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Da portiere sovrappeso a fenomeno: l’ascesa di Alisson grazie a Daniel Pavan

Il preparatore dei portieri dell'Internacional di Porto Alegre racconta la metamorfosi del numero uno della Roma: "I suoi genitori volevano fargli cambiare sport perché era grasso. Li ho convinti a cambiare idea e adesso è un supereoe"

Massimo Limiti

Sembra incredibile anche solo a pensarci, ma c’è stato un tempo in cui Alisson era “basso, sovrappeso e stava per smettere a calcio”. Non è una leggenda, ma il racconto dell’adolescenza complicata di colui che oggi è tra i primi tre portieri al mondo. I genitori “volevano che cambiasse sport” e a raccontarlo, in un momento in cui la Roma aspetta di capirne il futuro e il Brasile ripone in lui gran parte delle speranze di vincere il mondiale, è Daniel Pavan, oggi preparatore dei portieri dell’International di Porto Alegre, all’epoca tra gli allenatori delle giovanili del club gaucho.

“Era più basso degli altri - spiega a Lancenet.com - e giocava poco. Allora i genitori vennero da me dicendo che avevano intenzione di farlo smettere per fargli cambiare sport. Io ho fatto di tutto per convincerli a cambiare idea, perché il ragazzo da lì a poco sarebbe cresciuto e le cose sarebbero cambiate”.

FENOMENO - E così fu: “Un anno e mezzo dopo era alto un metro e 90 ed era il portiere dell’Under 15. Da quel momento è diventato protagonista delle squadre in cui giocava, a 16 anni si è fidanzato con Natalia, la moglie che gli ha regalato una figlia, ed è diventato presto un uomo maturo”, aggiunge Pavan. Quanto al carattere e alla personalità di Alisson, Pavan ha le idee chiare oggi come in passato: “Durante il riscaldamento, quando i compagni di squadra lo impegnavano con i tiri in porta, se qualcuno di loro scherzava o rideva lui si arrabbiava. Dimostrava il suo modo di essere, molto serio. Io lo chiamavo ‘Urtigao’ (personaggio della Walt Disney ndr). Oggi queste sue caratteristiche lo rendono forte tra i pali e leader nel gruppo”. Urtigao è, nella versione italiana, Dinamite, che vive sulle montagne di Paperopoli e scaccia tutti gli scocciatori. Praticamente, quello che Alisson fa con i palloni degli attaccanti.