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Cassano: “La Roma di Spalletti voleva mandarmi via. Totti è una persona fantastica, ha fatto molti sacrifici”

«La Roma di Spalletti voleva mandarmi via. Bronzetti mi ha chiamato: "Antonio, vai nella più grande squadra". Gli risposi: "Qual è la più grande squadra". Mi ha risposto: "Il Real", e allora io mi sono lamentato: "Ernesto, non prendermi per il...

Redazione

L'attaccante della Sampdoria, Antonio Cassano, ha rilasciato un'intervista al quotidiano spagnolo "AS" a pochi giorni dalla sfida di Champions League tra due delle sue ex squadre, Roma e Real Madrid.

Ti ricordi la trattativa con il Real?

«La Roma di Spalletti voleva mandarmi via. Bronzetti mi ha chiamato: "Antonio, vai nella più grande squadra". Gli risposi: "Qual è la più grande squadra". Mi ha risposto: "Il Real", e allora io mi sono lamentato: "Ernesto, non prendermi per il c...". E' venuto a casa mia e mi ha passato al telefono Florentino»

Quindi?

«Non potevo dire di no al Real. Molti avrebbero pagato per giocare lì. Zidane, Figo, Raul, Beckham, Guti, Roberto Carlos, Casillas...»

Una cosa da raccontare?

«Alla vigilia di un 4-0 contro la Juventus. Ho rubato le chiavi di Trigoria ed sono tornato alle sei. E 'stata la mia migliore notte in un campo: ho provocato un rigore e segnato due gol»

Cosa ricordi di Roma?

«Avevo 18 anni. Quando ero piccolo ho sempre voluto giocare con Totti»

Totti?

«Ha fatto molti sacrifici, una persona fantastica. Sono stato sei mesi a vivere a casa sua quando ho firmato con la Roma. Il mio sogno era quello di giocare lì per gente come lui»

Quanto tempo ha vissuto con Totti?

«Sei mesi finché mia madre è venuto a vivere con mio cugino»

Tu e Totti avete litigato, cosa è successo?

«Per mancanza di rispetto e smise di parlarmi per due anni»