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Di Francesco: “Potevamo segnare prima, poca cattiveria. Schick e Dzeko devono affinare l’intesa”

Le parole del tecnico giallorosso al termine del match vinto contro il Cagliari

Redazione

La Roma vince nel recupero e porta a casa 3 punti fondamentali: Fazio firma l'1-0 contro il Cagliari. Al termine della gara, il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco ha rilasciato alcune dichiarazioni.

DI FRANCESCO A PREMIUM SPORT

Commenti sul gol o parliamo della partita?

Gli episodi sono importanti, ma noi questo gol potevamo farlo prima. Loro erano organizzati, ma noi abbiamo voluto fortemente questa vittoria e ci teniamo 3 punti importantissimi.

Fatica a fare gol?

Creiamo tanto e concediamo poco. Loro non ci permettevano di essere aggressivi come volevamo, non siamo stati cinici. Dobbiamo allenare questo aspetto, ora non ho la bacchetta magica. Non è stata una prestazione di difficoltà, la squadra ha fatto la partita come sempre.

Si deve lavorare nell'intesa Dzeko-Schick?

Davanti giochiamo in 3 e non in 2. Ha bisogno di giocare per migliorare, non si devono sposare loro due ma devono giocare insieme e affinare qualche meccanismo.

Roma meno cattiva oggi. Calo mentale?

Oggi abbiamo tirato "solo" 20 volte. Con un po' di cattiveria in più avremmo segnato prima. Poi trovi le squadre che pensano solo a chiudersi e ti sporcano le palle determinanti. Perotti e le linee esterne non si devono abbassare nel finale, dobbiamo migliorare la qualità. Ho fatto del lavoro in settimana rischiando di levare un po' di brillantezza ma alla fine abbiamo ottenuto quello che dovevamo ottenere.

Nainggolan ha giocato condizionato?

Non mi piace che si pensi già alla Juve. Anche oggi abbiamo sofferto e so che vuol dire come preparare certe gare a Roma. Dovevo dare un segnale alla squadra. Se avesse preso l'ammonizione pazienza, avrebbe giocato qualcun'altro. Gli sta mancando un po' di sorte nei tiri che magari aveva l'anno scorso.

E' ora che i rigori li tiri Dzeko?

Anche Dzeko non ne ha indovinati tanti. De Rossi è il secondo rigorista. Perotti è uno dei migliori in questa specialità, anche se oggi ha sbagliato. Sbaglia solo chi ci prova.

Cosa è successo alla fine? Non ci abbiamo capito molto.

Neanche io, sono cose di campo che succedono in certe occasioni.

Florenzi di solito è il più tranquillo in queste occasioni.

Chiedetelo a lui.

DI FRANCESCO A SKY SPORT

Roma prevedibile, mancata brillantezza.

Questa settimana abbiamo lavorato come è giusto che sia, rischiando qualcosina. Non dico che è colpa mia, ma abbiamo fatto dei test e abbiamo sporcato i giocatori, anche se il primo tiro lo abbiamo subito all'85' e la squadra ha dominato la gara. La squadra è mancata di brillantezza, è mancata qualità e precisione. Poi se riesci a sbloccare la partita su rigore come fanno le grandi squadre, vedendo anche l'Inter oggi, questa squadra ha dimostrato di tenere viva la partita con intelligenza tattica ed equilibrio nonostante oggi non siamo stati brillantissimi.

Dzeko-Schick si sono spesso scontrati in area.

Li volevate insieme, mi avete rotto le scatole tutto il tempo e ora non vi va bene? (ride, ndr). Si vede che si vogliono così bene che si sono avvicinati anche qui. Devono affinare alcune cose, c'era il desiderio di fare gol, si sono messi a disposizione della squadra poi l'intesa migliorerà. Certe partite si vincono anche così, nel finale, a Sassuolo mi è capitato di perderle, questa è la prima volta che la vinco. Ci sono partite come a Verona dove abbiamo meritato.

