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La voce di Roma nel mondo, Elena Bonelli a FR: “Totti sindaco, perché no?”

L'ideatrice del talent "Dallo stornello al rap", già lanciato verso la quarta edizione, ci ha parlato dei suoi progetti e delle sue speranze per la capitale

Valerio Salviani

Attrice, cantante e non solo. ElenaBonelli, intervistata a ForzaRoma.info, è la voce di Roma nel mondo, un'artista a 360 gradi che ha conquistato le platee di oltre 130 paesi. Con il suo talent "Dallo stornello al rap", già lanciato verso la quarta edizione, punta sui giovani figli della capitale per rilanciare la musica della della tradizione romana. "C'è bisogno di innamorarsi di nuovo di Roma, non ci rendiamo conto di cosa abbiamo tra le mani" ci ha raccontato in un'intervista esclusiva direttamente dalla sua casa di Miami, dove si trova per alcuni progetti artistici.

Il suo è una sorta di X Factor della musica romana. Un format che ha avuto molto successo. Un progetto che prosegue?

Assolutamente. E' anche stato materia d'insegnamento in alcune delle migliori università, dalla Luiss all'Università della Florida. Ho tenuto delle lezioni per spiegare l'origine dello stornello, unico precursore del rap. Qualcuno dei ragazzi che ha partecipato è andato a Sanremo, qualcun altro è andato o si trova ancora in tournée. Artisti come Emilio Stella o i Lontano da qui sono partiti da questo show, segno che portiamo anche fortuna. Inoltre stiamo organizzando una tournée per l'anno prossimo del "Gala della canzone romana", che girerà per tutta l'America.

Qual è l'obiettivo di questo concorso?

Dare nuova vita alla musica romana e dare un'opportunità ai giovani romani in una città che ha ormai poco da offrire, il che è una vergogna. E' un concorso gratuito che abbraccia tutti gli under 35 che hanno voglia di raccontare Roma, anche parlando dell'amore per la Roma. Magari mi facessero una canzone su Totti, parlando della grande passione dei romanisti. "Dallo stornello al rap" apre al calcio: può essere una bella idea. Nelle canzoni romane si parla spesso della squadra, segno che è un'arte che nasce dal popolo. Vedi Venditti o Lando Fiorini, che era davvero una grande persona.

Date voce a Roma in un momento in cui la città non se la passa benissimo.

Io sono una privilegiata perché vivo in un quartiere bellissimo, eppure ogni tanto sento il bisogno di scappare da Roma. Scendo da casa, in un quartiere residenziale, e mi ritrovo a camminare in mezzo all'immondizia. Vedere le città così mi fa venire da piangere, la caput mundi ridotta così. Non ci stanno i mezzi per ripartire, si sono rubati tutto. Quello che faccio io è una piccola iniziativa, ma se potessi fare di più per la città lo farei.

Parliamo un po' della Roma. Che romanista è lei?

Sono nata a viale Angelico, a due passi dall'Olimpico. La Roma l'ho sempre vissuta, se non andavo allo stadio sentivo i boati. Non sono la classica romanista che si disamora quando le cose vanno male e che esalta quando vanno bene. Per me la Roma va sostenuta sempre.

Un altro che esporta la romanità nel mondo come lei è Francesco Totti.

Totti per me non è un fiore all'occhiello di Roma, è un giardino. Non solo calcisticamente, ma anche umanamente. Rappresenta l'imperatore di Roma, la romanità nell'essere interiore. Lo adoro, per me è Cristo. L'ho conosciuto in Corea ai Mondiali, dove ho cantato l'inno di Mameli e ci siamo ritrovati di fianco al concerto di Madonna.

Totti sindaco per rilanciare Roma può essere un'idea?

Se ne avesse le capacità dovrebbe fare il sindaco, basta l'intelligenza e l'amore per Roma. Chi amministra ha fatto troppi errori. L'ultimo quell'albero orribile a Piazza Venezia. Non c'è amor proprio.

Di Pallotta invece che ne pensa, lei che vive tra Roma e Miami? E' un bene aprire agli investitori stranieri?

Mi piacerebbe conoscerlo. Mi dispiace però che in Italia, sia nel calcio che in altri settori, imprenditori stranieri come Pallotta stiano comprando i nostri marchi migliori, compresa la Roma.