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Intesa Roma-Manolas? Tutto rimandato a settembre. Diawara, il nodo è Paredes

Il greco e la società si incontreranno dal prossimo mese, quando il suo cartellino sarà interamente romanista. Diawara si riavvicina, ma il suo eventuale arrivo è legato alla partenza di Paredes, seguito anche da City e Liverpool. Gyomber in...

Melania Giovannetti

Otto giorni: ecco la distanza che separa la Roma di Luciano Spalletti dalla fondamentale gara di andata dei playoff di Champions contro il Porto (da venerdì in vendita i biglietti del settore ospiti). Non c’è tempo da perdere: domani i giallorossi si metteranno alla prova sfidando il Latina in amichevole (stadio Francioni, ore 20). Intanto a Trigoria la preparazione prosegue senza sosta: seduta mattutina focalizzata sul lavoro atletico e tattico. Allenamento individuale per Dzeko a scopo precauzionale, mentre Manolas è stato costretto a rimanere fuori dalla partitella per un affaticamento all’adduttore della coscia sinistra. La presenza dei due giallorossi a Latina resta in dubbio: nella seduta di domani mattina Spalletti valuterà le loro condizioni.

MANOLAS, CONTRATTO RIMANDATO A SETTEMBRE – Problema muscolare alla coscia a parte, è il famoso “mal di pancia” a tormentare il difensore greco. Com’è noto, Manolas spinge per l’adeguamento sul contratto mentre la Roma continua a prendere tempo e a rimandare l’appuntamento al termine del mercato, quando la famosa percentuale del 50% a favore dell’Olympiakos sul prezzo di cessione svanirà. Nel tardo pomeriggio di oggi è circolata l’indiscrezione secondo cui la Roma e l’entourage del calciatore avrebbero trovato un’intesa di massima per l’adeguamento, ma da Trigoria piovono smentite: se ne riparlerà a settembre.

DIAWARA LEGATO ALLA PARTENZA DI PAREDES – Prima di rinnovare ed adeguare il contratto di Manolas, la Roma deve portare a termine le ultime operazioni di mercato. Un centrocampista e un terzino destro: questi i due ruoli ancora scoperti nella rosa di Luciano Spalletti. Per quanto riguarda l’esterno basso a destra, due i nomi: Darmian e De Sciglio. Sulla mediana, invece, il sogno resta Borja Valero, eppure nelle ultime ore si è tornato a parlare insistentemente di Diawara: a Bologna sono convinti che nei prossimi giorni arriverà l’ufficialità del suo passaggio alla Roma. Tutto, però, dipende sempre dall’eventuale partenza di Paredes. Sulle sue tracce si stanno muovendo anche alcune big inglesi come Manchester City e Liverpool, ma, ad ora, l’argentino resta stabile a Trigoria.

MERCATO IN USCITA – Chi invece potrebbe nuovamente lasciare la Capitale è il suo amico, Juan Manuel Iturbe. Le tre settimane tra Pinzolo e Stati Uniti sono infatti bastate a Spalletti per inquadrare l’attaccante e dare il via libera alla sua cessione. Ora non resta che attendere acquirenti. Più vicino sicuramente l’addio di Gyomber: il suo trasferimento in prestito al Pescara è ormai in via di definizione, come dimostra la sua assenza dalla lista Uefa per i playoff di Champions. Capitolo Sadiq: il Crotone insiste per averlo, ma sulle sue tracce c’è anche il pressing del Bologna. Novità importanti sono attesi al termine di Rio 2016, dove il nigeriano giallorosso continua a mettersi in mostra a suon di gol.

NUOVE MISURE DI SICUREZZA ALL'OLIMPICO: LE REAZIONI – Dopo la notizia dell’introduzione del sistema di rilevamento biometrico ai tornelli d’ingresso dello stadio Olimpico, oggi non si sono fatte attendere le reazioni, sia dei tifosi che di alcuni addetti ai lavori. Mentre l’avvocato Contucci parla di un «Olimpico sempre più lager e bunker inaccessibile», il responsabile ticketing della Roma Feliziani sostiene che «per i tifosi non cambierà nulla, le modalità d’ingresso sono sempre le stesse: documento d’identita e biglietto o abbonamento». Dello stesso avviso anche Massucci, capo del Gabinetto della Questura di Roma: «Non c’è alcuna schedatura e non cambia nulla per lo spettatore. Questo software utilizzerà le telecamere già esistenti e, se non si commetteranno reati, le immagini verranno eliminate dopo qualche giorno. Non cambierà nulla per le persone perbene. Questo sistema sarà invece un grosso problema per chi va allo stadio a commettere dei reati». Sarà, ma per molti resta una violazione della propria privacy. Anche per tanti di quei tifosi perbene.