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Gerson, mediano da rivedere: 64 minuti, 52 palloni toccati e tanti richiami da Spalletti

Il nuovo ruolo del brasiliano, posizionato davanti alla difesa, è un esperimento da rimandare: pochi spunti interessanti e molta timidezza. E il mister chiede pazienza

Mirko Porcari

Poco più di un'ora di gioco e un grosso punto interrogativo su una trasformazione che richiederà parecchio tempo. Gerson davanti alla difesa un esperimento da rivedere: pescando nel bagaglio di pazienza necessario per gestire la crescita del giovane brasiliano, è meglio aspettare cautelandosi con la sicurezza di Daniele De Rossi.

Tra primo e secondo tempo sono stati 52 i palloni toccati dall'ex Fluminense (la maggior parte verso Ruediger o Fazio), stretto tra la timidezza di un ruolo tutto nuovo e la necessità di non perdere una grande occasione.

Pochi gli spunti interessanti, un paio di contrasti vinti (3 i falli fatti e 4 palloni persi) e qualche amnesia difensiva nonostante i plateali richiami di Spalletti ("Gerson torna!") e la supervisione costante del compagno di reparto Strootman.

"Ha bisogno di giocare con più continuità per prendere la confidenza e l’esperienza. Deve crescere velocemente perché questa possibilità non c’è. Ha fatto una buona partita e non gli si può chiedere a lui di leggere bene i momenti della partita”. Il mister predica calma ma i tempi sono quelli che sono ed è difficile pensare che nel prossimo tour de force romanista (Lazio, Milan e Juventus) possa esserci spazio per Gerson in mediana.