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Di Francesco: “Chi si accontenta cade, vogliamo tutto. Al mercato penseremo il 6 gennaio” – VIDEO – AUDIO

Il tecnico giallorosso in conferenza stampa: "Schick e Dzeko possono giocare insieme, Kolarov riposerà col Torino. Nainggolan diffidato? E' un errore pensare alla Juve"

Redazione

Alle 13.45 Eusebio Di Francesco è intervenuto in conferenza per presentare la sfida di domani sera (ore 20.45) contro il Cagliari. Il tecnico giallorosso ha risposto alle domande dei giornalisti presenti nella sala Champions del centro sportivo Fulvio Bernardini.

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

I rischi della partita di domani.

Il Cagliari ha interpretato bene le ultime gare, anche con la Samp sono andati sotto di due gol ma hanno reagito bene. Ha una sua fisionomia, una sua identità, è molto pericolosa davanti con Pavoletti e Joao Pedro che si integrano benissimo, ma anche Farias. E' una squadra da temere e tenere in considerazione, ma noi dobbiamo giocare per vincere che è la cosa più importante. Ci tenevo a dire che domani giocheremo con la maglia celebrativa di Telethon per il quinto anno consecutivo e siamo orgogliosi, le maglie saranno messe all'asta e invito tutti a dare un grosso contributo.

La cattiveria sotto porta si allena in campo o mentalmente?

Entrambi, si possono vedere in tv o su una lavagna ma le cose vanno allenate concretamente, questa settimana abbiamo fatto tante esercitazioni che stimolavano i miei calciatori ad attaccare la porta e fare gol. Nelle ultime gare per quello che abbiamo costruito, e di questo ne sono felice perché si vede che la squadra mette in difficoltà gli avversari, siamo poco cinici e concreti. In questo dobbiamo rispondere con i fatti da domani cercando di portare a casa il risultato, poi fa piacere lo zero dalla nostra parte e dobbiamo dare sempre continuità a questo.

Schick ha trovato intesa fuori dal campo con Dzeko anche grazie alla lingua: a che punto è l’intesa sul campo?

Questo favorisce, magari se Schick non capisce qualcosa che dico gliela può spiegare Edin. E’ un piacere sentire che i ragazzi si siano integrati, specialmente due che giocano nello stesso ruolo e che potrebbero giocare per un posto. Ho lavorato in queste settimane con Patrik, mi è piaciuta la sua capacità di adattarsi in un ruolo in cui era abituato relativamente. E' possibile vedere insieme, non so se da domani, Schick e Dzeko. Ma noi non abbiamo una coppia, non mi piace che parliate di coppia. Noi abbiamo un tridente in cui Schick può giocare sia da prima punta che da esterno, con qualità più a destra che a sinistra per quello che è il mio calcio.

Quali sono i colpi talentuosi di Schick in allenamento?

Deve lavorare ancora tanto fisicamente ma anche tatticamente, è abituato a muoversi in maniera differente anche nell’aggredire degli avversari. E’ un ragazzo molto intelligente che si applica e lavora in un certo modo. Dai test effettuati ha grandi margini di miglioramento, ha grandi mezzi non solo tecnici ma anche fisici e questa è una sorpresa positiva che ci rende felici. Deve lavorare ancora tanto, è un po’ indietro rispetto agli altri sotto tutti i punti di vista ma questo non vuol dire che non possa giocare anche domani dall'inizio.

Su Tommasi presidente della FIGC: cosa può dare al calcio italiano?

Sono d’accordo su questo. Mi fa piacere, ha tanti contenuti da poter esporre nel calcio, è un ragazzo intelligente ed equilibrato sotto tutti i punti di vista. E’ un ex calciatore ma non è un calciatore, è già nato per fare questo anche quando era con noi. Sarei molto felice se dovesse diventare presidente della federazione.

Nainggolan diffidato: può riposare in vista della Juve?

