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Conte tra panchina e realtà. La piazza divisa: “È una sfida, ma che passo indietro per lui…”

L'opinione pubblica si divide in radio e sui social: "Se viene mi faccio prete", dicono tanti tifosi. L'arrivo di Petrachi fa sognare, ma le perplessità restano sul presidente: "Ma ha vinto al Turista per sempre?"

Marco Prestisimone

Il primo vero campanello d'allarme l'ha lanciato due giorni fa Angelo Di Livio, uno che Antonio Conte lo conosce bene ma soprattutto lo sente ancora spesso: "Lui vuole una sfida partendo dal basso, in un club dove costruire qualcosa di grande. La Roma è una possibilità". Poco è bastato per far incendiare i cuori dei tifosi, che dall'incredulità per un'operazione come questa adesso cominciano a sperarci per davvero.

Pochi giorni prima era stato Alessandro Cattelan a mettere a soqquadro i pensieri giallorossi: il gioco delle carte con Conte nel suo programma ha dato vita a congetture degne delle migliori serie televisive. "È la prima che toglie quando ridono parlando di progetto", dicono i più pessimisti. Ma in tantissimi sperano: "La Roma rimane tra le ultime tre insieme a Inter e Bayern Monaco". 

In radio gli opinionisti sono concordi: se Conte scegliesse la Roma sarebbe il primo grandissimo colpo dell'era americana. "Non credo che verrebbe a Trigoria se la dirigenza gli dicesse che non prende i giocatori che vuole lui", dice Franco Melli su Radio Radio. Più scettico l'ex Lazio Nando Orsi: "Sarebbe un passo indietro nella sua carriera. Poi se dopo Juve, Nazionale e Chelsea vuole ricominciare daccapo, allora questa è la sfida giusta". Uno che la Roma la conosce bene è Roberto Pruzzo, che sa bene quanto il solo allenatore non basti per una stagione di alto livello: "Le squadre le fanno i giocatori, non gli allenatori. E Guardiola è l'unica eccezione".

A rilanciare i sogni dei tifosi ci ha pensato la ricca schiera di ex compagni di Conte: "Antonio ama queste sfide - ha detto ieri Michelangelo Rampulla, compagno alla Juventus per dieci anni -. L'importante è che ci sia un progetto serio". Di diverso avviso Nicola Amoruso: "È un'ipotesi difficile, se la Roma lo prendesse dovrebbe fare una campagna acquisti che non credo possa permettersi in questo momento". 

Chissà se per scaramanzia o perché davvero non credono ai loro occhi, ma sono ancora tanti i romanisti che faticano a credere ad un esito positivo della trattativa. Così mentre c'è chi lancia l'hashtag #ConteAllaRoma, i più negativi fanno i conti con una gestione societaria che è sempre andata in controtendenza rispetto alle cifre che servirebbero per portare l'ex Juve e Chelsea a Trigoria: "E che abbiamo visto Turista per sempre?", si chiede qualcuno citando il famoso gratta e vinci.