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Fazio: “Giocato sempre nella loro metà campo, gol inevitabile. L’ho presa con il petto”

La Roma esulta nel finale grazie a un gol dell'argentino. Le parole del difensore giallorosso al termine del match contro il Cagliari

Redazione

La Roma vince nel recupero e porta a casa 3 punti fondamentali: Fazio firma l'1-0 contro il Cagliari. Al termine della gara, il difensore argentino ha rilasciato alcune dichiarazioni.

FAZIO A PREMIUM SPORT

Ci racconti l'azione?

Abbiamo giocato tutto il secondo tempo nella loro metà campo, il gol doveva arrivare ed è arrivato. Ho preso nettamente con pancia e petto, non era mano.

Difficoltà a segnare?

Il Cagliari ha giocato una partita chiuso dietro, è stato difficile. Abbiamo aspettato, il gol doveva arrivare ed è arrivato.

Ora la sfida scudetto.

Dobbiamo pensare solo a noi senza guardare le altre. Ora pensiamo alla prossima partita, che è sempre la più importante.

Un difensore segna il gol più importante.

Abbiamo sempre giocato bene contro le squadre con cui abbiamo sofferto, Qarabag, Genoa, Chievo. Oggi è capitato a me.

A chi lo dedichi?

Alla mia compagna.

FAZIO A SKY SPORT

Le emozioni del Var.

Sapevo di averla toccata col petto e non con la mano, non sapevo se fosse fuorigioco. Lo sapevo che era nettamente petto, solo non sapevo chi avevo dietro.

Partita difficile, sottoritmo.

Le ultime 4-5 partite che abbiamo giocato gli avversari hanno fatto partite intelligenti, tutti dietro, nella seconda parte abbiamo sempre trovato la voglia di vincere. Tre punti importanti per la classifica, ma dobbiamo pensare a noi.

Il tuo gol importantissimo per il momento.

Era una partita che dovevamo vincere, dobbiamo solo pensare a noi. L'importante è la Roma, non importano le altre. Dobbiamo lavorare sulla squadra contro cui giochiamo, ora pensiamo alla coppa ma questi tre punti sono importanti.

FAZIO A ROMA TV

Cosa ha pensato in quei minuti in cui l’arbitro ha rivisto l’azione?

Era devastante pensare che potesse annullare dopo aver esultato. Non sapevo cosa stesse controllando, di mano non l’avevo presa.

La Roma a pari punti con la Juve.

Noi dobbiamo guardare a noi e a fare il nostro lavoro. Ho sempre detto questo, di pensare a noi, anche dopo il Chievo. Mancano tante partite, questa era importante ma dobbiamo continuare.

Finalmente anche noi siamo decisivi sulle palle da fermo. Visto che sei alle spalle della squadra, qual è il problema in questo momento dell’attacco e del centrocampo della Roma? Cosa non gira nel verso giusto?

Oggi abbiamo lavorato quasi tutto il secondo tempo per trovare gol. Nelle ultime partite abbiamo trovato squadre che si sono chiusi dietro, noi dobbiamo continuare a lavorare e pensare alla prossima partita che è la più importante. Contro il Napoli, il Chievo, non abbiamo avuto la fortuna di sbloccarla.

Il mister ha detto che si è lavorato molto su come aggredire l’area, poi è arrivato gol da fermo. Le caratteristiche dei difensori andrebbero sfruttate di più, ci vuole più convinzione.

Sempre abbiamo trovato il modo di fare gol, non solo gli attaccanti. Per sviluppare cominciamo dal portiere e per difendere il primo è l’attaccante. Così siamo una squadra compatta, non importa chi fa gol, questa è una squadra che ha voglia di lavorare e di crescere, dobbiamo continuare.

Si sarebbe aspettato uno scivolone dell’Inter? Quali sono le ambizioni?

Non dobbiamo parlare delle squadre avversarie, dobbiamo guardare alla Roma, migliorare, lavorare e continuare a crescere. La partita più importante è sempre la prossima, dobbiamo lavorare pensando a questo.