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Spalletti: “Bisogna andare oltre, questa squadra merita altre chance. Impariamo dalla sconfitta col Porto” – AUDIO – GALLERY – VIDEO

"L'importante non è vincere sempre ma impegnarsi sempre. De Rossi? Va lasciato in campo, bisogna andare avanti. Noi ce lo teniamo come calciatore e ci teniamo il suo futuro come possibilità di sanare e mettere tutto a posto" ha detto il tecnico...

Redazione

Archiviati i play-off di Champions League con la bruciante sconfitta contro il Porto, la Roma si rituffa subito con la testa al campionato. Alla vigilia della sfida di domani sera contro il Cagliari di Rastelli, Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza per presentare la gara e rispondere alle domande dei cronisti presenti nella sala stampa di Trigoria.

Qui la conferenza di Luciano Spalletti:

"Prima di iniziare, in un momento di tristezza infinita, volevamo ricordare della Festa della Famiglia del 3 settembre. Ci sarà quest'amichevole con il San Lorenzo e l'incasso sarà devoluto totalmente in beneficenza. Volevo ricordare che è stata riattivata la piattaforma Football Cares dove, ricordo ai miei colleghi del mondo del calcio, si possono mettere oggetti personali da mettere all'asta. Poi si può entrare ed acquistare questi oggetti per devolvere un contributo alle famiglie che in questo momento stanno attraversando un momento difficilissimo".

Bollettino medico: "Torosidis non sarà convocato. Totti non sarà convocato per un problema alla caviglia sinistra, quella operata diversi anni fa. Poi c'è da valutare Juan Jesus. Ieri ha preso una botta, una 'legnata', ed è stato portato all'ospedale. E' stato fatto tutto ed è stato guardato tutto. Del Vescovo mi ha un po' tranquillizzato perché ieri l'avevo visto veramente male. Oggi fa allenamento a parte e c'è da valutare quale sia la possibilità di essere usato nella partita di domani a Cagliari. Non ci sono altre situazioni, se non quella della convocazione che verrà diramata subito dopo l'allenamento".

In che modo si riparte dopo la sconfitta di martedì?

Nel calcio spesso è importante vincere, ma a volte è più importante resistere alle sconfitte e avere nuovi obiettivi per altre vittorie. Sappiamo bene quello che è il nostro mondo. Questo è un risultato di cui bisogna fare tesoro. Sicuramente ci porteremo dietro delle cose di questo risultato, ma poi bisogna andare oltre e passare ai nuovi obiettivi che sono tanti. Ci porteremo dietro quello che ci ha insegnato, perché ci ha insegnato molte cose. E' una sconfitta importante, però ci sono altrettanti obiettivi importanti dopo. Quindi è abbastanza semplice, si fa tutti così.

Quali sono i punti di forza del Cagliari?

Rastelli ha messo su una squadra forte e la sa far giocare in più modi. L'anno scorso ha vinto il campionato con il centrocampo a rombo, poi a Genova ha giocato con un 3-5-2. Fino al 78' erano in vantaggio in trasferta a Genova e soltanto un paio di numeri importanti dei giocatori del Genoa ha determinato questa sconfitta. Hanno Isla, hanno Bruno Alves, hanno calciatori forti. E' una squadra che gioca un buon calcio. Sarà una partita come tutte le altre, da vincere, se ci riusciamo, sul campo proponendo qualcosa di meglio.

Ipotesi difesa a 3 per domani? Giocherà Dzeko o El Shaarawy in avanti?

