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Jesus: “Sofferenza nel primo tempo, poi abbiamo dimostrato la nostra grandezza”

Le parole del difensore della Roma al termine della match vinto contro il Torino

Redazione

Seconda vittoria consecutiva per la Roma: nella prima gara della 28esima giornata, i giallorossi hanno battuto il Torino per 3 a 0 grazie alle reti di Manolas, De Rossi e Pellegrini. Al termine del match vinto, il difensore romanista Juan Jesus ha rilasciato alcune dichiarazioni.

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Ronaldo era anche il tuo idolo?

Per tutti i brasiliani lo è, era davvero un fenomeno.

Ci racconti la partita?

Nel primo tempo abbiamo sofferto un po', poi nel secondo tempo abbiamo dimostrato il nostro valore giocando benissimo.

Siete diventati resilienti?

Ci sta di soffrire ogni tanto, ma non troppo. Abbiamo vinto a Napoli che era difficile, oggi abbiamo dimostrato la nostra grandezza. Ora se centriamo il quarto di finale sarà un risultato grandissimo.

Alisson?

E' fortissimo. Lo conosco da 12 anni e sapevo che sarebbe diventato fortissimo. Grazie a Dio gioca con noi.

Vuoi dire qualcosa a Mazzarri?

Lo ringrazio tanto, è stato il mio tecnico all'Inter.

Il passaggio in Champions a chi lo vorresti dedicare?

A tutti, a tutta la Roma che lo merita.

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Bisogna essere esigenti: avete difficoltà a creare con squadre chiuse. E' un limite per pensare in grande?

Non credo, le squadre che vengono qui vengono sempre a difendere. Abbiamo questa difficoltà, ma nel secondo tempo abbiamo cambiato atteggiamento facendo benissimo. Dobbiamo migliorare nei primi minuti per dare più sicurezza e tranquillità.

Ti aspettavi un Alisson così?

Sì, lo conosco da quando abbiamo 12 anni. Abbiamo giocato insieme e dicevano tutti 'Alisson sicuramente sarà più forte del fratello Muriel' che era titolare. Poi è diventato capitano per il suo carattere, quindi non mi stupisco. Poi lui ha trovato la fiducia giusta, è uno che lavora sodo e lavora bene e sta dimostrando quello che vale. Il fratello anche era forte, andava in nazionale, poi si è fatto male ed è entrato Alisson e ha giocato dappertutto. Il calcio è così, devi scegliere un portiere, è toccato ad Alisson ed è andata bene.

Schick.

E' giovane ancora, io anche lo sono. Lui però ha bisogno di ancora più tempo e pazienza. E' fortissimo, in allenamento fa cose incredibili, ci vuole più fiducia e continuità e dimostrerà quanto vale.

Cosa bisogna fare contro lo Shakhtar?

Loro sono velocissimi, non dobbiamo dare spazi e profondità. Ci sono Taison, Bernard, Fred, Marlos. Dobbiamo essere corti e compatti e noi sicuramente faremo la parte nostra. Sarà una partita difficile e dobbiamo essere concentrati.

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La squadra raccolta in campo a fine partita: le emozioni della vittoria e di quello che sarà martedì.

Oggi abbiamo fatto una buona partita, sofferto insieme e creato occasioni da gol. Martedì sarà difficile, dobbiamo fare la nostra partita e dimostrare la nostra forza.

Brava la Roma a sbloccarla nella ripresa.

Tante squadre vengono qui per non fare la partita e diventa difficile per noi. Poi abbiamo cambiato atteggiamento e motore, abbiamo sfruttato bene le occasioni.

Difficoltà nel primo tempo nel leggere le situazioni in verticale del Torino.

Eravamo lunghi e non riuscivamo ad arrivare dappertutto. Poi il mister ci ha sistemato e siamo riusciti a fare meglio.

Martedì la partita delle partite: siete convinti di fare quest'impresa?

Sicuro, se non abbiamo fiducia in noi stessi non dovremmo entrare in campo. Sarà difficile, entreremo al mille per mille, ci giochiamo una stagione.

Bel passo in avanti per il discorso Champions, dove collochi la Roma in questo momento?

Dobbiamo approfittare delle occasioni che abbiamo, dobbiamo sempre fare punti perché Inter e Lazio sono vicine. Siamo tranquilli, sicuramente otterremo più obiettivi possibili.

Un ricordo su Davide Astori.

È triste, non lo conoscevo tanto ma Daniele (De Rossi, ndr), Florenzi lo conoscevano benissimo. Perdiamo un ragazzo bravissimo, abbiamo sentito parlare bene di lui. Il minuto di silenzio è stato bellissimo, di solito la gente applaude anziché stare in silenzio, oggi sono stati bravissimi in ricordo di Davide.

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Su Astori.

Era un professionista, lavorava sempre al meglio. I pensieri adesso vanno alla famiglia. Chi resta è chi soffre di più. Dio sa quello che fa e forse ha avuto bisogno di Davide.

Sulla partita.

Nel primo tempo abbiamo avuto alcune difficoltà, ma nel secondo tempo abbiamo sfruttato nel modo migliore possibile gli spazi.

Come si prepara una partita da dentro o fuori come quella contro lo Shakhtar?

Le partite vanno sempre preparate bene, allenandosi, mangiando e riposandosi. Abbiamo bisogno del nostro corpo. Se uno mangia male o dorme male non dà il 100%. Dobbiamo preparare questa partita al meglio, perché vale una stagione e può influenzare il proseguo della nostra stagione.

Quanto sarà importante mantenere la porta inviolata martedì?

Quando non prendiamo gol non dobbiamo rincorrere gli avversari e questo ci facilita. Non aver preso gol oggi ci dà ancora più fiducia, sicuramente il mister metterà la squadra più pronta per non prendere gol e per farne.

C'è qualcosa che vi ha sorpreso dello Shakhtar?

No, io li conoscevo perché ho tanti amici che giocano lì. Taison, Fred... sapevamo delle loro qualità. Dovremo stare attenti ma abbiamo dimostrato che possiamo fare la partita. Dobbiamo giocare perché il calcio è bello e dobbiamo rischiare e fare di tutto per passare questo turno.