiamo dargli torto. Ma anche la LUISS calcio lo è, ma ci sarà qualche differenza. Noi partecipiamo ad un campionato professionistico, con costi e ricavi consistenti. Queste sono voci che vanno nel bilancio tradizionale, esulando da quello d'impatto. Alcuni dicono che siamo una media and entertainement company, ma non basta. Quello di cui siamo sicuri è che la Roma sia una piattaforma sociale che fa riferimento ad una comunità. Per questo chi la acquista si ritiene un custode. Possiamo definirla senz'altro una realtà in grado di produrre, contenere e trasferire le emozioni di una comunità. Noi ci siamo lanciati in qualche operazione che avesse a che fare con le emozioni della comunità. Per primi i tifosi, che sono il centro della comunità. Abbiamo avviato un call center per andare allo stadio. Ci siamo preoccupati anche dei tifosi del futuro con il programma "Scuola di tifo". Altra comunità sono i protagonisti, più che altro quelli del passato. E li abbiamo accolti con la Hall of Fame. Abbiamo intestato il campo della Primavera ad Agostino di Bartolomei, saluto il figlio Luca che è in sala. Quindi operazioni che non avessero un impatto sul bilancio. Poi con Guido Fienga abbiamo provato a dare un valore a queste iniziative, per restituire qualcosa alla nostra comunità. Da qui nasce il bilancio di impatto. "Voglio leggervi una lettera di un familiare di un ex giocatore della Roma, Attilio Ferraris IV: 'Dai 7 anni zio Attilio mi portò a Testaccio e conobbi tra gli altri Ceretti, il massaggiatore. In una di queste giornate Masetti, il portiere, mi chiamò prima di entrare in campo e mi disse: 'Renatì. dobbiamo salutare i tifosi in maniera diversa: sali sui miei piedi e alza le braccia'. Così facemmo, i tifosi risposero con calore. I tifosi organizzarono un evento per salutare tutti i grandi vecchi calciatori della Roma. Quando mi hanno chiamato, poiché rappresentavo mio zio, ho avuto un momento di smarrimento seguito da gioia e lacrime di felicità, ricordando quel giorno con Masetti a Testaccio. Sentiti ringraziamenti a voi tutti".

Ore 18.36 - Prende la parola il direttore generale della Luiss Giovanni Lo Storto: “Sono contento di questo evento. La nostra università lavora con parecchia intensità sul profilo di uno studente capace di arrivare al mondo del lavoro in modo consapevole. I ragazzi di 18 anni sono ‘concepiti digitali’. Abbiamo pensate che per arricchire la loro potenzialità di portare un contributo alle aziende in cui andranno a lavorare dandogli il valore della lentezza. E’ un passaggio dai nostri percorsi di formazione ad un livello in più, il saper dare, il saper dare ascolto, attenzione e importanza. Una società di calcio che mette al centro del suo focus l’attenzione di quello che è l’impatto merita la creazione di un percorso accademico dedicato alle tecniche dell’impatto sociale e di un centro di ricerca, che svilupperà queste tematiche. Pallotta dice che una squadra di calcio non può sfuggire all’obbligo morale di esercitare un ruolo attivo presso la comunità in cui opera. Qui si celebrano due finalità molto coerenti, questa, e quella della Luiss, che insegna ai propri studenti come stare nella società“.

Ore 18.35 - Questo il risultato dell’analisi condotta – L’analisi, condotta da ItaliaCamp Srl con il Centro di Ricerca Governance & Sustainabiliy dell’Università LUISS, si è focalizzata su quattro aree: attività educative e formative per i giovani, storia del club e brand identity, rapporto con i tifosi e ruolo della Società sportiva in veste di ambasciatrice virtuosa della città di Roma. Dodici gli indicatori individuati per i quattro campi di analisi, che hanno permesso di mappare i 30 principali stakeholder della Società. Dal Report è emerso che, in base agli indicatori scientifici e accademici utilizzati, il valore dell’impatto prospettico prodotto dalle attività di AS Roma al termine del biennio di implementazione del modello impact (nel biennio 2015 – 2017) è stimabile tra i 10 e 15 milioni di euro.

Il Bilancio d’Impatto è la prima esperienza di questo genere fatta in Italia. James Pallotta, Presidente AS Roma ne ha spiegato il significato: “Con questo progetto abbiamo voluto avviare un percorso strutturato di avvicinamento all’innovativa metodologia di misurazione dell’impatto sociale, consapevoli che ogni società non possa esimersi dall’obbligo morale di esercitare un ruolo attivo a favore delle comunità in cui opera”.

Proprio dalla ricchezza delle indicazioni emerse da questo lavoro, è nata inoltre l’idea di sviluppare un percorso accademico di approfondimento sulle tematiche di gestione e misurazione dell’impatto che ha nella Libera Università Internazionale degli Studi Sociali il suo centro propulsore scientifico e accademico: “Come Università - ha dichiarato Giovanni Lo Storto, Direttore Generale della LUISS - è nostra responsabilità dotare gli studenti di strumenti innovativi che consentano loro un pieno e consapevole sviluppo delle proprie capacità, da poter spendere nel mondo del lavoro e dell’essere cittadini. Per questa ragione il nostro Ateneo avvierà sia un percorso accademico che approfondisca le tematiche sull’impact investing strategies col fine di formare professionisti e analisti dotati di competenze specifiche e di un approccio totalmente nuovo al bilancio d’impresa, sia un osservatorio per la ricerca e l’implementazione di un modello che vuole favorire tra le aziende la diffusione di buone pratiche di trasparenza e sostenibilità”.