Le ipotesi ci sono sempre quando si ha una rosa con diversi buoni calciatori. Le possibilità vanno tenute da conto. Io non vedo una situazione da dover per forza buttare all’aria tutto. Difesa a 3? Qualche volta ci abbiamo lavorato, ma non sarà imminente, non riguarda la partita di domani. Davanti abbiamo più soluzioni, abbiamo tutti ruoli doppi. A parte che domani manca Totti, ma abbiamo diversi ruoli doppi. Domani dentro questo giochino dei ruoli doppi probabilmente entrerà Ricci, è un buon calciatore, anche se l’abbiamo usato poco. Le valutazioni si fanno in funzione del bene della squadra, in funzione del tentativo della ricerca della squadra e sono tutte possibili. Non mi sembra che Dzeko abbia fatto male in queste partite qui, che quelli che ho usato abbiano fatto male. Gli altri si meriterebbero sicuramente un po' d'attenzione, per cui decido.

Ha paura di una ripercussione psicologica sul gruppo o si aspetta già da domani una prova d’orgoglio e di rivincita?

Basta partecipare, guardare ed essere dentro e si vede che i miei calciatori sono in movimento. Si sono fermati un attimo lì ma già il giorno dopo erano in movimento, vogliono andare avanti, vogliono continuare ad impegnarsi. Non hanno dimenticato quello è stato il lavoro e l’impegno del periodo precedente. Meritano sicuramente altre chance, perché quella partita lì è figlia anche di episodi. Non è che tu possa fare una valutazione obiettiva di quello che è successo. Vogliamo passare e attraversare questo momento qui. Il comportamento dei ragazzi, dei calciatori professionisti della Roma, ha evidenziato che è già messo alle spalle, che vogliamo fare bene sin da subito da domani, portandoci dietro quello che ci è stato insegnato. E' stata una sconfitta importante, ma rimane tale.

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In questi anni alla Roma è capitato di perdere partite decisive, di perdersi nel momento cruciale. Si è sempre tirata in ballo la mentalità come spiegazione. Come si può risolvere questa cosa? Possibile non ci sia una strada per cercare di migliorare questo problema?

A me non sembra di aver parlato di mentalità, comunque la mentalità è quella cosa che va al di là di vittorie o sconfitte. Si usa attraverso il ragionamento, il buon senso, l'impegno, il movimento giornaliero continuo che uno deve esercitare per arrivare a un obiettivo. La mentalità non è vincere sempre ma impegnarsi sempre. Per il periodo che ci sono stato io la Roma ha una mentalità, ha un modo suo di allenarsi, di stare insieme, di salutarsi, di guardare a quelli che devono essere gli obiettivi, a quello che è il migliorarsi quotidiano. Io sono contento di quello che stanno facendo i nostri calciatori. Sono orgoglioso di quanto fatto fino a questo momento qui, ma è chiaro che abbiamo commesso errori come in questo caso, io in primis. Però poi dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo, non abbiamo da stravolgere niente. Un errore è una cosa che si può commettere. In questo caso qui è venuto in un momento fondamentale quindi è chiaro che gli venga dato più risalto. Poi c'era gente che era a digiuno di questa cosa qui e ora deve fare una scorpacciata, bisogna che racconti quello che vuole raccontare, quello che è il film che vuole fare. A volte però nell'esagerazione uno rischia di credere di parlare di un altro ma in realtà racconta se stesso, racconta come è lui. Scrive degli altri ma dice chiaramente come è lui.

Tornassi indietro, rifaresti le scelte fatte con il Porto oppure pensi che gli errori possano riguardare anche le tue scelte di formazione?

Non mi ha mai dato benefici tornare indietro a guardare e perdere tempo per vedere quello che è stato, ormai non si può cambiare. Se il risultato è questo ho commesso degli errori. Penso sempre a quello che faccio, ho passato delle ore a pensarci. Mi dispiace, c'è il rammarico ma il risultato rimane questo e si va allo step successivo. Si va a tentare di dare un contributo per ritrovare altri stimoli e obiettivi. Non si guarda indietro. Quando si perde, la formazione la sbaglio sempre. Non ci sono problemi. Come ho detto prima, ho una squadra di buoni calciatori, ho possibilità di scegliere in quasi tutti i ruoli. Ho giocatori doppi in quasi tutti i ruoli. Quindi ogni volta che perderò sbaglierò la formazione. Se ti riferisci a qualcuno di preciso... è chiaro che uno deve prendersi le responsabilità del ruolo che ha quando non ci sono i risultati. Io ho le mie, tu le tue, ognuno ha i propri risultati da raggiungere. Io vengo giudicato in base a come faccio la formazione, tu in base a come scrivi. I tuoi lettori sono i punti ed i tifosi per me. Se aumentano hai fatto bene, se diminuiscono hai fatto male. Ci sono risultati per tutti, sono quelli che contano. Quando poi si arriva alla fine dell'anno si farà la conta dei risultati fatti, delle posizioni e di quello che si vuole e magari si potrà discutere in maniera più precisa e più dettagliata. Poi si prenderanno delle decisioni. Stessa cosa vale per te! (ride, ndR).