E’ un grandissimo errore che ho letto. Preparare questa gara pensando già alla Juve sarebbe l'errore più grande di tutti. So che per voi è inevitabile per pensarci, ma l’imminenza è il Cagliari e Nainggolan potrebbe giocare dall’inizio. Anche io guardo queste cose, non in prospettiva della prossima gara ma delle condizioni generali dei giocatori. Come Strootman, che si è allenato con noi per la prima volta ieri. Ci sono condizioni che devo valutare non solo in base alle diffide o altro.

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Sul mercato: qual è il vostro pensiero?

Lo dovete chiedere al direttore. Il mio pensiero è che devo pensare al Cagliari, al Torino, alla Juventus, alla Sassuolo e a tutte le gare fino al 6 gennaio. Poi ne potremo cominciare a parlare. Dico davvero, ora non mi piace parlare al mercato, è normale che ognuno faccia delle valutazioni in base anche alle qualità dei giocatori che affronta e quello che può accadere all'interno della mia squadra. Ma è prematuro parlarne. In questo momento prima di tutto nella mia testa c'è il Cagliari, altrimenti cominciamo ad andare oltre quelli che sono gli obiettivi. Cerchiamo di arrivare al 6 gennaio in una determinata situazione sia di classifica che psicologica, poi valuteremo il da farsi, ci sarà da considerare anche le volontà dei giocatori, chi è più o meno contento, un aspetto che uno come me che lavora molto sul gruppo non può non tenere in considerazione. Ora sono sereno ma devo lavorare con i giocatori che ho. Voi dovete pensarci più di me, è normale.

Si parla di lei anche a livello internazionale, si aspettava tutto questo? La può distrarre?

Non c’è il rischio che mi possa distrarre perché io non ho fatto ancora niente e c'è ancora molto da fare. Chi si accontenta alla fine cade e non ottiene nulla, noi stiamo lavorando psicologicamente per non accontentarci e io devo essere il primo. Non penso assolutamente alle chiacchiere, alle voci, è normale che facendo questo lavoro possono tutti parlare bene o male di te. Io sono concentratissimo sulla Roma e sono contentissimo di allenare questa squadra.

Con Defrel, Schick e Under la Roma ha i margini di miglioramento più grandi?

Questo non lo so, ma noi dobbiamo averli per forza questi margini per migliorarci. Ci manca fare meno gol rispetto alle altre grandi, poi non prenderne tanti è positivo e di questo sono molto felice. Sicuramente possiamo fare dei gol in più perché abbiamo dimostrato di averne le capacità per quello che abbiamo creato. Abbiamo bisogno anche dei gol di questi giocatori, devono crescere. Under si sta adattando, ha avuto difficoltà ma c’è grande disponibilità. Conosco solo un modo per migliorare: il lavoro e il campo, poi l'aspetto psicologico è una conseguenza. Loro devono cercare con più convinzione e cattiveria il gol anche in allenamento. Dire che dobbiamo avere più cattiveria è facile, ma le cose vanno fatte. Tutto va allenato, anche insieme all’aspetto psicologico.

Tante partite: Kolarov può riposare? Emerson a che punto è?

Lo faremo riposare, una volta. Emerson, valutando anche i vari test che abbiamo fatto, è migliorato tantissimo, gli manca un pezzettino ma è normale dopo un infortunio del genere. Ha bisogno di fare partite dall’inizio, che è diverso dall'entrare e fare 25 minuti. Credo che sia arrivato il suo momento, non so se sabato ma mercoledì col Torino quasi sicuramente sarà della partita dall'inizio. Per quello riposerà Kolarov.

C’è la sensazione di poter arrivare in fondo a tutte e tre le competizioni?

Non c’è la sensazione, io voglio questo. Pretendo che la squadra affronti tutte le competizioni in un certo modo, anche cambiando 5-6-7 elementi non cambia l'obiettivo che è quello della vittoria, cerchiamo sempre di dare il meglio di noi stessi. Vedete, io parlo di Cagliari, Torino e Juve. Dopo questa gara l’obiettivo è passare il turno in Coppa Italia e lo dobbiamo fare. Se vogliamo diventare più grandi anche come mentalità dobbiamo ambire ad andare avanti in tutte le competizioni.