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Florenzi, il capitano della rincorsa alla Champions

LaPresse

Dopo il k.o. di DeRossi, toccherà al jolly giallorosso indossare la fascia, nonostantela frattura con parte del gruppo ultrà

Redazione

Il solito rito è andato puntualmente in scena anche due giorni fa. Al momento di entrare in campo Alessandro Florenzi è stato fischiato da parte della Curva Sud. Eppure la vita è strana, anche perché col suo ingresso – in tandem col Lorenzo Pellegrini – la Roma è nettamente migliorata. Il feeling con alcuni degli irriducibili contestatori, comunque, sembra irrimediabilmente compromesso, ma anche costoro dovranno adattarsi a una ineluttabile realtà, ovvero che da qui a alle prossime settimane – in attesa che torni in campo Daniele De Rossi – a essere il capitano della Roma a caccia della zona Champions League sarà proprio Florenzi. Di sicuro il jolly giallorosso non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro nella caccia alla responsabilità. Tra l’altro, nel ruolo preferito di terzino destro, al momento sarà costretto anche al superlavoro, visto che sono ai box per infortunio sia Karsdorp che Santon, ed il loro ritorno non è previsto tra breve. Come riporta La Gazzetta dello Sport, Claudio Ranieri si affiderà proprio a Florenzi per cercare il difficile equilibrio tra una difesa da blindare e un attacco da rifornire di palloni giocabili, cosa che contro l’Udinese all’azzurro è riuscito bene. A 28 anni appena compiuti, d’altronde, probabilmente Alessandro si è reso conto che non potrà mai accontentare tutto il popolo giallorosso, nonostante ne sia l’erede designato sul fronte della leadership. I confronti con Totti e De Rossi, però, sarebbero ingenerosi perché improponibili. Entrambi hanno raccontato la loro storia in un altro calcio e con la certezza di poter rivestire un altro ruolo nella Roma. Ad accomunarli a loro, però, qualcosa c’è di sicuro, cioè quella romanità e quel romanismo. C’è bisogno del miglior Florenzi, quello che ancora piace a diversi club di Serie A, ma che col rinnovo dello scorso anno ha deciso di togliersi dal mercato. C’è bisogno del giocatore capace, se occorre, anche di tapparsi le orecchie e non ascoltare fischi e critiche pronti a piovergli addosso. Inter, Cagliari, Genoa, Juventus, Sassuolo e Parma: il futuro è adesso. Con Florenzi con la fascia al braccio