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Dallo scudetto sfiorato al 28 maggio: tra gioie e dolori ecco cosa vi abbiamo raccontato

Francesco Balzani

Anno di speranze, gioie, lacrime e rimpianti. Di sicuro il più intenso dell’ultimo decennio. Il ds Pradè decide di regalare a Ranieri un certo Luca Toni per aiutare Ranieri nella difficile scalata al primo posto. Ed è un regalo più che gradito. Con l’ex bomberone del Bayern, i giallorossi mettono in fila 16 risultati utili consecutivi. Da segnare sul calendario il successo a Torino con la Juve grazie a un gol allo scadere di Riise, la vittoria nel derby di ritorno grazie a uno scatenato Vucinic ma soprattutto il successo interno con l’Inter di Mourinho per 2-1 con gol di De Rossi e Toni. Sembrava una finale. La Roma in crisi di Spalletti si è rigenerata e ora è prima in classifica a sole 4 giornate dalla fine. Il clima in città è elettrizzante, si sogna il quarto scudetto. E il calendario fa ben sperare: Samp, Parma, Cagliari e Chievo. Basta non perderne una per vincere il tricolore, e con l’Inter impegnata pure nella finale di Champions magari si può sperare in un passo falso dei nerazzurri. Sembra tutto sin troppo facile. Appunto. Come contro il Lecce nel 1986 avviene l’imponderabile. Il 25 aprile 2010 la Sampdoria vince 1-2 all’Olimpico. Succede di tutto: i miracoli di Storari, gli assist dell’ex Cassano, la doppietta di Pazzini e la furibonda lite Perrotta-Vucinic a fine primo tempo. L’Inter va a +2, e in città si piange. Anche se mancano ancora tre partite in pochi credono al miracolo che infatti non avviene. La Roma vince le ultime tre, la Roma fa altrettanto e a Siena si cuce addosso l’ultimo tricolore dell’era Mou. Nemmeno in coppa Italia Ranieri riesce a vendicarsi. In una finale ad altissima tensione i giallorossi perdono 1-0. L’episodio che segnerà la partita e la carriera di Totti però è il calcione del capitano a Balotelli. L’ex numero dieci sarà squalificato per 4 giornate e addirittura l’ex Presidente della Repubblica Napolitano rimprovererà Totti. Sarà di fatto l’ultima vera chance per la Roma di vincere lo scudetto. In estate, infatti, c’è aria di smobilitazione visto il tramonto che incombe sulla gestione Sensi. Arriva la scommessa Adriano e l’acclamato Borriello mentre Toni torna in Germania. De Rossi si esalta e punta sulla voglia di riscossa dei suoi compagni con il famoso “Annamo a vince”. Ma la stagione inizierà male e finirà peggio. Solo la rimonta 3-2 sul Bayern nel girone di Champions e il derby del 7 novembre regalano una gioia: 0-2 con gol di Borriello e Vucinic, e per la Lazio è il 4° ko di fila.

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