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Liverpool-Roma, Cerezo: “Ricordo l’amore dei tifosi dopo la sconfitta del 1984”. Falcao: “Non tirai il rigore perché ero esausto”

Le parole dei due ex calciatori giallorossi, che nel 1984 persero la finale di Coppa Campioni contro i Reds

Redazione

Quella contro il Liverpool è una semifinale che vale tantissimo, non solo per la finale di Kiev, ma anche per cancellare lo smacco della finale del 1984. In campo, quella sera, c'erano anche Cerezo e Falcao. E proprio i due brasiliani ex Roma sono stati intervistati da globoesporte.com sulla sfida contro i Reds. Ecco le loro parole.

Falcao: "Credo che la Roma ha cominciato a costruirsi in quel momento…Chissà, le è piaciuto arrivare ad una finale, e penso che questo piacere sia ora trasmesso ai giocatori d’oggi. E’ bello arrivare ad una finale. Perché non tirai il rigore? Perché sentivo dolore al ginocchio, per colpa di un infortunio capitato un mese prima in campionato. Giocai grazie ad una iniezione, solo che la partita durò 120 minuti e io non ce la facevo più. Parlai con Liedholm, il tecnico, e gli dissi che non ce la facevo. Io sarei stato il quinto a calciare, perché avevo tirato il rigore quando vincemmo la Coppa Italia, nel mio primo anno”.

Cerezo: "La Roma non era abituata a questo tipo di partita. Ma credo che il fatto di arrivare fin lì e pareggiare la partita contro una squadra fortissima come quel Liverpool con Grobbelaar in porta, Rush come centravanti, e Souness della nazionale scozzese. Loro erano abituati a giocare le finali e non sentirono il peso di giocare all’Olimpico. Al termine della partita i tifosi cantavano comunque ‘Grazie Roma!’. Fu una cosa fantastica, da brividi, che ricordo ancora oggi".