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Guerra sullo stadio, Grillo: “No a Tor di Valle”. I proponenti: “Impossibile cambiare area”

Il leader del Movimento 5 stelle a sorpresa: "Rischio idrogeologico". Pallotta: "No sarebbe catastrofe" Spalletti, niente calcoli: "In campo per vincere". Escribà: "Qualificazione quasi impossibile"

Valerio Salviani

Lo stadio di Tor di Valle non s'ha da fare. Ha parlato in serata il leader massimo del Movimento 5 stelle Beppe Grillo, dopo l'incontro in Campidoglio con la giunta capitolina (nel quale era assente la Raggi), mettendo praticamente la pietra tombale al sogno giallorosso di avere uno stadio di proprietà. "Noi diciamo di sì allo stadio, ma da qualche parte che non sia quella, perché c'è un rischio idrogeologico e se poi c'è un'esondazione..."Immediata la risposta dei proponenti:"Dopo cinque anni di lavori su un progetto in stato avanzato di approvazione nel rispetto di leggi, regolamenti e delibere, non è in alcun modo ipotizzabile un sito alternativo a Tor Di Valle"Venerdì le parti si troveranno faccia a faccia per discutere la nuova presa di posizione del Movimento, ma la strada adesso sembra in salita. A descrivere lo scenario di un esito negativo dell'accordo ci ha pensato il presidente Jim Pallotta direttamente dagli States: "Speriamo in un esito positivo. L'alternativa sarebbe catastrofica, per la Roma, per la città e per tutto il calcio italiano". Parole che non lasciano spazio agli equivoci e che lasciano intendere come la Roma stia giocando la sua partita più importante fuori dal campo. La sindaca nel frattempo ha attivato una verifica sulla sussistenza della delibera di pubblica utilità pronunciata dalla Giunta Marino, per cercare di capire se ci sono i margini per evitare un'azione legale della Roma, mettendo in mano dell'Avvocatura capitolina e dell'Urbanistica una decisione definitiva. La partita è alle fase cruciali ma, comunque vada, il 3 marzo (giorno dell'ultima seduta della Conferenza dei Servizi) conosceremo l'esito.

EUROPA AMICA - Tornando la campo, domani la Roma si troverà ad affrontare il ritorno dei sedicesimi di Europa League. Di fronte troverà il Villarreal, asfaltato a domicilio giovedì scorso. "Ma guai a chi pensa che sarà facile" ammonisce Spalletti. "Abbiamo già assistito in passato a rimonte clamorose come Deportivo-Milan. Andremo in campo per vincere, pressando alti dall'inizio come all'andata". Niente calcoli dunque, almeno a parole. Perché in campo ci sarà spazio per un massiccio turnover, anche in previsione del match cruciale di domenica contro l'Inter. Insieme al mister in conferenza si è presentato un timido (o annoiato?) Paredes, sempre molto pragmatico nelle sue dichiarazioni: "Mercato? La mia prima scelta è sempre stata la Roma, ma per il rinnovo non ho ancora sentito nessuno". Dal Belgio sono arrivate invece le parole di Vermaelen: "Voglio dimostrare tutto il mio valore. Sto finalmente bene, è il momento di mettere da parte gli infortuni". E potrà farlo a cominciare da domani, quando sarà chiamato a guidare la difesa giallorossa al posto di Fazio. Il centrale argentino, che recentemente ha dichiarato di essere affascinato dalla possibilità di giocare nella Nazionale italiana ha ricevuto la risposta del ct Ventura, non molto convinto di questa eventualità: "E' un giocatore importante ma ha 30 anni"In campo scenderà anche l'amico di Fazio, Diego Perotti, da qualche partita non più insostituibile. "Ho altri 2 anni di contratto, poi vorrei andare al Boca" le parole dell'argentino.

SOTTOMARINO AFFONDATO - Il Villarreal nel frattempo è arrivato a Roma. Le parole bellicose di qualche giocatore che si è detto pronto alla "remuntada" non hanno trovato riscontri in quelle del tecnico Escribà"Proveremo a vincere fino alla fine, ma è quasi impossibile centrare la qualificazione". Più ottimista l'ex giallorosso José Angel che domani giocherà soprattutto per una rivincita personale: "La Roma ha tutto da perdere, potrebbe subentrare la paura". Gli spagnoli dovranno fare a meno di Sansonerimasto a casa per un problema muscolare ma potranno contare su Soldado, al rientro dopo un lungo stop. Domani sarà comunque una giornata da ricordare per i ragazzi del Villarreal, che saranno ricevuti addirittura dal Papa.