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Di Francesco: “Sbagliamo troppo sotto porta. Non possiamo dominare solo a fine gara”

Le parole del tecnico giallorosso al termine di Juventus-Roma

Redazione

Al termine del match vinto dalla Juventus sulla Roma per uno a zero, il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco è intervenuto ai microfoni dei giornalisti.

DI FRANCESCO A PREMIUM

La Roma ha cambiato faccia solo negli ultimi 10 minuti.

Siamo cresciuti nel secondo tempo dopo il quarto d’ora, perché la Juve era più determinata sulla partita ed è passata in vantaggio su una nostra disattenzione su calcio d’angolo, come successo contro il Torino. Continuiamo a sbagliare troppo sotto porta. La Juve concede poco a tutti, comprese Napoli e Inter, e noi siamo stati la squadra che ha avuto più occasioni nitide. Siamo mancati nella prima fase, nelle pressioni e ed eravamo in ritardo su quello che avevamo preparato. Merito anche loro che hanno approcciato meglio di noi alla partita.

Problema psicologico di non sentirsi all’altezza delle top?


Discorsi che lasciano il tempo che trovano. Non è che ho detto ai miei ragazzi che andava bene se portavamo un 1-0 a casa. Lavoro mentalmente sulla squadra per mettere forza e cercare di giocarcela con chiunque e anche oggi ci abbiamo provato. La Juve all’inizio l’ha interpretata molto meglio di noi. Abbiamo avuto l’equilibrio per rimanere in partita rischiando qualche ripartenza, che nel nostro modo di giocare ci può stare. Abbiamo anche creato tante difficoltà alla Juventus, cosa che qui allo Stadium credo sia successo raramente e questo ci deve dare forza e positività. Peccato, con il Torino siamo usciti dominando e prendendo gol su calcio piazzato. Oggi ci siamo ripetuti cambiando gli interpreti. Abbiamo parlato tanto di turnover, oggi abbiamo cambiato e abbiamo preso gol quasi allo stesso modo e ci abbiamo lavorato, peccato. Si vede che non basta, devo lavorare di più.

Avete perso ordine in mezzo al campo.

Sono d’accordo, era quello che gli ho chiesto tra primo e secondo tempo. Ci siamo allungati e abbiamo sbagliato in palleggio, anche la l’aggressività della Juve. Ci può stare di essere un po’ in difficoltà, ma se loro si sono abbassati così tanto è merito nostro che abbiamo cercato di alzare le pressioni, cosa che deve far capire ai ragazzi che fisicamente ci sono. Riusciamo a dominare la partita gli ultimi 20 minuti, dobbiamo capire che possiamo farlo dall’inizio. Dobbiamo dare forza e convinzione alla nostra squadra.

Ti ha dato fastidio la posizione di Pjanic?

Spesso andava De Rossi e rimaneva il buco.
Non doveva andarci De Rossi lì ma una mezzala. Arrivavamo in ritardo e quindi ogni tanto Daniele doveva andare in pressione. Siamo mancati sui tempi dell’aggressione, siamo andati in ritardo creando buchi per gli avversari. Dobbiamo crescere su questo, ma non dobbiamo perdere questa voglia di aggredire gli avversari se vogliamo ambire ad essere importanti.

Schick dietro a Dzeko è una soluzione anche per il futuro?


E’ un 4-2-4, perché i giocatori sono tutti attaccanti, non esiste il trequartista. Sono 4 attaccanti puri, che ci può dare a partita in corso, ma noi lavoriamo sul 4-3-3 che ci sta dando soddisfazioni avendo assimilato determinati concetti, che sono venuti meno nella prima parte della gara e in alcuni sviluppi, dove potevamo fare meglio i movimenti che facciamo durante gli allenamenti.

È successo a Dybala e a Higuain nel passato. Dzeko non segna da due mesi, potrebbe essere l’occasione di farlo riposare un po’ in vista di un ritrovamento?

Sono valutazioni che devo fare, credo che Allegri abbia la possibilità di scegliere molto meglio nella sua rosa. Io ho avuto Schick da poco tempo, ho avuto poche opportunità dove anche a volte avrebbe dovuto riposare. Sono contento della sua grande disponibilità e di come si mette a disposizione dei compagni. Su certe situazioni l’aspetto psicologico per un attaccante che non fa gol è importante. Sto lavorando per riportare Dzeko ai livelli di segnature che ha. Sono valutazioni che farò, ma che non dirò a voi.

Dove deve migliorare la Roma?


