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Da Guaita a Emerson, 70 anni di oriundi giallorossi

Emerson Palmieri in nazionale, una storia di oriundi che passa anche dalla Roma: è il settimo giocatore straniero che dal giallorosso si veste di azzurro

Mirko Porcari

La soddisfazione si tinge di azzurro. Per Emerson Palmieri è arrivata la prima convocazione nella nazionale italiana: cuore e piedi brasiliani ma un futuro da esterno sinistro nella mente di Giampiero Ventura, Ct pronto ad abbracciare la crescita dell'oriundo numero sei che la Roma ha regalato all'Italia.

Il primo è stato Enrique Guaita, attaccante argentino in forza ai giallorossi dal 1933 al 1935: l'esordio in nazionale nel febbraio del'34 (sconfitta per 2-4 contro l'Austria), per lui 10 presenze totali condite da 5 gol. L'ultimo, prima di Emerson, è stato Pablo Daniel Osvaldo. L'ex attaccante giallorosso, che con la Roma ha giocato 56 partite segnando 29 gol, ha collezionato 14 presenze in nazionale, condite da 4 reti tra il 2011 e il 2014.

Tra la fine degli anni '50 e la prima metà degli anni '60, la Roma ha fornito diversi calciatori alla selezione azzurra: l'uruguaiano Ghiggia guida l'attacco italiano nel maggio del 1957, in una partita di qualificazione mondiale persa per 3-0 contro il Portogallo. Dino Da Costa ha avuto la soddisfazione di segnare un gol nell'unica apparizione (15 gennaio 1958) contro la Norvegia. Per l'argentino Angelillo le presenze sono due (la prima in Austria-Italia del dicembre 1960), mentre per Francisco Lojacono i tre anni in giallorosso (1960-1963), portano altrettante chiamate in nazionale.