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Gandini sogna l’Europa League. Fazio: “Squadra più unita”. Stadio, domani incontro Comune-club

L'a.d. giallorosso si sofferma su Spalletti: "Vogliamo continuare con lui. Ha un po' di Capello, Ancelotti e Allegri messi insieme". A Trigoria si prepara la prima gara col Villarreal. Il rientro di Florenzi slitta all'11 marzo

Melania Giovannetti

«Vincere l’Europa League mi darebbe più soddisfazione». A lanciare un messaggio forte e chiaro alla Roma di Spalletti è l’amministratore delegato Umberto Gandini. Dopo la vittoria di ieri contro il Crotone, infatti, oggi i giallorossi sono tornati a Trigoria per preparare la sfida di giovedì prossimo contro il Villarreal, la prima delle due dei sedicesimi di finale della coppa europea. «È una competizione importante, sicuramente più difficile di come viene dipintaprosegue l’a.d. giallorosso ai microfoni di Radio Uno –, sarebbe la prima coppa europea nel palmares di questa grande società».

GANDINI SU SPALLETTI, TOTTI E DE ROSSI – L’Europa League, però, non è certamente l’unica aspirazione di Gandini: «L’obiettivo è essere il più a lungo in corsa in tutte e tre le competizioni. La semifinale di coppa Italia con la Lazio è molto importante, poi c’è la rincorsa alla Juve. Vogliamo colmare il gap con i bianconeri, la Roma non molla». Sul futuro di Spalletti, l’a.d. non si sbilancia: «Il dialogo con lui è costante e trasparente. L’interesse della società è quello di proseguire con Luciano in più a lungo possibile. A chi assomiglia? Spalletti ha la forte attenzione e attitudine al comando di Capello, la predisposizione alla squadra di Ancelotti, la capacità tattica di Allegri. Ma è Spalletti, con il suo modo di essere, di stupire». Non solo Spalletti: «Totti ha un contratto fino a giugno e poi spetterà a lui decidere. Ha già un accordo per entrare nei quadri dirigenziali e ci penseremo al momento opportuno. È impossibile pensare che Francesco Totti possa essere fuori dalla Roma. Anche De Rossi sta parlando con la società e anche lui avrà un posto nella Roma».

PARLA IL COMANDANTE – Un posto nella Roma del futuro lo avrà sicuramente anche Federico Fazio, sempre più leader della difesa giallorossa. «Non sono stato solo io a crescere dalla gara di andata con la Fiorentina ma tutta la squadraha dichiarato l’argentino ai microfoni di Ultimo Uomo –: se i giocatori crescono individualmente anche la squadra diventa più unita, acquisiamo più sicurezza e fiducia l’uno nell’altro. Non è solo per Manolas o Ruediger, ma è soprattutto merito del centrocampo, specie se giocano De Rossi e Strootman». Nella lunga intervista, il ‘Comandante’ si è soffermato a parlare dei suoi idoli («Samuel e Batistuta»), delle caratteristiche che un leader deve assolutamente avere («Ambizione e consapevolezza»), ma anche della Premier League: «Per un calciatore è un po’ noiosa, non si lavora affatto sulla tattica. Non hai margine di crescita, non impari a studiare, fai sempre le stesse cose».

VERSO L'EUROPA LEAGUE. FLORENZI, IL RIENTRO SLITTA – Intanto a Trigoria si prepara la trasferta di giovedì prossimo contro il Villarreal. Nel giorno del compleanno di Strootman tutti a disposizione di Spalletti, Totti incluso: il capitano ha recuperato dall’influenza ed è pronto a prendersi un posto nella lista dei convocati per la gara di Europa League. Mercoledì mattina la Roma sbarcherà in Spagna: alle 17.45 la conferenza di Spalletti, alle 18.30 la seduta di rifinitura. Ben1700 i biglietti venduti ai tifosi giallorossi, che intanto si preparano ad acquistare i tagliandi per la semifinale di andata di coppa Italia contro la Lazio in programma il prossimo 1 marzo. Non ci sarà Alessandro Florenzi:il suo rientro slitta al prossimo 11 marzo, quando il numero 24 dovrebbe scendere in campo nella gara della Primavera contro la Salernitana.

DOMANI NUOVO INCONTRO PER LO STADIO – Il caos nella giunta Raggi non si placa dopo le dichiarazioni di Berdini sulla sindaca. Oggi l’assessore è tornato a parlare pubblicando una sua lettera sulle pagine de “Il Fatto Quotidiano: «Sono di fronte a un accanimento mediatico senza precedenti. E c’è un perché: la posta in gioco è alta e si chiama stadio di Tor di Valle, ovvero la più imponente speculazione immobiliare del momento in Europa. Se la Raggi vuole fare questa battaglia mi troverà al suo fianco. In caso contrario, le mie dimissioni sono già sul suo tavolo». Il suo futuro, infatti, è sempre più in bilico. Dal canto suo la Raggi non manda certamente dichiarazioni d’amore all’assessore: «Continuo a leggere interviste e dichiarazioni. Sinceramente non so dove trovi il tempo, c’è da lavorare e c’è da lavorare tanto. La pazienza delle persone ha un limite». Intantodomani la sindaca incontrerà nuovamente i proponenti dello stadio della Roma per discutere del progetto a meno di 20 giorni dall’ultima seduta della Conferenza dei servizi. Senza Berdini, lo stadio è più vicino.