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Cucchiai, autogol e corse sotto la Sud: i 5 derby più belli per la Roma – FOTO

Francesco Iucca

Nove anni dopo la Roma è di nuovo vicina allo scudetto. Il 18 aprile 2010 i giallorossi di Claudio Ranieri sono in piena corsa per il campionato, l'Inter ha appena effettuato il sorpasso vincendo 2-0 con la Juve. All'Olimpico si affrontano due squadre completamente opposte, separate da qualcosa come 31 punti. Il tecnico testaccino sceglie la coppia Vucinic-Toni con Francesco Totti a supporto, ma nel primo tempo è quasi un dominio biancoceleste. La Roma è come bloccata, la Lazio segna con Rocchi, e allora Ranieri interviene, rischia tutto e inserisce Taddei e Menez al posto di Totti e De Rossi. Dopo 2 minuti nella ripresa, Kolarov salta il neoentrato brasiliano e viene atterrato da Cassetti in area. Floccari va sul dischetto, ma spara centralmente addosso a Julio Sergio, che ringrazia e respinge dopo avergli detto: "Te lo paro mer...". Passano 5 minuti e stavolta è Kolarov ad agganciare Taddei: Mirko Vucinic non sbaglia dagli 11 metri e al 62' è ancora lui a far esplodere la gioia del popolo giallorosso. Fucilata centrale su punizione che pietrifica il portiere laziale. E finisce così. Post-gara di nervosismo in campo (e anche fuori, con scontri e feriti tra i tifosi), il pollice verso di Totti, i giallorossi che tornano a conquistare entrambi i derby dopo 8 anni, il sogno scudetto che è lì ad un passo e quasi i tifosi riescono a toccarlo. Non andrà così.

 

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