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Dzeko e l’amore che non si scorda mai: “Il City è ancora il mio club”

LaPresse

L'attaccante bosniaco ricorda il 6-1 allo United a tre giorni dal derby di Manchester: "A me e Kolarov piacerebbe tornare ad affrontarli un giorno. Chissà che non succeda quest'anno..."

Marco Prestisimone

Chissà se correrà a casa per riuscire a vedere almeno il secondo tempo. Edin Dzeko domenica contro la Samp probabilmente partirà dalla panchina per far spazio a Schick dal primo minuto, dopo il fischio finale i suoi pensieri però saranno per uno dei suoi grandi amori, il Manchester City. Alle 17.30 è infatti in programma il derby contro lo United di Mourinho. E inevitabilmente i pensieri vanno a quello dell'ottobre 2011, finito 6-1 per il suo City all'Old Trafford con Balotelli grande protagonista (il giorno dell'esultanza "Why always me?") e la doppietta in tre minuti dello stesso Dzeko"Per i tifosi, la vittoria contro il QPR per vincere il titolo è probabilmente la miglior partita di sempre, ma battere lo United 6-1 è una delle migliori partite della storia e sono contento di averne fatto parte", ha ricordato il bosniaco al sito ufficiale dei Citizens.

Una partita difficile dimenticare per uno che - come Kolarov - è rimasto fortemente legato a città e tifoseria: "A volte la riguardo per riviverla e mi ritrovo sempre con un grande sorriso". 

MISSING YOU - Con la Roma ha segnato 80 gol, entrando nella top 10 dei migliori marcatori della storia giallorossa. Eppure c'è qualcuno che lo accusa di mettere poca cattiveria in alcune partite. A Manchester non l'hanno mai dimenticato e durante i match in casa spesso cantano il suo nome. "Se posso sarò davanti alla TV e spero di guardar vincere il City - ha detto -. Sia a me che ad Aleks (Kolarov, ndr) piacerebbe tornare a sfidarli un giorno. Speravamo potesse succedere l'anno scorso con la Roma, ma non è andata così. Chissà che non possa succedere in questa stagione...".  La Roma il suo l'ha quasi fatto (manca un punto per la matematica qualificazione) e anche il City è ad un passo dal primo posto dopo il 6-0 allo Shakhtar. I giallorossi sperano ancora nel primo posto, per evitare proprio la squadra di Guardiola, tra le favorite alla vittoria finale. A Dzeko, però, non dispiacerebbe ritrovare gli ex compagni, ma è un discorso solamente di cuore: "Non sono più lì, ma il City è ancora il mio club". 

DERBY - A Roma ha imparato a conoscere cosa vuol dire il derby della capitale, ma anche a Manchester con la rivalità non scherzano: "Ormai ho capito che queste partite sono strane e non vince sempre chi è più in forma. Anche per questo è vietato sottovalutare lo United: ricordo l'anno scorso quando il City era in corsa per il titolo ed era in vantaggio 2-0. Poi lo United è rimontato e ha vinto 3-2". Domenica la testa sarà sulla Samp, crocevia decisivo per risalire la china in campionato. E se dovesse andar bene, anche i tifosi gli perdoneranno se la testa dovesse andare altrove al fischio finale. In fondo è una questione di cuore.