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C’è anche una start up californiana dietro i successi della Roma

La 'Tag.bio', finanziata dal fondo Raptor di Pallotta, ha realizzato un software che analizza i dati sugli avversari e mette i collaboratori di Spalletti nelle condizioni di elaborarli al meglio

Redazione

Da un lato il lavoro di Luciano Spalletti sul campo, dall'altro l'utilizzo di un software creato da una startup californiana. C'e' anche un 'supporto tecnologico' dietro agli ultimi progressi della Roma dalle sette vittorie consecutive in campionato. A svelare l'aiuto informatico in uso a Trigoria da alcuni mesi e' il Wall Street Journal che collega la ripresa della squadra anche all'analisi dei dati sugli avversari che i collaboratori del tecnico toscano approfondiscono e studiano di volta in volta davanti al computer.

Il tutto è possibile grazie alla startup analitica 'Tag.bio', fondata a San Francisco da due giocatori dilettanti, Jesse Paquette (biologo computazionale) e Tom Covington (ingegnere del software proveniente dal reparto corse della Honda). Il duo e' stato sostenuto economicamente nello sviluppo e nel lancio della piattaforma dal fondo di private equity Raptor di James Pallotta con un investimento iniziale da 250 mila dollari.

Secondo il figlio del presidente giallorosso, Chris, il sistema utilizzato "e' come Moneyball", ovvero il metodo basato sui dati che l'ex general manager degli Oakland Athletics, Billy Beane, ha portato nel baseball. La piattaforma 'Tag.bio' permette quindi a chiunque di eseguire sofisticate analisi su grandi insiemi di dati consentendo di trovare rapidamente e facilmente spunti su cui lavorare. Il software in sostanza e' capace di raccogliere ed individuare statisticamente movimenti o scelte ricorrenti, ma l'equazione per funzionare a dovere non puo' fare a meno dell'intelligenza analitica di un essere umano. "Se non stai guardando i dati correttamente, ottieni falsi segnali - sottolinea infatti Chris Pallotta -. E' ancora importante avere persone che sappiano cosa cercare".

(ANSA)