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Due giorni al Liverpool, Di Fra: “Conoscere Salah è un vantaggio”. Dzeko: “Sogniamo la finale”

Il tecnico e l'attaccante sono carichi per la gara di Anfield. Gandini sprona: "Ci crediamo tutti: possiamo scrivere la storia". Domani mattina la rifinitura, alle 19.30 la conferenza stampa

Luca Benincasa Stagni

Due giorni ad Anfield, due giorni di speranze e sogni in casa della Roma. I giallorossi martedì riassaporeranno la Champions dopo l'incredibile notte dell'Olimpico contro il Barcellona. Un appuntamento da non fallire per raggiungere una storica finale che manca da 34 anni. Di Francescoha già preparato la sfida e domani mattina limerà gli ultimi dettagli in rifinitura. Poi, la squadra partirà alla volta di Liverpool, dove alle 19.30 il tecnico, accompagnato da Kolarov, introdurrà la sfida in conferenza stampa. L'ex Sassuolo, però, già oggi ha rilasciato alcune dichiarazioni proprio in vista del match di domani (arbitrerà il tedesco Brych): "In questa stagione siamo cresciuti molto. Negli ultimi anni la Roma non è riuscita a competere in Champions League fino alle ultime fasi della competizione. In campionato invece siamo ancora in lotta per la qualificazione al torneo europeo". Davanti a lui domani ci sarà Salah, l'ex della giornata: "Le sue qualità sono sotto gli occhi di tutti. Non dimentichiamoci che ho preparato diverse partite contro di lui quando era in Italia. Ma il fatto che molti lo conoscono può essere un vantaggio". Non una parola sul modulo, invece. Di Francesco domani potrebbe riproporre il 3-4-1-2: "La mia decisione di cambiare sistema era legata al fatto che con alcune squadre e con le caratteristiche di alcuni giocatori, una difesa a tre può darti un po’ di fisicità in più. Ottieni un po’ di forza in più, che serve specialmente in Europa".

DZEKO E GANDINI - E oggi Di Francesco non è stato l'unico protagonista giallorosso a parlare. Anche Edin Dzeko, che conosce molto bene i Reds, ha spinto sull'importanza della gara e sulle ambizioni della squadra: "Le partite contro il Liverpool sono le più importanti della stagione. Solo 180 minuti ci separano dalla finale, che è un sogno per tutti noi". Della stessa idea è Umberto Gandini: "Ci crediamo tutti, perché giochiamo una semifinale, cosa che non capita a tutte le squadre e tutti i giorni. Giochiamo contro una squadra forte e blasonata, ma concede molto. Abbiamo vissuto un’esperienza in Europa importante e abbiamo l’occasione di scrivere una pagina di storia del calcio, oltre a quella già scritta finora, e quindi ci proviamo".

TOTTI SHOW E LE ALTRE NEWS - Al centro dei riflettori oggi anche Francesco Totti, che ha letteralmente fermato un'intera cittadina, Manziana, dove si era recato con la moglie Ilary. Subito decine di tifosi si sono avvicinati allo storico capitano giallorosso, chiedendo foto e autografi. Un'autentica doccia d'affetto, come quella che ha ricordato in un'intervista Toninho Cerezo, anche se legata a ricordi amari: "Al termine della finale persa contro il Liverpool nel 1984 i tifosi cantavano comunque ‘Grazie Roma!’. Fu una cosa fantastica, da brividi, che ricordo ancora oggi". Un altro che quella notte terribile era in campo è Falcao, che è tornato sull'episodio del rigore non tirato: "Sentivo dolore al ginocchio, per colpa di un infortunio capitato un mese prima in campionato. Giocai grazie ad una iniezione, solo che la partita durò 120 minuti e io non ce la facevo più. Parlai con Liedholm, il tecnico, e gli dissi che non ce la facevo". Alle voci di Falcao e Cerezo si sono unite quelle di altri ex, come Prohaska, Boniek e Julio Sergio. L'austriaco ha dato "il 50% di possibilità che passi la Roma", mentre Zibi ha bacchettato: "Meno si parla del match e meglio è". L'ex portiere brasiliano, invece, si è augurato: "Spero che sia una bellissima partita e che in finale ci vada la Roma".