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Cucchiai, autogol e corse sotto la Sud: i 5 derby più belli per la Roma – FOTO

Francesco Iucca

"Canteremo tutti insieme Paolo Negro gol, Negro gol, Negro gol, Paolo Negro gol". Un laziale idolo della Curva Sud, il derby capitolino è in grado di regalare anche questi paradossi. E' il 17 dicembre 2000, la prima stracittadina con la Lazio scudettata, ma a guardare tutti dall'alto in classifica è la Roma di Capello. Giallorossi a 25 punti, biancocelesti a -7 con Juve e Atalanta a 19. Una squadra lanciata, ma un match duro, per niente spettacolare con i giocatori in campo che non lesinano entrate. Nell'aria però c'è qualcosa di speciale, di memorabile, lo si respira. Al 36' del primo tempo Cafu decide di scherzare Pavel Nedved con un triplo sombrero che è leggenda, un incubo ancora oggi per l'esterno ceco. E' l'anno della Roma e lo si capisce al 70': dopo tanto equilibrio, arriva il gol più 'godereccio' della storia giallorossa. Batistuta scarica sulla destra per Cafu, cross in mezzo del Pendolino, Zanetti ci arriva di testa, Peruzzi para e Nesta in equilibrio precario fa per rinviare praticamente con l'esterno ma sulla traiettoria del pallone c'è il malcapitato Paolo Negro. La sfera gli sbatte sul petto e si insacca beffarda per il vantaggio romanista, sotto la Nord. Capello applaude compiaciuto, divertito. Lui, come tutti i romanisti.

 

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