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Delneri: “La mia Roma non era in grado di lottare per il terzo posto, era in costruzione”

L'ex tecnico giallorosso: "Giocavamo con Scurto e Corvia, ma sono soddisfatto di quell'esperienza"

Redazione

Da un paio d'anni non si vede sulle panchine della Serie A, ma il passato di Luigi Delneri è legato a doppio filo alla storia del campionato italiano e a quella di Roma e Chievo. Il tecnico friulano guarderà con un occhio di riguardo il match di domani sera al Bentegodi, ricordando anche l'esperienza giallorossa nella stagione 2004/05: "L'inizio fu pessimo con la famosa monetina, dopo la perdita di giocatori come Samuel ed Emerson - racconta Delneri a Teleradiostereo 92.7 -. Abbiamo giocato un calcio con Totti, Mancini e Montella sempre in campo, abbiamo tracciato una strada in Europa per sfruttare le nostre caratteristiche".

Tuttavia, Delneri non rimpiange nulla: "Sono soddisfatto di quel periodo, eravamo sesti in classifica. Dimissioni? I risultati non erano dalla nostra parte, ma non avevamo una squadra in grado di reggere la lotta per il terzo o quarto posto, era una squadra in costruzione. Giocavo con Scurto e Corvia". Prima della Roma la sfortunata e brevissima avventura al Porto: "Il post-Mourinho è duro, è difficile modificare la mentalità vincente. Poi loro hanno cambiarono 5 allenatori dopo di me, nei cambiamenti ci sono dei rischi da prendere che bisogna ponderare. Loro avevano fatto il Triplete, non era semplice arrivare con un pedigree come il mio, che venivo dal Chievo. Ho fatto giocare Pepe, Bosingwa e Meireles che hanno fatto una carriera importante".