news as roma

Da El Shaarawy a Dzeko, la Roma che non vuole partire: ecco il piano-rinnovi di Monchi

Marco Prestisimone

A Roma si è ritrovato. Dopo l’esilio a Montecarlo è voluto fortemente tornare in Italia, anche per riconquistare quella Nazionale che per ora con Mancini non lo vede coinvolto. Non un titolare inamovibile, ma una pedina fondamentale per Spalletti prima e Di Francesco poi. La passata stagione l’exploit in Champions contro il Chelsea sembrava aver ‘stappato’ le sue qualità, ma l’affidabilità di Perotti e l’esplosione di Under da gennaio l’hanno condizionato. In estate quello più vicino alla cessione però era l’alter-ego argentino, sia per motivi di età che di duttilità. Quest’anno è partito titolare sei volte su dieci: con Di Francesco si trova benissimo e a Roma lui ha trovato la sua dimensione. La società ne apprezza anche la disponibilità: non gli piace partire in panchina ma non ha mai dato segnali di insofferenza. Anche per questo il contratto in scadenza 2020 può essere prolungato fino al 2023, con un leggero ritocco dell’ingaggio.

 LaPresse

Potresti esserti perso