Fabrizio Sammarco, AD ItaliaCamp Srl, ha concluso ponendo l’accento sul carattere innovativo dello strumento: “Il Bilancio d’Impatto è un nuovo prodotto rispetto al tradizionale Bilancio Sociale, essendo rivolto ad una valutazione economica e quantitativa dei risultati e dei cambiamenti generati nel mercato di riferimento. Inoltre, spostando l’analisi dagli output agli outcome delle azioni implementate, diventa uno strumento di monitoraggio dalla valenza strategica e, come tale, replicabile per tutte le organizzazioni che intendono adottarlo”.

ll Bilancio d'Impatto è la prima esperienza di questo genere fatta in Italia. James Pallotta ne ha spiegato il significato: "Con questo progetto abbiamo voluto avviare un percorso strutturato di avvicinamento all'innovativa metodologia di misurazione dell'impatto sociale, consapevoli che ogni società non possa esimersi dall'obbligo morale di esercitare un ruolo attivo a favore delle comunità in cui opera".

Ecco invece la sintesi del bilancio: La prima edizione del Bilancio d'Impatto di AS Roma, redatto da ItaliaCamp Srl in collaborazione con il centro di ricerca LUISS Governance & Sustainability, si pone l’obiettivo di calcolare l’impatto sociale prodotto dalle attività di AS Roma, attraverso una serie di parametri e indici capaci di orientare le scelte del management.

Il Bilancio d’Impatto e più in generale la metodologia impact mirano, infatti, a misurare la capacità di un determinato soggetto di produrre impatti (o esternalità) positivi sui contesti socioeconomici nel quale lo stesso opera. L'approccio adottato con questa metodologia è più ampio rispetto al Bilancio Sociale ed è rivolto ad una valutazione economico-quantitativa dei risultati, dei cambiamenti generati nel mercato di riferimento e delle condizioni dei beneficiari dell'agire d'impresa; il focus di analisi, quindi, è spostato dagli output agli outcome delle azioni implementate. Il Bilancio sociale, invece, resta incentrato sulla descrizione di specifiche azioni di responsabilità sociale senza soppesare il valore del relativo impatto generato. Il mondo dello sport, la sua influenza sul contesto economico nonché su quello sociale necessitano di metodologie di analisi e rappresentazione diverse rispetto al passato; sono, infatti, profondamente mutate le ripercussioni che l’attività sportiva in sé e le infrastrutture ad essa collegate sono in grado di produrre nella realtà a cui si riferiscono.

È da queste premesse che ItaliaCamp, in collaborazione con il centro di ricerca LUISS Governance & Sustainability, ha realizzato il Bilancio d’Impatto. Il documento analizza e prova a sintetizzare le attività più importanti che una società come AS Roma realizza - soprattutto nella città e sui territori nei quali è evidentemente più esposta - declinando gli impatti che le stesse hanno prodotto in termini di fatturato per l'azienda, ma anche come ricchezza distribuita tra i suoi stakeholder: tifosi, clienti, fornitori, istituzioni locali e nazionali.

Il lavoro ha definito le esternalità prodotte o producibili nel tempo - attraverso mappature, analisi e quantificazioni (dove oggettivamente riscontrabili) - delle iniziative e dei programmi che simultaneamente consentono un miglioramento delle condizioni sociali, economiche o ambientali della comunità in cui opera AS Roma. Per la prima edizione del Bilancio d’Impatto, l’analisi si è concentrata su 4 aree tematiche - ulteriori rispetto all'attività della prima squadra - considerate rilevanti per la Società: il settore giovanile oltre il campo, brand identity e la storia del club, il rapporto con i supporter e la relazione tra la squadra e la città di Roma nella veste di city ambassador.

Nelle 4 aree di analisi, sono stati individuati 12 KPI (Key Perfomance Indicator) attraverso i quali è stato possibile procedere alla mappatura dei 30 principali stakeholder della società. Il lavoro ha fatto emergere la forza di AS Roma come soggetto attivatore di “capitale emozionale”, che costituisce una caratteristica fondamentale del “Modello Roma”, un vero e proprio modello virtuoso di creazione del valore, esistente e funzionale nel contesto della Capitale.

Tutte le scelte strategiche di AS Roma sono dettate e orientate dalla volontà di attivare investimenti capaci di generare un impatto a livello sociale, concreto, misurabile e prevedibile. È questa l’inversione di tendenza che il Bilancio d’Impatto prova a mettere a fuoco con strumenti di misurazione e metriche di valorizzazione degli investimenti non solo finanziari ma anche social.

Al fine di valorizzare in maniera completa tutti gli impatti generati, la AS Roma, con il supporto di ItaliaCamp e LUISS, continuerà, nel prossimo biennio, a sviluppare la metodologia di misurazione e mappatura delle attività impact con l’obiettivo di redigere un Impact Integrated Report in grado di restituire una visione completa di tutte le attività svolte. Al termine del biennio di implementazione della struttura di monitoraggio, il valore dell'impatto prospettico è stimabile tra i 10 e 15 milioni di euro. Tale valore non tiene conto sia del possibile incremento delle aree di analisi sia del fattore moltiplicatore dello stadio di proprietà.

Ore 18.30 - Inizia la conferenza con l'introduzione di Fabrizio Sammarco.

Ore 18.20 - Arrivano Pallotta e Baldissoni.

Ore 18.10 - Presenti anche Simone Contasta di Parsitalia e Luca Parnasi di Eurnova.