La Roma ha tanti rigoristi: Perotti ne ha sbagliati due, sarà ancora lui il rigorista?

Per me è ancora il miglior rigorista del campionato, magari oggi è stato meno lucido ma va dato anche merito a Cragno che è stato freddissimo. Non è facile parare un rigore a Perotti, anche in allenamento. Io ho fiducia in tutti i miei giocatori che vanno dal dischetto, anche per mentalità.

Spesso buona la preparazione, ma esecuzione non rapida nelle giocate.

Abbiamo lavorato tanto, siamo stati un po' lenti nell'esecuzione della manovra. Abbiamo cercato troppo poco la profondità, certe giocate vanno un po' forzate. Ma voglio lavorarci, tante partite si vincono anche attaccando meglio la profondità. Mi piace lavorare su questi concetti.

Va sfruttata di più la fisicità di Dzeko appoggiandosi su lui?

Ha avuto diversi palloni addosso, magari non è stato brillantissimo. Mi piace che i giocatori attacchino magari la profondità alle sue spalle. Mi piacciono le giocate di qualità, in alcuni frangenti dobbiamo essere più lucidi, magari Perotti in alcune occasioni doveva servire la sovrapposizione di Kolarov. Dobbiamo migliorare la scelta finale.

Gli attimi finali del Var.

Il Var, positivo o negativo che sia, è un thriller, come vedere un film mozzafiato. Ti fa stare sulle spine, è una scelta e va accettata. Non impazzisco, alla fine i margini di errore ci sono sempre, è bello vedere esultare anche se poi tornare indietro non è bellissimo.

Il gol di Fazio l'avrebbe convalidato?

Io sì, l'avrei dato perché alleno la Roma e dobbiamo vincere. Non so se ha toccato con il braccio, che è comunque in direzione della porta e la palla non stava andando verso fuori. Va bene così.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Una bella fatica e una bella emozione.

È stato bello vincere. Siamo bravi ultimamente a concedere pochissimo agli avversari, come oggi neanche un tiro in porta. Davanti dobbiamo cercare con maggior determinazione il gol e accompagnare meglio in area di rigore. Oggi eravamo meno brillanti nelle scelte finali, con un tocco in più, ma saremo più brillanti mercoledì e con la Juve.

L’abbraccio finale è emblematico del clima nello spogliatoio.

I ragazzi volevano la vittoria. Io ho dato un messaggio a loro e all’ambiente, facendo giocare Nainggolan. La partita mi ha dato ragione, ogni partita va affrontata come se fosse la più importante. Ora sarà quella col Torino, poi vedremo quella con la Juve.

Nel primo tempo si è forzato molto la giocata a sinistra, con Schick che si accentrava molto. Nel secondo tempo si è coinvolto più il lato destro. È stata una sua scelta anche per coinvolgere di più Schick?

Dovevamo farlo anche nel primo tempo. Lui ha sbagliato forse qualche palla nel palleggio, ma avrei voluto anche che Florenzi si alzasse di più, per attaccare più velocemente la porta. Ci siamo buttati poco rispetto a quanto avrei voluto in area: quando trovi squadre che fanno grande contenimento, devi essere più lucido e bravo a sfruttare quelle giocate.

Sappiamo delle difficoltà in queste partite, oggi ho notato troppa frenesia, non si è aspettato il momento giusto per fare la giocata vincente.

In alcune occasioni sì e in altre no: la squadra ha avuto il possesso, ma ogni tanto bisogna forzare la giocata e noi non siamo stati bravi nelle giocate finali. Insisto dicendo che bisogna lavorare, l’abbiamo fatto sulle palle inattive e abbiamo creato dei pericoli.

Ancelotti ama dire che si riferisce al saldo gol fatti/gol subiti. Per noi è eccellente quello dei gol subiti, mentre ha il sesto attacco. È preoccupato? L’attacco può esplodere?

