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Di Francesco: “Troppo rispettosi del Napoli. Tante assenze per cambiare la gara in corsa”

Le parole del tecnico giallorosso al termine del big match tra Roma e Napoli, vinto dagli azzurri grazie ad una rete di Insigne

Redazione

Niente da fare per la Roma: il Napoli di Sarri si aggiudica il big match dell'ottava giornata di campionato battendo i giallorossi per 1-0 grazie alla rete di Lorenzo Insigne nel primo tempo. Al termine della gara, il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco ha rilasciato alcune dichiarazioni.

DI FRANCESCO A PREMIUM SPORT

Questione di centimetri?

Il Napoli ha fatto meglio nel primo tempo, poi siamo saliti noi. Ho cambiato qualcosa e siamo stati più aggressivi. Ci è mancato il gol, si parla di dominio del Napoli ma ci siamo divisi il possesso, partita equilibrata. Abbiamo preso gol su un errore nostro e non siamo riusciti a riprenderla.

Bravi loro o poco convinti voi?

Dovevamo fare una partita differente. L’Inter con noi l’ha vinta nel finale, dipende da partita a partita. Ora abbiamo anche troppe assenze per cambiarla in corsa e questo ci ha penalizzato. Abbiamo concesso troppo. Manolas temiamo brutto stiramento.

Troppi infortuni?

Ne abbiamo avuti in nazionale, Schick sappiamo la sua condizione, Karsdorp sta rientrando. Sono tanti fattori. Peccato per Manolas, si è fatto male in un movimento anomalo.

Come è cambiata la Roma nella ripresa?

Mi avevano detto di mettere Nainggolan alto e li ho accontentati. Scherzo. Nel primo tempo sono mancate le convinzioni, nel secondo tempo ci sono state. Siamo stati poco aggressivi.

Fazio?

La scelta di non farlo giocare è solo riferita ai tanti viaggi. L’abbiamo tutelato in vista del Chelsea.

Altri 2 pali questa sera, ma è mancato il colpo del singolo?

Sono mancati i rimpalli fortunosi. Quando in casa prendi tutti questi pali è cosi. Gli episodi fanno parte delle gare, però un pizzico di sfortuna c’è. Il Napoli ora ha qualcosa in più di noi. Li abbiamo rispettati troppo nel primo tempo ed era quello che non volevo.

Siete cresciuti alla distanza. Perotti è mancato?

Sono mancati i movimenti per creare spazio tra le linee e avvantaggiare Diego. Se non gli dai questa possibilità fa fatica. Anche lui tornava da un infortunio, per me dal punto di vista fisico faceva troppo.

La sconfitta di Conte la rinfranca?

Io guardo in casa mia. Oggi guardiamo la classifica, abbiamo 15 punti e potevamo averne 18. Guardiamo avanti, il Napoli ha distrutto tutti finora, ma con noi non è successo.

Domanda dai social: Si punta alla Champions o vi accontenterete dell’Europa League?

Questo tifoso è troppo pessimista, avete scelto la peggiore ma ci sta perché i social sono il peggio che c’è.

DI FRANCESCO A SKY SPORT

Preoccupato nel vedere la distanza tra le due squadre nel primo temp0 e rammaricato per il secondo tempo?

Nel primo tempo siamo stati troppo rispettosi, volevo una squadra un po' più aggressiva. Nel secondo tempo sono tornato all'antica, nel primo tempo non aveva dato i suoi frutti ma non per colpa di Nainggolan. Nel primo tempo eravamo prevedibili e non allungavamo mai la loro difesa. Tante squadre che hanno affrontato il Napoli sono state massacrate nel punteggio, noi abbiamo tenuto testa ma siamo mancati nella fase centrale del primo tempo.

Cosa hanno loro in più?

Dei meccanismi collaudati, dei giocatori continui, non hanno i nostri infortuni, non sono partiti per il ritiro, tanti non sono pronti. L'allenatore ha avuto opzioni per cambiare la partita, ma non è un alibi.

Dodici infortuni muscolari: casualità?

Sì, ma anche discorso di nazionali, non si fanno male solo qui da noi. Loro si allenano dall'inizio e non hanno preso giocatori alla fine del mercato, noi invece abbiamo preso Schick che ha fatto 3 allenamenti con me, poi Karsdorp veniva da un infortunio al ginocchio e chi ha giocato a calcio sa che può avere altri problemi ed è un fatto che ci sta togliendo qualcosa. Non voglio però appellarmi a queste cose, a me piace scegliere ma non posso dire di non essere soddistatto di quello che ha messo la squadra in campo, loro hanno qualcosa in più ma lo dicono i numeri. Loro hanno più lavoro alle spalle.

