news as roma

De Laurentiis: “Napoli più forte dell’anno scorso”. Sarri: “Spalletti ha migliorato la Roma”

Il tecnico del Napoli, in conferenza stampa alla vigilia del match con i giallorossi, insieme al presidente De Laurentiis

Redazione

Finita la pausa per le nazionali, si ritorna a fare sul serio in campionato e si riparte dal big match tra Napoli e Roma. Dopo la conferenza stampa di Luciano Spalletti, è il turno di Maurizio Sarri. Insieme a lui, presente il presidente Aurelio De Laurentiis, che prende la parola per primo:

"L'essere stato a lungo in Cina e poi in Inghilterra mi ha fatto capire che c'è tanto amore nei territori internazionali. A Londra ho iniziato anche i presidenti delle leghe americane, c'è grande fermento. I medici americani hanno detto che il football americano fa molto male, quindi già nelle scuole il calcio sta prendendo sempre più piede. A Londra con la baronessa del West Ham, davanti a 600-700 persone dei media, ho notato che non s'è mai cercato il contenuto scandalistico, provocatorio, lo scoop. Nessuno s'è scandalizzato anche quando ho parlato dei procuratori. Lo dico da sempre, il calcio è obsoleto, non sa parlare chiaramente del futuro. Oggi Veltroni sul Cds ha intervistato Allegri, sottolinea che il giornalismo rischia di essere schiavo i una sindrome, non ama più il racconto dello sport, dell'analisi tecnica, conta solo la polemica. Non solo nel calcio, ma molto nel calcio. Ho riportato questo perché mi devo dedicare alla mondializzazione, ma il Napoli mi sta a cuore. Sono venuto qui a fare un patto di collaborazione, non perché dovete parlare bene di me, ma del calcio in generale. Qualsiasi media propone pagine avvelenate sul calcio, come se fossimo arrivati all'ultimo stadio, con un cancro che non ci lascia speranze. Se amiamo questo mondo del pallone dobbiamo seminare anche per i giovani. A me non cambia nulla, anche se ci tengo al Napoli. Si critica sempre il calcio italiano, ma è il sistema Italia a non funzionare. Non funziona nulla, ma non si cambia".

Presidente, dopo cinque mesi è allo stesso tavolo di Sarri.

"Eravamo insieme anche in ritiro, mica dobbiamo starci per forza pubblicamente. L'amore mica si fa pubblicamente. Parole di Sarri sull'arbitro? Quelli che ti intervistano sono vecchi lupi. Precisai con un comunicato, al dodicesimo anno di calcio non posso perdermi a parlare ancora di arbitrai. 2-3 anni fa poteva ancora capitarmi. La vittoria l'abbiamo avuta, ci sarà la moviola in campo. Avremo la schermatura che mostrerà tutto, mi auguro anche sul campo".

Presidente, un bilancio di questo inizio?

"I bilanci si fanno alla fine, anche nel cinema, un cinema che va male poi può esplodere in altri paesi o in home video. Dobbiamo riempire i media di risposte e polemiche, alla prima o seconda giornata già fate romanzi a puntata. Secondo me abbiamo una rosa stra-competitiva, più dell'anno scorso, è capitato questo incidente, ma c'è Gabbiadini, c'è il falso nove, mille opportunità che il mister sa lui stesso creare. Le ha create lui, poi è chiaro che serve tempo per i nuovi ed al mister può venire anche il dubbio sull'inserimento. Un Diawara ad esempio quando tempo ha bisogno prima di entrare senza errori, si dice quell'altro era stanco, ma è un suo rischio, il tecnico è lì. Vale per tutti i nuovi".

Prende la parola Maurizio Sarri:

Mister, come sta la squadra per la Roma?

"E' una gara importante per noi, veniamo da una brutta prova. La Roma ha un potenziale offensivo di grande livello, come il tecnico, quindi la gara è complicata. Spero la squadra stia bene, Bergamo può aver lasciato qualche incertezza. Noi in queste gare dobbiamo crescere assolutamente. Quando non prende i binari più congeniali dobbiamo gestirla meglio, ma la squadra è giovane e forse deve passare da questi errori. La mentalità serve per considerare le gare tutte uguali".

Gabbiadini?

