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A. De Rossi: “L’Olimpico ci ha spinto verso la vittoria. Sarà un’emozione tornare al Tre Fontane”

Le parole del tecnico giallorosso al termine della finale di Supercoppa Primavera tra Roma e Inter

Redazione

Al termine della finale di Supercoppa vinta dalla Romasull'Inter per 4 a 0, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il tecnico giallorosso, Alberto De Rossi. 

DE ROSSI IN CONFERENZA STAMPA

E' diventata la bestia nera dell'Inter in Supercoppa?

Mettiamo subito in chiaro una cosa: non lo sono io, casomai è la Roma. Sono due società che credono molto nello sviluppo del settore giovanile, due squadre forti quelle che abbiamo visto oggi, forse la nostro ha trovato prima l'amalgama. Credo che ci sono tanti bravi ragazzi nell'Inter, credo che il collega (Vecchi, ndr) abbia bisogno di un po' di tempo per amalgamarla. Lo avevamo notato che nell'altra partita ci hanno messo sotto, ci hanno espulso un giocatore. Mi sembra una squadra molto matura per la categoria. Però l'Inter tornerà sicuramente.

E' un segno di continuità?

Si, a noi interessa molto la continuità, però la continuità non la detta solo il risultato finale. Noi, per esempio, due anni fa non avevamo vinto niente però avevamo giocatori molto interessanti che stanno ponendo l'attenzione del calcio nazionale. A volte la continuità per la nostra categoria vuol dire riproporre squadre di livello e far uscire giocatori di livello pronti per la categoria. Vincere fa piacere a tutti, fa piacere ai ragazzi, alla società, però per parlare di continuità bisognerebbe vedere quanto lavoro si fa e quanti ragazzi escono.

Si aspettava una vittoria così schiacciante?

Sembra che noi del settore giovanile non incontriamo difficoltà, ma ne incontriamo tantissime.Ne abbiamo incontrate e abbiamo cercato di affrontarle perché c'erano molti ragazzi in Nazionale, il mister ci convoca diversi giocatori. Riuscire a comporre un gruppo non è facile, ma questo gruppo mi aiuta molto a fare questo perché li vedo maturi, più della loro età. Abbiamo fatto delle cose con una maturità, con una saggezza che non è propria di questa categoria. Poi abbiamo le nostre difficoltà. Non dimentichiamoci che questa squadra che è forte ha finito la prima partita con l'Entella per 2-0 contro una squadra che è pari a noi in campionato ha perso poi 3-2. Non è usuale per noi, e lì ci eravamo un po' dispersi mantenendo un grande livello. Però quella sconfitta ha dato ai ragazzi una spinta enorme. Sarebbe bastato non perdere, anche pareggiare andava bene.

Tumminello pronto per la prima squadra?

Per quanto riguarda le scelte della prima squadra c'è venuto a salutare Spalletti, che è stato carino, ha fatto un discorso che ha incitato la squadra. E' suo l'appannaggio sulla scelta di chi sale e chi scende, noi sappiamo di avere tanti giocatori bravi, dovrei citarli tutti perché oggi abbiamo fatto tutti una grande partita. Però le scelte sono sue al 100%. Non mi chiede niente, giustamente, di questo e di quell'altro, segue e vede con il suo staff tutte le partita e chiama lui chi decide di portare in prima squadra, o per farli giocare come è successo lo stesso con Grossi com'è successo con il San Lorenzo.

Il pubblico è stato un fattore?

Non ha intimidito quelli dell'Inter, ma li ha incitati. Cosa che noi abbiamo sofferto spesso, perché con la partita contro la Fiorentina c'era tanta gente e ci tremarono un po' le gambe. Torniamo al discorso di prima: sono ragazzi molto maturi. La spinta del pubblico c'è stata, noi non giochiamo con così tanto pubblico, forse nemmeno il 10%. Oltre alle qualità tecniche e mentali penso che l'abbiano sentita sicuramente questa spinta.

Soddisfatto della vittoria in Coppa o è più importante la crescita di maturità della squadra?

La Coppa fa piacere a tutti, alla società e a noi. Poi la mettiamo lì e c'è un lavoro da fare, dobbiamo andare avanti. Mi fa ben sperare trovare questa maturità fin da oggi. Noi veniamo da un torneo in Francia, dove non c'erano tutti questi giocatori e abbiamo vinto la Peronne Cup, che sembra niente, contro grandi squadre. I ragazzi ebbero un piglio con solo 6/7 ragazzi di quelli che c'erano oggi. Abbiamo vinto contro grandi squadre con ragazzi degli allievi. Lì abbiamo visto come reagiscono alle sollecitazioni negative. Perciò fa ben sperare questa maturità, che io definisco anticipata. Adesso per noi c'è una partita che è importanti, quella con il Cork City nel girone campione della Youth League. E' un turno fondamentale perché se riuscissimo a passare otterremmo una qualificazione importantissima per noi.

Perfection?

E' in ritardo di condizione, lo stiamo cercando di recuperare. Lo abbiamo preso per le sue qualità tecniche, ma quando è entrato anche all'altra partita ha sofferto molto. Non è in condizione, non è al 100%. Infatti sta giocando il giusto per quello che può proporre.  Deve recuperare un po' e per farlo deve ancora giocare. Però sì, è un po' ritardo.

Il ritorno al Tre Fontane?

A me dà delle emozioni fantastiche, io ci ho fatto la Primavera della Roma lì. Perciò è un'emozione fortissima. Ci sono stato poco fa e ritornarci è stato veramente emozionante per me. Detto queto, stiamo stiamo apportando delle migliorie per quanto riguarda l'impianto e il campo. A breve dovremo tornarci, non so se già alla prossima partita o tra due oppure addirittura al ritorno in Youth League col Cork City. Mi dispiace lasciare Trigoria, ma non la abbandoneremo perché ci alleneremo lì. Però, insomma, cercheremo di farlo diventare la nostra casa, quando giocavo nella Primavera della Roma c'erano tante persone ed era bellissimo perché la gente veniva e non si sapeva dove metterla. Noi giocavamo alle 10 e c'era la partita della prima squadra alle 15, perciò molti tifosi mettevano gli striscioni, guardavano la nostra partita e poi andavano all'Olimpico. Però contiamo di far crescere la nostra squadra a livello di conoscenza.

DE ROSSI A SPORTITALIA

Si aspettava una vittoria così ampia?

L'Inter ha una grande squadra, l'allenatore deve avere il tempo di amalgamarla e noi siamo stati più squadra di loro.

Superiorità a livello fisico?

Anche noi stiamo cercando di raggiungere la forma migliore. La Roma è forte così come l'Inter, il Milan, la Juve e tante altre squadra. Puntiamo a diventare fortissimi.

Ora puntate al Viareggio?

Io voglio ringraziare la società che ha allestito una squadra così forte. Sono sempre precisi nella programmazione e mi hanno messo a disposizione questi giovani così importanti.