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Il Belgio chiama Radja, lui guida la Roma: “Andiamo lontano”. Perotti: “DiFra ci ha cambiati”

Il centrocampista: "Ho un bel rapporto con i romani, i campo do sempre tutto". Stadio, ecco il vincolo per "diritti morali" sull'Ippodromo. La direzione generale chiarisce: "Nessuno stop al progetto". Verso Firenze: a Trigoria individuale...

Valerio Salviani

E' la Roma di Di Francesco. Nessun equivoco, nessun dubbio. La solidità difensiva, l'aggressività, la fantasia. E' tutta farina del sacco dell'uomo arrivato da Pescara con l'etichetta della scommessa, che in tre mesi ha messo d'accordo tutti. Calciatori in primis: "Avevamo una maniera diversa di lavorare rispetto a quella che voleva lui quando è arrivato" racconta Diego Perotti, che dopo le difficoltà nella seconda parta della scorsa stagione, è di nuovo al centro della Roma. "Non si può giocare sempre 90 minuti, io l’ho capito. A gennaio e febbraio non ho giocato tantissimo - spiegato l'argentino -. Il punto chiave ora è che mi sento bene fisicamente, arrivo con energie anche a fine partita". Il successo di Eusebio passa anche e soprattutto da El Shaarawy, finalmente sbocciato e continuo, che sta vivendo il suo miglior momento da quando è giallorossi. E l'Uefa lo ha premiato come miglior giocatore della settimana in Champions, un bel riconoscimento, anzi, "un orgoglio" ha commentato il Faraone sui social.

A TUTTO RADJA - E' anche la settimana di Nainggolan, che ritorna in Belgiodopo le esclusioni multiple di Martinez, seppur per due sfide amichevoli. Intanto lui è sempre più leader nella Roma, non più decisivo in fase realizzativa come con Spalletti, ma con un ruolo e compiti diversi. "Purtroppo nel calcio si guarda troppo quando uno fa gol e non si vede mai tanto il lavoro sporco di un giocatore che è altrettanto importante" dice Radja, che conosce però il suo valore e indica la strada ai suoi"In Champions ci si possono togliere tante soddisfazioni e questo è quello che noi dobbiamo provare a fare. Vogliamo arrivare il più lontano possibile. Il girone è difficile, per come siamo messi in questo momento possiamo farcela ma dobbiamo pensare a una partita alla volta". Anche Manolas torna in nazionale per lo spareggio Mondiale, nel quale la Grecia dovrà vedersela con la Croazia. Il difensore sarà però a disposizione solo per il ritorno a causa di una squalifica disposta dall'Uefa. Il motivo è un cartellino giallo intenzionale rimediato con Cipro, che gli ha permesso di saltare la sfida con Gibilterra ed essere dunque a disposizione per il doppio confronto con i croati. Gli altri convocati di oggi sono Lobont, Under, Strootman e Moreno che, con il Messico, sfiderà il 10 novembre proprio il Belgio di Nainggolan, a Bruxelles.

VERSO FIRENZE - Mattinata di lavoro a Trigoria, dove la squadra si è ritrovata per il primo vero giorno d'allenamento in vista di Firenze, dopo lo scarico di ieri. Osservato speciale Florenzi, unico terzino di ruolo in grado di scendere in campo domenica, uscito però con il Chelsea per un affaticamento. Insieme ad El Shaarawy e Kolarov, il numero 24 ha svolto differenziato programmato, ma dovrebbe essere del match senza problemi. Dall'infortunio, per la prima volta verrà impiegato in 3 match consecutivi, un altro passo verso il ritorno al 100%. Davanti sarà ancora a Dzeko la punta, ultimamente più uomo squadra e meno uomo gol. Il bosniaco vorrà però interrompere il digiuno al Franchi, uno stadio dove non ha ancora segnato. Altro punto di riferimento è Alissonin odore di rinnovo dopo le ottime prestazioni con le quali ha blindato la porta della Roma. Dopo De Gea è infatti il portiere in Europa (tra quelli impegnati in 3 competizioni) ad aver subito di meno in questo avvio di stagione.

NUOVO VINCOLO SULLO STADIO - Non ci si annoia mai nella vicenda stadio della Roma. Mentre ci si avvicinava al verdetto della Conferenza dei Servizi, con il dibattito sulla mobilità a tenere banco e il "Ponte dei Congressi" a fare da ago della bilancia sulla decisione finale, ecco il nuovo intoppo che rischia quanto meno di rallentare non poco l'iter. Dalla Direzione generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie Urbane del Ministero dei Beni Culturali arriva il vincolo per la "tutela del diritto d’autore" sull'Ippodromo di Tor di Valle. L'obiettivo è la salvaguardia dei diritti morali degli eredi dell'architetto Lafuente, autore della famigerata tribuna dell'ippodromo. L'architetto Federica Galloni. direttrice generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie Urbane del Ministero dei Beni Culturali ha tuttavia precisato: “Nessuno stop allo stadio della Roma. Questa decisione è stata presa dal comitato tecnico consultivo che è il comitato che lavora con la direzione generale. Il decreto di vincolo emesso – riporta Adnkronos – è una sorta di atto dovuto, nel momento in cui il comitato tecnico consultivo decide per questa linea, l’emissione del decreto è un atto dovuto, non è una decisione discrezionale”. In conclusione "non è che lo stadio della Roma non si farà, si farà ma dovrà essere tutelata la pensilina dell’ippodromo. Si stabilirà di concerto con gli eredi, ma non è un’opera che si può demolire".