Manolas non ci sarà col Chelsea?

Si è fatto male quando ha lasciato la palla a Mertens, ha sentito un fastidio all'adduttore e speriamo non sia niente di grave. Per la dinamica però credo sia quasi impossibile vederlo in campo mercoledì.

Eravate spesso inefficaci nel pressing.

Mettendo 4-3-3 riuscivo ad alternare le mezzali osando di più ma dovevamo fare quello per essere una grande squadra. Siamo stati troppo attendisti, non eravamo bravi a rialzarci insieme sugli scarichi e gli abbiamo facilitato la gestione della palla. Non hanno avuto grandi occasioni da gol. Si può soffrire, il Napoli è stato più in partita nel primo tempo e la Roma lo è stata di più nel secondo.

Ci vuole più personalità da alcuni giocatori?

Al di là di quello noi l'avevamo preparata diversamente, mi aspettavo un'aggressività diversa. Va dato merito agli avversari ma potevamo fare meglio con più malizia e determinazione. Nell'intervallo ho chiesto alla squadra di essere più arrembante, ma per certi meccanismi ci vuole costanza, allenamenti e non avere giocatori a disposizione non aiuta.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Partita dalle due facce. Noi sfortunati, loro no...

Il vantaggio del Napoli è stato anche meritato, ma non nel caso concreto dato che è derivato da un errore di De Rossi. Era difficile cambiare contro una squadra con grandi palleggiatori. Loro hanno avuto il gol ed il tiro di Mertens come occasioni principali. Noi dobbiamo migliorare nella fase successiva al recupero del pallone.

Cosa cambia adesso?

I risultati fanno la differenza. Il Napoli ora è un pochino più lontano e anche la partita in meno non aiuta. Prendiamo troppi pali, ma non può essere un alibi. Dobbiamo comunque fare meglio.

Una buona reazione della squadra. C'è stata qualche decisione arbitrale che ci ha penalizzato?

Questi episodi non li commento. Nel finale la squadra mi è piaciuta a livello di aggressività. A me non piace aspettare il Napoli, se la mia squadra vuole diventare grande deve osare e deve andare a prendere gli avversari su, anche rischiando qualche ripartenza.

Troppi lanci lunghi invece che qualche rischio...

E' un discorso tattico, nel senso che la squadra si appiattiva troppo nel primo tempo. Quando la palla si scopre uno deve salire e l'altro indietreggiare. Questo non lo abbiamo fatto. Siamo stati pigri sugli scarichi, intimoriti. Questo non deve succedere.

Cosa dirai ai ragazzi?

Gli dirò di guardare avanti, capitano questi intoppi. Il Napoli ha qualcosina in più di noi in questo momento. Noi dobbiamo essere più convinti e continuare a vincere per restare attaccati alla vetta, anche considerando la partita in meno.

Gli infortunati?

Chi è entrato lo ha fatto con la mentalità giusta, ma un allenatore quando affronta certi momenti deve avere un parco giocatori più grande. E' difficile quando hai giocatori che si allenano una o due volte in settimana.

La vittoria della Lazio?

Io penso che sia sempre meglio un pareggio quando si affrontano due grandi squadre, così nessuna allunga. La Juventus ha preso due pali e sbagliato un rigore. Capita una serata del genere.

DI FRANCESCO A RAI SPORT

Che cosa ha detto ai giocatori della Roma nell'intervallo visto che poi la Roma ha sfiorato il pareggio?

Nel primo siamo stati poco aggressivi, mi ero messo in modo differente per pressare Jorginho. Nel secondo tempo siamo tornati col 4-3-3 e si sono riviste le catene solite e un buon fraseggio, siamo abituati a prendere i pali e questo ci ha penalizzato.

Come sta Manolas in vista della sfida col Chelsea?

Sarà difficilmente della partita, si è fatto male all'adduttore mentre calciava. Sarà quasi impossibile averlo.

Come stanno Karsdorp e Schick?

Vengono da situazioni particolari e questo non aiuta. Il fatto di non poter scegliere, vedi anche El Shaarawy, Strootman, Defrel, non aiuta però questo non deve essere un alibi.

Nel secondo tempo Roma completamente diversa.

L'errore più grave che facevamo è quando avevamo palla che permettevamo loro di essere subito aggressivi e non avevamo linee di passaggio. Nel secondo tempo abbiamo fatto nettamente meglio.