Su tante situazioni di cross, ne abbiamo fatti tanti, anche importanti, forti davanti alla linea, dove non abbiamo ancora la capacità di attaccare bene e coprire tutta l’area avversaria. Sono tutte potenziali occasioni da gol. Loro mettevano uno fastidioso come Mandzukic che quando vanno al cross arriva sempre e con Higuain riesce a dare fastidio su tutte le palle. Peccato, se a Florenzi tornava sui piedi la palla dopo la traversa come successo a loro potevamo parlare di un’altra partita.

DI FRANCESCO A SKY

Sommando il primo e secondo tempo la Roma esce ridimensionata o più arrabbiata per le occasioni?

Dopo la partita di oggi nell'interpretazione iniziale e nelle pressioni non mi è piaciuta. Siamo stati un po' inibiti anche per le capacità della Juve, poi invece abbiamo creato situazioni pericolose credendoci di più e migliorando questo maledetto attacco della porta, dove stiamo lavorando e cercando di coprire le tante situazioni che creiamo. Siamo poco cinici contro una squadra che concede poco a tutti. Anche l'Inter ha fatto mezzo tiro in porta qui, noi abbiamo creato tanto e potevamo essere più lucidi nell'interpretazione del primo tempo. Abbiamo preso ancora gol su calcio piazzato come col Torino, siamo qui e non voglio assolutamente parlare di sfortuna. Da 5 partite ci sono cose che non ci girano bene, ma non è sfortuna, è un nostro difetto. Questo non ci deve ridimensionate, ma deve darci consapevolezza perché i ragazzi devono capire che possiamo giocare contro squadre di una fisicità impressionante e una squadra forte come la Juve che può permettersi di tenere fuori Dybala.

Quante volte ripenserai all'occasione di Schick e gliela farai rivedere?

Assolutamente no, adesso abbiamo bisogno di positività. Gli errori vanno migliorati, ma non sono questi ma altre situazioni come il gol dove siamo rimasti piantati. Ci hanno fatto un semi-blocco e non possimo permettercelo contro la Juve. Tu venivi qui a giocare una partita non dico della vita, dovevamo essere più cattivi. Dobbiamo valutare altri errori, come i ritardi nelle pressioni.

Cosa manca per andare a fare risultato in casa della Juve?

Tutti dicono che la Roma non ha mai fatto un punto qui. Cerchi di cambiare la mentalità, non stiamo qui ad aspettare di prendere il gol ma andiamolo a fare noi. E' un concetto di calcio che ho io in ogni partita, poi è normale che trovi la Juve dall'altra parte che ha fatto meglio di noi per cattiveria agonistica. Ma se non c'eravamo non avremmo fatto quei 25 minuti. Devo far capire ai ragazzi che si può fare risultato qui.

Come mai non hai messo Dzeko davanti alla porta nel gol?

Doveva andarci un altro giocatore, ma loro sono saltati con 6 uomini. Noi abbiamo marcato sempre così non prendendo mai gol e non volevo cambiare le cose ora. I miei due difensori sono stati molto ingenui, nella marcatura siamo stati leggerini.

E' pericoloso lasciare libera quella parte lì.

Ne terrò conto.

Magari si poteva giocare con due attaccanti.

Abbiamo sempre creato tanto, non volevo modificare il mio modo di andare a prendere gli avversari, non volevo improvvisare in questa gara. Il 4-2-4 l'ho già fatto in partita, ma avendo ora Schick può essere una soluzione valida.

Avevi pensato di mettere qualcuno su Pjanic?

Su di lui siamo arrivati sempre un attimo in ritardo, l'avevamo preparata diversamente. I mediani dovevano essere più aggressivi.

Nainggolan non è mai entrato in area.

Un po' ha calciato, anche se su un rimpallo. Io lo chiedo molto ai centrocampisti di riempire di più l'area, è un invito che devo fare di più. Lui l'anno scorso calciava fuori area ed era abituato che gli andavano tutti sotto la traversa. Ma non voglio parlare di sfortuna.

A centrocampo dominio della Juve, Pjanic sempre solo.

Il concetto del raddoppio non ha senso, dovevamo accorciarlo prima. Lui è stato anche molto bravo a gestire la palla sotto pressione, era importante non indirizzare le pressioni ma invitarlo a scaricare dietro. Le partite a volte escono in un altro modo, il pensiero era di non farlo giocare, ve lo assicuro.

Sull'occasione di Schick che hai pensato?

Peccato, ne farà altri più importanti. Dobbiamo migliorare in consapevolezza.

DI FRANCESCO ALLA RAI

La Roma si è svegliata tardi?

Abbiamo fatto meglio nel finale di partita, nell’ultimo quarto d’ora la squadra ha interpretato quello che avevamo preparato. All’inizio la Juve aveva qualcosa in più di noi, non siamo riusciti ad accorciare nella metà campo offensiva. Si può essere più cattivi e determinati dall’inizio. Ultimamente facciamo pochi gol rispetto a quanto creiamo e dobbiamo migliorare.

