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Carboni: “La Roma può fare la stessa rimonta della Juventus”

“Il vero colpo di mercato è stato Spalletti. I giocatori arrivati sono molto forti, ma credo il vero cambiamento lo farà il nuovo allenatore"

Redazione

Amedeo Carboni, doppio ex di Roma e Sampdoria, è stato intervistato da AS Roma Match Program.

Come giudica la stagione dei giallorossi?

“La stagione non stava entrando in una bella fase, da essere una delle più accreditate per lo scudetto si è trovata quinta. Il cambio di allenatore a mio parere è stato quindi necessario. Il ritorno di Spalletti, che è ben voluto nella Capitale, ha portato energie mentali fresche. Perché di questo si tratta, è tutto un fattore mentale perché la Roma ha un organico di alto livello e può rimettersi in carreggiata con facilità. La Roma di oggi può solo fare meglio”.

Cosa ne pensa delle operazioni di mercato fatte nella sessione invernale?

“Il vero colpo di mercato è stato Spalletti. I giocatori arrivati sono molto forti, ma credo il vero cambiamento lo farà il nuovo allenatore. Spalletti conosce i suoi limiti e i limiti dell’ambiente. Nella sua prima esperienza qualche cosa non ha funzionato, ma ne avrà fatto tesoro per evitare che accada di nuovo”.

Cosa porta il cambio di allenatore?

“Porta i giocatori ad avere maggiore responsabilità, a non nascondersi più dietro l’allenatore. Io non ho mai conosciuto un giocatore che decida di giocare male, non credo esista e non lo prenderò mai in considerazione fino a quando me lo dirà un calciatore direttamente”.

Come vede la Sampdoria in questa stagione?

“Anche loro stanno beneficiando del cambio di allenatore e sono in ripresa anche se rimangono sempre uno scalino sotto la Roma”.

Il suo giudizio su Montella?

“Si è dimostrato un ragazzo intelligente, ha buone tecniche di allenamento. Soprattutto le sue squadre giocano un bel calcio, al di là dei risultati che ottengono”.

Ce la farà a salvarsi?

“Credo di sì, la strada non sarà facile, ma credo possa riuscire nell’impresa”.

Chi potrebbe risolvere la gara?

“Non penso al colpo di uno, immagino la Roma possa risolvere la gara su una azione manovrata. Il rinnovato entusiasmo fa lavorare meglio la testa e muovere le gambe più velocemente”.

Ha vestito la maglia blucerchiata per due stagioni, cosa ricorda?

“È stato il mio ingresso nel calcio che conta. Era un gruppo forte, era la Samp di Vialli e Mancini, un grande club con una visione europea. Il primo anno abbiamo perso la finale di Coppa delle Coppe contro il Barcellona e l’anno dopo invece non abbiamo fallito…”.

Poi il passaggio alla Roma, dal presidente Mantovani a Dino Viola…

“Erano due personaggi simili, ma con approcci differenti. Ebbi delle incomprensioni con  alcuni giocatori a Genova e il mio passaggio in giallorosso fu la miglior cosa per tutti. Poi avevo l’opzione della Roma e non esitai un attimo”.

Come andarono le cose nella Capitale?

“Ho tanti bei momenti nei miei ricordi. Ma mi tornano alla mente anche i momenti duri, come il rientro dopo un infortunio. Ho avuto un rapporto forte con i tifosi, con confronti duri a volte ma ho sempre sentito la loro stima. Sono stati anni importanti che mi hanno poi permesso di andare in Spagna fino a fine carriera”.

Ha attaccato gli scarpini al chiodo a quarantuno anni passati, come si fa?

“Perché sono andato a giocare all’estero! Per chi fa una esperienza fuori poi rientrare in Italia sembra un inferno, non è facile rientrare nelle dinamiche tipicamente italiane, un po’ quello che sta accadendo oggi a Mancini. Certo sono riuscito a giocare fino a tardi perché fisicamente mi sono mantenuto bene è diverso se si hanno infortuni pesanti. Penso infatti a Francesco Totti, non so come finirà la stagione, ma gli consiglierei prima di andare a lavorare in società alla Roma di andare a fare una esperienza all’estero. Credo la miglior scelta sia l’America; potrebbe giocare ancora un anno, ma apprendere per il lavoro futuro dietro alla scrivania. L’America oggi ti permette di aprire la mente a nuovi orizzonti, è il posto perfetto per fare formazione”.

Prima di salutarla, come finisce il campionato?

“Io vedo la Roma subito dopo la prima. Credo la Roma possa fare la stessa rimonta che ha fatto la Juventus.  E arriveranno anche i gol di Dzeko, c’è bisogno di una punta che fa gol per recuperare posizioni. Il primo posto se lo giocheranno Napoli e Juventus, ma il Napoli vince tanto e bene, anche in trasferta quindi un po’ più avanti”.