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Fuga dall’Olimpico: in 20 anni calo del 50% e peggiore media spettatori della storia romanista

Una media di 32,500 spettatori in meno a partita, praticamente mezzo stadio. Un dato inquietante che interessa anche altri club di serie A

Francesco Balzani

Centotrentamila. Tanti sono gli spettatori che la Roma ha perso negli ultimi 20 anni. Centotrentamila spalmati sulle prime 4 partite di campionato (quelle prese in esame da questo articolo) perché se dovessimo fare la conta finale il numero sarebbe sicuramente più impietoso. Praticamente più del 50% di calo affluenza fatto registrare tra il 1997 e il 2017, oggi come allora si vinceva poco ma l’Olimpico era sempre un catino. Una media di 32,500 spettatori in meno a partita, praticamente mezzo stadio. Un dato inquietante che interessa anche altri club di serie A, ma che fa ancora più rumore a Roma sia su sponda giallorossa che laziale. Soprattutto quest’anno dove il calo rispetto alle precedenti annate della gestione americane è ancora più visibile: dai 160 mila di media nelle prime 4 di campionato delle ultime 5 stagioni ai 119,235 di oggi. E quindi dalla media di 40,300 spettatori a partita a quella di 29,800 di questa stagione. Uno studio che avvalora la tesi di Baldissoni: “Dobbiamo cominciare a considerare stadi diversi e più piccoli che consentono di massimizzare l'effetto del pubblico”. Ma quali sono le cause di questo distacco che anche in un big match contro l’Inter hanno portato meno di 40 mila persone allo stadio (una gara che negli anni d’oro ne portava almeno 65 mila) e che col Crotone hanno fatto registrare il peggior dato di spettatori della storia della Roma in campionato?

I DATI DEGLI SPETTATORI DEGLI ULTIMI 20 ANNI ALL’OLIMPICO CONSIDERANDO LE PRIME 4 GIORNATE DI CAMPIONATO

2016/2017

119,235 (Udinese 30,904; Sampdoria 27,630; Crotone 24,325; Inter 36,340)

2015/2016

159,321 (Juve 55,040; Sassuolo 36,727; Carpi 33,430; empoli 34,124)

2014/2015

167,304 (Fiorentina 44,353; Cagliari 40,997; Verona 40,332 e Chievo 41,522)

2013/ 2014

165,386 (Verona 35,500; Lazio 45,306; Bologna 38,467; Napoli 45,913)

2012/2013

167,074 (Catania 45,300; Bologna 44,494; Samp 37,125; Atalanta 40,155)

2011/2012

148,308 (Cagliari 41,384; Siena 34,986; Atalanta 36,200; Palermo 35,738)

2010/2011

134,116 (Cesena 33,400; Bologna 30,488; Inter 38,998; Genoa 31,230)

2009/2010

144,779 (Juve 57,500; Fiorentina 31,378; Napoli 29,119 e Livorno 27,782)

2008/2009

153,108 (Napoli 38,983; Reggina 32667; Atalanta 32,500; Inter 49,958)

2007/2008

191,854 (Siena 45,00; Juve 59,544; Inter 60,300; Napoli 27,00 solo abbonati)

2006/2007

161,422 (Livorno 36,130; Inter 55,200; Empoli 34,990; Chievo 35,102)

2005/2006

166,080 (Udinese 36,000; Parma 35,542; Siena 33,508; Lazio 61,030)

2004/2005

219,729 (Fiorentina 58,005; Lecce 45,605; Inter 61,129; Palermo 54,990)

2003/2004

207,760 (Brescia 50,105; Ancona 49,800; Parma 58,300; Reggina 49,555)

2002/2003

222,505 (Modena 59,900; Udinese 54,564; Perugia 54,131; Como 53,910)

2001/2002

250,155 (Udinese 60,123; Fiorentina 58,002; Lecce 53,230; Lazio 78,800)

2000/2001

247,331 (Bologna 58,230; Vicenza 59,330; Reggina 58,771; Fiorentina 71,000)

1999/2000

262,770 (Inter 78,340; Perugia 56,200; Juve 73,230; Cagliari 55,000)

1998/1999

217,748 (Salernitana 62,251; Venezia 46,881; Fiorentina 60,578; Udinese 48,038)

1997/1998

249,659 (Juventus 69,800; Lecce 50,371; Napoli 56,367; Lazio 73,121)

1996/1997

233,217 (Piacenza 47,130 Samp 50,670 Milan 63,217 Juve 72,200)

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