Se dovesse schierarlo, sarebbe la quarta partita consecutiva per Strootman. Gli darà un turno di riposo? Ha sciolto definitivamente le riserve sul portiere? È Szczesny il portiere titolare della Roma?

Per quanto riguarda un calciatore come Kevin non è che ci sia la partita e l’addizione del numero di partite che lui svolgerà. C’è, poi, da vedere il giorno dopo come si sente, quello che fa in allenamento, e quella che è la valutazione dello staff medico in base al recupero dei muscoli. Tutte valutazioni che noi teniamo monitorate e che non danno alcun segno o sintomo di doverci mettere mano, quindi si può andare avanti tranquilli. Siamo stati sostenuti dai nostri tifosi quando la squadra è rimasta in 9 e lui è stato uno di quelli che ha fatto molto bene, per cui dobbiamo andare in quella direzione lì. Lo rifaremo giocare anche domani. Per quanto riguarda il portiere, lo so che diventerà un tourbillon tutto l'anno perché sono due portieri forti. Io inizialmente ho fatto giocare Alisson perché Szczesny aveva bisogno di qualche giorno in più di preparazione, era arrivato in quel momento lì. Poi l’ho visto pronto e l’ho fatto giocare perché sappiamo il suo valore, mentre di Alisson probabilmente dobbiamo ancora conoscere qualcosa. Li valuto in base a quello che vedo, in base a quello che conosco. È chiaro che tutti i giorni so qualche cosa di più di nuovo di uno, vedo quest'altro e ridecido. Senza nessun problema, perché deve essere così anche per loro. Si devono abituare a dover essere scelti di volta in volta, a dare sempre il meglio, ad essere stimolati, a dare il meglio di giorno in giorno.

Sono piovute critiche per De Rossi. Come sta?

De Rossi sta bene, ha fatto vedere di essere in buona condizione come ci aspettavamo da una possibile prestazione sul campo. Lui è il primo ad essere dispiaciuto, ad essersi preso delle responsabilità all’interno. Lui a contatto con noi ha fatto vedere che sa quello che è successo, per cui quando si è calciatori di questo livello, quando ci si tiene tanto a quelli che sono i risultati della Roma come in questo caso qui, lui è uno di quelli che si prende un carico maggiore per troppi motivi. Per quello che è, per quello che è stato e che vuole essere per il futuro della Roma. Si spiega male perché una della valutazioni che deve assolutamente fare un calciatore è quella di dover rimanere in 11 in una partita di calcio, quella cosa ti penalizza più di ogni altra cosa. Però gli è successo, se può esserci una scusante è che lui si gira un po’ quando va a mettere questo piede alto, sembra quasi perda di vista la vicinanza con l'uomo perché poi era dispiaciutissimo, è un brutto intervento. Dobbiamo pagarne le conseguenze, ma dobbiamo lasciarlo lì, bisogna andare avanti. Probabilmente è dipeso dal fatto che ci si tenesse troppo a quest'incontro qui. È una cosa che può succedere. Ne ho viste anche di peggio nel calcio. Noi ci teniamo De Rossi come calciatore e ci teniamo il futuro di De Rossi come possibilità di risanare e di rimettere a posto tutto.