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Ilary attacca Spalletti e il web si divide: “Parole sacrosante ma ha sbagliato i tempi”

Le parole della Blasi hanno scatenato un confronto sul web tra pro ("Ha due p***e grosse come l' Olimpico") e contro ("Sono 20 anni che campa con la Roma, stesse zitta")

Mirko Porcari

E venne il giorno. L'altra metà del cuore che parla, difende e contrattacca. Ilary Blasi ha rotto il silenzio in modo fragoroso, scoprendo definitivamente la frattura tra il mondo di Francesco Totti e quello di Luciano Spalletti.

"Francesco non ha mai chiesto di giocare, si è sempre messo seduto con umiltà ad aspettare. Non critico la scelta tecnica, critico il comportamento umano, e Spalletti è stato un uomo piccolo". Un affondo senza mezzi termini che ha svegliato bruscamente la metà giallorossa della capitale, ancora alle prese con la delusione per la brutta sconfitta con il Torino: "Ha ragione. Le sue sono parole sacrosante! La moglie del capitano ha due p***e più grosse del campo dell'Olimpico", il web e i social diventano l'arena in cui esprimere condivisioni e dissenso, per Ilary si moltiplicano gli attestati di stima ("Super Ilary") e le parole di biasimo ("Sono 20 anni che campa da nababba con la Roma. Deve stare zitta!").

"Prima la rispettavo, adesso non più. Totti è il giocatore più importante della nostra storia ma la Roma lo è ancora di più. Ha perso un'occasione per stare zitta", silenziosamente sono in tanti a strizzare l'occhio verso un concetto chiaro da tempo, se la mancanza di rispetto verso Totti ha animato gli ultimi mesi dei tifosi romanisti, è l'assenza di tempismo nelle parole della conduttrice a dare fastidio.

"Già la squadra va male, ci mancavano solo le parole di Ilary! In questo momento non sentivamo il bisogno di queste dichiarazioni", l'invito è quello a "lavare i panni sporchi in famiglia", ma quando di mezzo ci sono Totti e Spalletti è impossibile non creare una telenovela da prima serata in tv: "Vive quotidianamente la televisione eppure non ha ancora capito che certe dichiarazioni non fanno bene a nessuno, tranne che ai venditori di giornali", impensabile spostare il tiro, l'analisi impietosa di molti appassionati giallorossi è una sintesi che tocca il male atavico della Roma sportiva: "È proprio per queste cose che non vinceremo mai niente. In un ambiente come il nostro possono permettersi di parlare davvero tutti..."

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