Avete pensato che vincendo questa partita potevate essere primi in classifica?

Sapevamo che avremmo sofferto all'inizio, l'importante era non prendere gol per poi uscire nel secondo tempo. Peccato per quel gol, siamo stati sfortunati, può succedere quando sei sotto pressione. Senza determinazione si può stare tutti a casa. Il Napoli è più avanti di noi, la differenza sta nel fatto che loro hanno fatto gol.

Un pronostico per mercoledì?

Andare lì e portare a casa un risultato positivo.

Cosa dice sulla Roma questa partita?

Dico che stiamo crescendo e che nel percorso di crescita ci può stare, se fossimo stati più convinti avremmo potuto portare a casa qualcosa in più.

DI FRANCESCO IN CONFERENZA

Una partita giocata non all'altezza nel primo tempo. Resta il rammarico?

A volte giochi meglio il primo tempo, a volte il secondo. L'importante a volta è metterla dentro, cosa che non è accaduta. Anche stasera due ma non dev'essere un alibi, perché nel primo tempo come ho detto prima siamo stati troppo rispettosi del Napoli. Meno aggressivi e con meno voglia di andarli a prendere. Avevamo preparato la partita in certo modo, cercando di mettere Nainggolan direttamente su Jorginho per poi prendere uno dei centrali, cosa che abbiamo fatto poche volte. Abbiamo lavorato poco sugli scarichi lasciando troppo gioco al Napoli, anche se alla fine non ha creato tanto, a parte il gol ed un tiro di Mertens, che ci può stare. Nel secondo tempo abbiamo alzato il baricentro e mi sono rimesso 4-3-3, ricreando delle catene che si sono dimostrate più interessanti. Oggi ho rivalutato le mie idee iniziali.

Che ha detto alla fine del primo tempo alla squadra che sembrava in balia dell'avversario?

Loro avevano il pallino del gioco, però il Napoli ha distrutto le squadre che ha trovato davanti in precedenza. Oggi non è accaduto, né nel palleggio e nemmeno nel risultato finale del possesso. Abbiamo avuto delle catene che ci hanno fermato, siamo stati troppo timorosi anziché aggredire. La partita era stata preparata in maniera diversa, le risposte sono state diverse, non allungavamo mai gli avversari per giocare tra le linee, cosa che abbiamo fatto nettamente meglio nel secondo tempo, sia come atteggiamento che come voglia. Si vede che la squadra aveva nelle gambe questa cosa, non l'ha espressa nel primo ma l'ha fatto nel secondo. Diamo anche i meriti al Napoli che nel primo tempo ha fatto un po' meglio di noi.

Quanto si sente vittima della preparazione che è durata poco e che continua a portare infortuni?

La rosa ora è ridotta all'osso e i cambi sono quelli che sono. Ci sono anche infortuni casuali, quello di Manolas è legato ad un movimento anomalo che ha fatto dopo il contrasto con Mertens e si è fatto male alla coscia. El Shaarawy si è portato un problemino dalla Nazionale, i giocatori che sono arrivati a settembre si sono allenati poco con la squadra, Karsdorp è arrivato infortunato. La situazione attuale da un po' di difficoltà. Avevamo fuori anche Defrel. Questo non aiuta sicuramente a non deve essere una scusante. La differenza è che davanti abbiamo trovato una squadra che lavora da tre anni con un determinato modo. Sapevamo potesse avere devi vantaggi. L'obiettivo era non perdere oggi, fino alla fine ci abbiamo provato. Il primo tempo male, ma nel secondo la squadra ha messo dentro tutto: cuore, forza, aggressività. Nel primo tempo in questo senso siamo mancati.

Seconda sconfitta casalinga in uno scontro diretto, facendo però due buone prestazioni. Che valore hanno nel percorso di crescita?

Per il percorso sono soddisfatto, perdere con l'Inter in quel modo dimostra che la squadra aveva fatto bene, ma la sconfitta determina e pesa. Io però devo fare altre valutazioni. La squadra, chiunque affronta, deve avere la mia mentalità sempre, ossia quella di cercare di andare a prendere il avversari e non la dobbiamo perdere, in ogni momento della gara. E' quello che vuole fare anche il Napoli, che però nel secondo tempo non gli è riuscito perché siamo stati più bravi nell'uscire nel palleggio e creare più linee di passaggio. Nel primo tempo, in fase difensiva la squadra ha saputo anche reggere gli attacchi, ma non mi è piaciuta in fase offensiva che è forse la nostra qualità migliore.