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Roma da schiaffi: dopo due anni la Lazio vince il derby. Finale 3-0 – FOTO

LaPresse

I giallorossi crollano nella stracittadina: nel primo tempo segna Caicedo, nella ripresa Immobile-Cataldi nel finale

Marco Prestisimone

Dopo due anni la Lazio torna a vincere il derby. La Roma, che mercoledì è attesa dal Porto al Do Dragao, perde 3-0 la stracittadina ma soprattutto il contatto con il quarto posto, ora occupato dall’Inter e lontano tre punti. I biancocelesti vincono grazie ai gol di Caicedo nel primo tempo e di Immobile e Cataldi nella ripresa. De Rossi e compagni avvertono terribilmente la mancanza di Manolas, indisponibile per un’influenza intestinale, e si preparano nel peggiore dei modi alla partita decisiva di Champions.

Malissimo la coppia di centrali Fazio-Jesus: entrambi colpevoli sul primo gol, mentre l’argentino diventa protagonista in negativo a venti minuti dalla fine quando atterra in area Correa e regala il rigore all’attaccante napoletano, inizialmente in panchina per un fastidio al flessore.

E contro l'Empoli mancheranno in tanti: Fazio e Dzeko erano diffidati e sono stati ammoniti, Kolarov viene addirittura espulso nel finale per un doppio giallo nel giro di un minuto.

AVVIO SHOCK – “Non dobbiamo sbagliare l’approccio”, aveva intimato Di Francesco. E invece i giallorossi entrano malissimo in campo: al 3’ la prima palla in profondità per Caicedo sulla quale salva Florenzi. L’assenza di Manolas si sente eccome. E al 12’ arriva il vantaggio con un’azione identica: rimessa laterale veloce della Lazio, Correa sulla trequarti lancia Caicedo che brucia Fazio e Jesus, salta Olsen e fa esplodere il tifo biancoceleste.

Di Francesco in panchina è una furia: i suoi non pressano in avanti come vorrebbe, la difesa è troppo bassa e gli uomini di Inzaghi arrivano sempre prima sul pallone. Anche Juan Jesus va più volte a spiegargli le difficoltà di fronte ai movimenti della coppia Correa-Caicedo.

La prima e unica occasione per la Roma nel primo tempo arriva al 23’, quando Zaniolo lavora un pallone per Dzeko, il cui destro dal limite è respinto da Strakosha.

Solo due tiri nel primo tempo della Roma, che eguaglia il peggior dato della stagione: solo a San Siro contro il Milan così poche conclusioni verso la porta avversaria nei primi 45’-

Bellissima la parentesi dedicata ad Astori al 13’: tutto lo stadio, giocatori e panchine comprese, si ferma in un lunghissimo applauso con il volto dell’ex difensore della Roma che appare sui maxischermi.

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AL TAPPETO – Pronti, via e arrivano subito due tiri verso la porta di Strakosha: il primo è di Zaniolo e finisce a lato, il secondo è di Pellegrini e viene bloccato a terra dal portiere biancoceleste. Al 50’ per poco Fazio e Olsen non fanno la frittata: l’argentino sembra proteggere l’uscita dello svedese ma poi inspiegabilmente tocca il pallone col sinistro, inguaiando il compagno che riesce a cavarsela subendo fallo da Caicedo.

Al 59’ Zaniolo va via sulla destra ma il suo sinistro, una volta entrato in area di rigore, viene ribattuto dalla difesa. È la sua ultima azione, visto che lascia il posto a Perotti per i postumi di una contusione al fianco già rimediata nel primo tempo.

Ma un argentino non basta: cinque minuti e arriva il momento anche di Pastore, che un girone fa si infortunava e perdeva il posto ai danni di Pellegrini. Ma è Florenzi a riaccendere il popolo della Roma: botta dai 30 metri e Strakosha che toglie la palla da sotto la traversa. L’occasione più clamorosa arriva però al 69’: Dzeko fa la sponda di testa su un corner, Pastore e Pellegrini si ritrovano da soli davanti alla porta ma è l’argentino a colpire e a mettere incredibilmente a lato.

Al 72’ l’episodio che chiude il match: lancio lungo per Correa, che brucia sulla velocità Fazio. L’ex Siviglia e Tottenham commette fallo in area e per Mazzoleni è rigore anche dopo il consulto con il Var. Il neo entrato Immobile trafigge Olsen, che intuisce ma non respinge, e fa 2-0.

Di Francesco si gioca anche la carta Schick ma è troppo tardi. Al 90’ arriva anche il 3-0 di Cataldi, che certifica la serataccia della Roma così come l'espulsione di Kolarov che si becca due gialli in un minuto. A esultare dopo due anni (l’ultima vittoria il 30 aprile 2017) è la Lazio, che in attesa di recuperare il match contro l’Udinese si rifà a meno tre dalla Roma

PORTO - Brutti segnali, quindi. E mercoledì c’è il Porto nel ritorno degli ottavi di Champions: Manolas probabilmente ci sarà, così come De Rossi, che Di Francesco ha tolto dopo un’ora forse proprio per preservarlo in vista del doppio impegno. Da verificare le condizioni di Zaniolo, uscito dopo un’ora per una contusione al fianco. Ancora una volta servirà una reazione, ancora una volta la linfa dovrà arrivare dall’Europa.

TABELLINO

Lazio-Roma 3-0

Marcatori: 12' Caicedo, 73' Immobile, 89' Cataldi

Lazio (3-5-2): Strakosha; Bastos, Acerbi, Radu; Marusic, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto (70' Parolo), Lulic; Caicedo (64' Immobile), Correa (78' Cataldi).

A disposizione: Proto, Guerrieri, Luiz Felipe, Patric, Durmisi, Romulo, Jordao, Badelj, Neto.

Allenatore: Simone Inzaghi.

Roma (4-3-3): Olsen; Florenzi, Fazio, Jesus, Kolarov; Cristante, De Rossi (65' Pastore), Pellegrini; Zaniolo (62' Perotti), Dzeko, El Shaarawy (82' Schick).

A disposizione: Mirante, Fuzato, Santon, Marcano, Karsdorp, Coric, Nzonzi, Kluivert.

Allenatore: Eusebio Di Francesco.

Arbitro: Mazzoleni

Assistenti: Vuoto e Paganessi

IV Uomo: Chiffi

VAR: Calvarese

AVAR: Peretti​​​

NOTE Ammoniti 6' Jesus, 55' Lulic, 72' Fazio, 77' Milinkovic-Savic, 92' Dzeko, 93' Kolarov, 93' Radu Espulsi 94' Kolarov (doppia ammonizione)

CRONACA PREPARTITA 

Ore 19.58 - In campo anche la Roma. Il primo a entrare sul terreno dell'Olimpico è Daniele De Rossi.

Ore 19.55 - Lazio in campo per il riscaldamento.

Ore 19.45 - In campo anche i portieri della Roma, guidati da Robin Olsen.

Ore 19.40 - Entrano in campo i portieri della Lazio.