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Godi Roma: quando il derby diventa l’incubo dei laziali

Luca Benincasa Stagni

Il 7 novembre 2010 la scena se la prende, forse come non succedeva dai tempi di Mazzone, un allenatore. Per la precisione, Claudio Ranieri. La sua Roma aveva appena battuto la Lazio per 2-0 grazie ai calci di rigore realizzati da Borriello e Vucinic. Ferventi le proteste dei biancocelesti con il direttore di gara Morganti. I laziali non solo avevano recriminato sul primo rigore (praticamente una parata di Lichtsteiner sul tiro a colpo sicuro di Simplicio) e sul secondo, ma anche su altri episodi. In conferenza stampa, la domanda sull’arbitraggio arriva puntuale e un romanesco e romanista Ranieri risponde così: “La Lazio ha perso solo per questo? No? Allora basta. Ma che ve state ad attacca’ al fumo della pipa, ve state ad attacca’? Ao, fateme capi’. Io sono allegro e state dando ancora più soddisfazione ai tifosi romanisti. Ma come no? Ma come no? Li state a fa gode’, come ricci stanno a gode’”.

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