I dati sono importanti, ma più hai la palla e meglio è. Il Napoli ne fa tanti perché ha spesso la palla, noi siamo i secondi. Teniamoci stretto questo primato dei gol subiti, tanti si aspettavano una difesa differente. Mi piace lavorare tanto nella fase offensiva e lì siamo poco efficaci.

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Come ha fatto a rendere Fazio così importante per questa squadra dopo le perplessità iniziali sulla difesa a 4?

Sono molto contento di Federico perché ha assimilato il lavoro di squadra, la capacità di giocare nella metà campo avversaria. Oggi siamo stati poco brillanti e lucidi negli ultimi 30 metri, abbiamo ritardato troppo la scelta. Dall'altro lato, aver concesso al Cagliari, che ha messo in difficoltà molte squadre, il primo tiro all’85’ fa capire della solidità e dell’equilibrio che la squadra in fase difensiva. Tra i protagonisti c’è Fazio, ma non solo lui. Anche Jesus ha fatto benissimo quando ha giocato. Felicissimo del fatto che siamo la miglior difesa.

La Roma nel primo tempo ha segnato solo contro la Spal. E' un approccio diverso o ci sono dei problemi?

Penso sia un dato casuale. Effettivamente siamo ancora più aggressivi, cresciamo di intensità dal secondo tempo, abbiamo grande aggressività sugli avversaria, cerchiamo di farli calciare lungo, come hanno fatto per quasi tutta la gara. Dobbiamo migliorare e conosco solo un modo, c’è il campo e c'è l'allenamento che ho fatto questa settimana. Si vede che non basta. Ho caricato un po’ i ragazzi e penso si sia visto. E' un rischio che ho voluto prendere ed ho fatto test importantissimi che mi hanno dato risposte importanti. Me le ritroverò anche in Coppa Italia, in cui cambierò molti giocatori, che poi con la Juventus, dove saremo sicuramente più brillanti.

E' stata la Roma più brutta della stagione? C'è qualcosa che la preoccupa?

Non sono d’accordo, siamo stati poco lucidi ma quando non concedi quasi niente hai grande solidità ed equilibrio. Ho visto grandi squadre vincere nel finale e tante prendere 3 o 4 gol. Non credo che oggi sia stata la peggior prestazione. Ricordatevi la Roma delle prime partite. Non era questa quella di Bergamo. Sicuramente dobbiamo fare qualche gol in più, ma tra Genoa, Chievo e oggi ci sono 70-80 tiri. Manca quella determinazione che non si compra al supermercato. E' la cattiveria, va allenata. Le cose si fanno e non si dicono. Ci troviamo squadre come il Caglieri che fanno partite difensive come giusto che sia. Li abbiamo costretti alla difensiva non concedendo neanche un tiro nello specchio. Se c’è una squadra che poteva vincerla, chi era? Era la Roma.

Problema più tattico o fisico?

Certe partite bisogna sfruttarle al meglio, Schick andava fatto giocare, non potete pensare che entri e sia subito determinante, è del ‘96, ha grandissime qualità. Abbiamo in sette giorni tre partite importanti, vogliamo passare il turno in Coppa Italia, devo alternare i giocatori, non arriverebbero con brillantezza. El Shaarawy gioca mercoledì e magari rigiocherà a Torino, ma farà 2 partite e non 3. Dobbiamo attaccare di più la profondità, ma per attaccarla serve rischiare di più, dobbiamo osare di più. Abbiamo aggirato tanto gli avversari, abbiamo fatto meno quello che piace a me.

Schick può diventare il Mandžukić della Roma?

Non interpretano il ruolo allo stesso modo, perché fanno movimenti diversi. Diamogli tempo. Siamo troppo frettolosi, è prematuro dare giudizi o bocciature. Ha altre caratteristiche, con qualità tecniche importanti e vi assicuro anche fisiche, lo vedrete. In quel ruolo sta imparando e si è messo a disposizione. Io sono sereno e sono convinto che bisogna solo aspettarlo e che alla lunga i risultati arriveranno.