Tre sconfitte contro le prime tre della classe.

Dobbiamo rifletterci, ma sono state tre partite completamente differenti. Cercheremo di rifarci al ritorno, ci vuole ancora maggiore consapevolezza. Devo far capire che si può venire allo Juventus Stadium e giocarsela diversamente.

In situazioni di svantaggio la Roma non è mai riuscita a vincere la partita. È una squadra che ha le capacità per vincere queste partite, ma manca qualcosa.

Ho visto giocare qui l’Inter o lo stesso Napoli a Napoli e hanno creato meno rispetto a noi oggi. Dovevamo essere più attenti sul gol, siamo usciti dalla coppa per un gol simile. Non avevamo mai preso gol in campionato su calcio piazzato. Peccato perché è stato il primo e siamo stati ingenui su come è arrivato l’angolo. Dobbiamo lavorare, questo quid da fare va fatto, oggi è la dimostrazione che si può fare e dobbiamo crederci.

È un problema il rapporto col gol o quello con i pali?

Non so se è positivo o negativo, tiriamo tanti in porta. Secondo me qui le porte sono più piccole (ride, ndr). Non è sfortuna, dobbiamo essere più determinati. Oggi poteva andare meglio ma siamo noi che portiamo la partita in un senso di positività. Non dobbiamo piangerci addosso, con positività cercando di essere più consapevoli. Dobbiamo prendere quanto di positivo fatto.

Nel 4-2-4 Dzeko e Schick si trovano meglio. È un modulo da considerare?

Col Chelsea abbiamo vinto facendo 4-3-3. Faccio considerazioni in base ai miei giocatori, ma non cambio. Non ho visto ugualmente tanti gol, nonostante Schick mi dia la possibilità di fare altro.

Il lavoro che state facendo è buonissimo. La non abitudine dei suoi giocatori ad impattare queste partite diventa decisiva? È un problema?

Sono valutazioni che faremo, noi dobbiamo avere la forza e la mentalità di giocarcela dall’inizio. Potevamo anche pareggiarla con El Shaarawy e con un tiro di Florenzi, ma è troppo poco rispetto a quello che riusciamo a fare di solito. Nel secondo tempo l’abbiamo interpretata meglio.

Secondo lei per vincere gli scontri diretti e rimanere in alto manca più una parte di campo o mentale?

È un aspetto psicologico che si valuta, ma ogni partita è differente. L’unico modo per rispondere è farlo sul campo quando ci troveremo nuovamente. Lavorare dal punto di vista psicologico per approcciare meglio queste gare.

Boniek ha scritto su Twitter “oggi ho capito perché la Roma non vincerà il campionato e la Juve non vincerà la Champions”.

Non si è capito, magari ha dato un giudizio definitivo non completo.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Settimana dei rimpianti.

Peccato perché siamo poco concretie cinici nel momento in cui avevamo ripreso la gara. Non siamo stati reattivi e determinati come loro, anche se poi loro sono i primi della classe anche per qualità. Nel secondo tempo abbiamo dimostrato di essere alla pari, ma sbagliamo troppe occasione, sia tiri che cross. Siamo distratti, non attacchiamo la porta come dovremmo.

Rischio ricaduta?

Non ci dobbiamo pensare, dobbiamo pensare a vincere le altre. Sono valutazioni che stiamo facendo. Bisogna prendere la prestazione e lavorare su questi. Abbiamo lavorato sul concetto di blocchi e stavolta Fazio è stato un po' leggerino ad andare sull'uomo.

Juve più controllata nel palleggio, la Roma in difficoltà quando pressata.

Noi abbiamo avuto più possesso palla, ma la Juve ha verticalizzato con maggiore continuità. Noi abbiamo fatto sempre quel tocco in più che ci fa rallentare, a volte bisogna forzare la verticalizzazione. Bisogna osare, anche nel secondo tempo lo hanno fatto nel caso di De Rossi per Florenzi. Siamo stati più palleggiatori di loro, ma con meno qualità.

Alcuni giocatori sembravano impauriti.

Sono d'accordo con te. Dall'altra parte c'era una squadra che ci ha creato difficoltà fisicamente, ma noi non dobbiamo perdere la nostra qualità nell'uno contro uno. Io ricordo che la Roma non ha sempre fatto bene allo Juventus Stadium, anche se non li abbiamo messi in difficoltà con la continuità che mi sarei aspettato.

E' d'accordo con Allegri che ha detto che la Roma è da scudetto?

Sarò d'accordo quando vinceremo gli scontri diretti e le partite che portano ad essi. Oggi abbiamo giocato bene davanti alla Juventus, ma dobbiamo toglierci questo blocco psicologico già col Sassuolo. Dobbiamo essere positiv