"Non devo dire nulla, altrimenti significherebbe che è cambiato qualcosa. Hanno giocato quasi allo stesso modo, non c'è Milik ed ora c'è Gabbiadini. Poi ci inventeremo qualcosa perché Manolo non può certo giocare sempre alla lunga, questo spetta a me, a lui solo di giocare. E' un grande giocatore".

Presidente, un mese fa disse che non sarebbe più venuto al San Paolo. Ci ha ripensato?

Interviene Sarri:

"Domani abbiamo bisogno di tutti, faccio un appello ai tifosi, domani lo stadio dovrà essere roba tosta. Aurelio è un tifoso e quindi vale anche per lui".

De Laurentiis: "Se me lo chiede lui..."

Presidente, Sarri disse che la Juventus è di un altro pianeta.

"Le parole di Sarri vanno interpretate, è chiaro che la Juventus degli Agnelli, sapete cosa c'è dietro come aziende, Noi non abbiamo ereditato il Napoli, io con umiltà l'ho chiamato Napoli Soccer, ripartire dalla C mi faceva schifo e tenerezza, ho preso un bambino appena nato per mano, ora da 7 anni siamo in Europa, tutti parlano di un filo di congiunzione quando invece non c'era più. Io sono andato da un giudice, se l'avessi chiamato Campania ora eravamo secondi. Noi abbiamo 2 scudetti, non abbiamo una storia della Juve, se siamo riconosciuti è per i napoletani che sono una testa di serie. In termini calcistici 2 scudetti, il più grande giocatore di sempre, senza Ferlaino ora di cosa parleremmo? Questi 12 anni teniamoceli stretti, questo dico! Pensate se non mi incazzo perché non vinco, ma sto al mio posto anche se il contesto è da contestare in blocco. Mi dicono che io ho le vision, molte si sono avverate, speriamo lo stesso accada per altre. Per cultura si parla sempre di scudetto, speriamo di vincerlo, ma se ne vinci uno e poi per dieci anni non fai nulla cosa cambia? Datemi 100mln in più di fatturato e vediamo se non vinciamo anche noi. Ma me la giocherò fino alla fine e se devo andare in uno stadio che non mi appartiene... con i giornali che mi attribuiscono responsabilità che non mi appartengono. Io sono stato già troppo tollerante, il Napoli è andato in Europa al di là dello stadio. Torno per amore di Sarri, della squadra, non per amore dell'impianto".

Sarri interviene per una precisazione.

"Sulla Juventus mi hanno sempre chiesto la stessa cosa. Ho sempre detto la stessa cosa, ma perché dopo una sconfitta viene interpretata diversamente, come una resa? Ho sempre detto che la Juve è come il Bayern in Germania, il PSG e il Barcellona. Tutti poi avete scritto che la Juve è più forte. Farla passare come una resa mi ha fatto girare i coglioni, io non sono uno che si arrende, altrimenti non arrivavo dalla seconda categoria alla serie A".

Mister, ha ricevuto i complimenti di Ronaldo e Spalletti oggi. Il suo Napoli gioca il miglior calcio d'Italia.

"Spalletti è un allenatore di livello elevatissimo, ricordate com'era la Roma prima del suo arrivo. Noi dobbiamo crescere in alcune partite dove non ci esprimiamo al massimo o in cui caliamo dal 100% al 50%, dobbiamo crescere, ci sono tanti giovani. Dobbiamo tirare fuori tutte le potenzialità, possiamo aprire un ciclo importante".

Mister, dove può arrivare il Napoli nel breve e lungo periodo?

"Dipende dal miglioramenti di alcuni limiti, nel lungo periodo sono d'accordo con quanto fatto dal club, evitando di prendere giocatori bolliti. Abbiamo preso giovani, magari ci faranno bestemmiare per sei mesi, ma che nel lungo periodo saranno importanti perché sono '94, '95, '97. Il limite è giocare solo in un modo, dominando il match, non facendo punti in altre gare".

Sarri, il presidente ha parlato di Scudetto entro dieci anni.

"Io ho un contratto più corto, mi devo organizzare (ride, ndr)".

Cosa stai provando oltre Gabbiadini?

"Abbiamo più soluzioni, dipende dalla partita. Secondo me può fare meglio Mertens con squadre chiuse, nello stretto, contro chi alza la linea difensiva può far bene Callejon in profondità".