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La Roma vola a Mosca senza De Rossi. Sousa confessa: “Mi piacerebbe allenare i giallorossi”

LaPresse

Mercoledì la sfida di Champions contro il Cska di Goncharenko. L'ex viola ammette: "Non ho avuto nessun contatto con Trigoria, ma è un club che potrebbe fare al mio caso". E intanto il magnate ceco Daniel Kretinsky pensa ad acquistare la...

Melania Giovannetti

La Roma continua a leccarsi le ferite dopo il pareggio di sabato scorso in campionato contro la Fiorentina, ma ora non c’è tempo da perdere: bisogna subito voltare pagina. Mercoledì alle 18.55 i giallorossi di Di Francesco scenderanno sul campo del Luzhniki Stadium di Mosca per sfidare il Cska nella quarta giornata del Gruppo G di Champions League.

VERSO MOSCA - Dopo l’allenamento di questa mattina a Trigoria, nel primo pomeriggio la Roma è volata in Russia con Totti ma senzaDe Rossi e Perotti, rimasti nella Capitale a causa dei rispettivi infortuni. Nessun problema per Pastore e Manolas, confermati nella lista dei convocati di Di Francesco. Per scoprire di più sull’11 che scenderà in campo mercoledì sera basterà attendere le 13 italiane di domani, quando il tecnico interverrà in conferenza stampa al fianco di Edin Dzeko. Il match tra Roma e Cska Mosca sarà diretto dall’arbitro turco Cüneyt Cakir, un nome che evoca solo ricordi amari per i giallorossi: la Roma è sempre uscita sconfitta nelle partite arbitrate dal turco.

SOUSA SI PROPONE - E mentre a Firenze si continua a parlare del rigore concesso alla Fiorentina nell’ultimo scontro con la Roma (“È stato strano, se lo avessero fischiato contro di noi mi sarei arrabbiato”, parola del capitano viola German Pezzella), è proprio un allenatore passato da quelle parti a farsi avanti per la panchina giallorossa. “Mi piacerebbe allenare la Roma - parola dell’ex tecnico viola Paulo Sousa - Non l’ho mai nascosto. Difficoltà a trovare una panchina? Purtroppo dopo la Fiorentina le mie aspettative erano alte, volevo una squadra che avesse come obiettivo di vincere il campionato e lottare fino alla fine in Champions. Questo è il mio target e la Roma è una squadra che potrebbe fare al caso mio, ma non abbiamo mai avuto contatti. Mi piace molto l’Italia, è un Paese e un calcio che fanno per me”. Dichiarazioni che a Renzo Ulivieri, presidente dell’Assoallenatori, sono apparse fuori luogo: “Noi tecnici non siamo abituati a fare affermazioni di questo genere, un po’ sorprende: è una cosa non scritta che tra noi allenatori italiani non facciamo”.

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KRETINSKY PENSA ALLA ROMA - La notizia è di questa mattina: secondo “Il Corriere della Sera”, il magnate ceco Daniel Kretinsky starebbe valutando l’acquisto della Roma. Dopo aver ricevuto un no da Singer per il Milan dopo un’offerta da 600 milioni di euro, ora Kretinsky - già co-proprietario dello Sparta Praga - è alla ricerca di un club prestigioso per investire il suo patrimonio da 2,6 miliardi di euro. L’imprenditore 43enne è al 924esimo posto nella classifica di Forbes ed è proprietario del gruppo energetico EPH, con attività in tutta Europa, da Regno Unito, alla Germania fino all’Ungheria. Laureato in legge alla Masaryk University, il suo modello è Roman Abramovich, un nome che a Roma fa sognare ad occhi aperti. Da Trigoria e da Boston smentiscono fermamente, ma Kretinsky è proprio lì, alla finestra.

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