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Alisson: “Problema mentale, avevamo ancora gamba per correre. Ora zitti e pedalare”

Le parole del portiere giallorosso al termine del pareggio di San Siro contro l’Inter di Spalletti

Redazione

Niente da fare per la Roma: nonostante il vantaggio iniziale di El Shaarawy, l’Inter ha trovato il pareggio con Matias Vecino nei minuti finali del match, terminato 1 a 1. Dopo lo scontro Champions, il portiere giallorosso Alisson Becker ha rilasciato alcune dichiarazioni.

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Hai parato quasi tutto. Peccato.

Quando un portiere fa una bella partita ma prendere un gol è come non fare bene. E' un peccato non aver parato quel tiro, hanno fatto un gran gol, era difficile prenderlo.

Pareggio che serve poco.

Non è un bel momento, dobbiamo stare zitti e lavorare.

Ti sei esaltato con Icardi.

La sfida con gli argentini c'è sempre. Lui è bravissimo.

Problema fisico? O è mancata la gestione della palla?

Secondo me è un problema più mentale. Dobbiamo lavorare su questo, tutti hanno detto che avrebbero potuto correre di più. Non possiamo smettere di giocare con una squadra come l'Inter. Il pareggio ci rimanda indietro e dobbiamo provare a fare sempre meglio.

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La parata più bella?

E' bello vedere le parate e di aver fatto un buon lavoro, mi dispiace aver preso un gol che ha portato il risultato in pareggio. Dobbiamo lavorare di più e stare un po' zitti, lavorare sempre.

Negli ultimi 20 minuti vi siete ritirati, come mai?

Abbiamo fatto quasi la stessa cosa della partita di andata. In questa partita forse abbiamo fatto anche peggio nel secondo tempo o negli ultimi 30 minuti, sono troppi per mollare. E' un aspetto di mentalità, avevamo ancora gamba per correre. Abbiamo sentito anche la mancanza di alcuni giocatori importanti. Cambia la maniera di giocare, ma chi è entrato ha fatto bene. Non è comunque facile cambiare modo di giocare, abbiamo pareggiato questa partita che era da vincere.

Cosa ti ha detto Spalletti?

Mi ha chiesto come sta la mia famiglia e la mia bimba che è nata da poco, mi ha dettto che mi vuole bene e io a lui. Doveva scegliere tra due grandissimi portieri lo scorso anno e scelto bene. Sarebbe stata la stessa cosa sia che avessi giocato io che avesse giocato Szczesny, non è facile gestire questo per un allenatore. Da lui ho imparato tanto, lo devo ringraziare.

ALISSON IN ZONA MISTA

Sei stato il migliore in campo dei tuoi, ma i compagni non riescono a fare gol.

E' stata un'altra partita difficile. Non è facile giocare qui con l'Inter, con cui abbiamo perso alla gara di andata. Prendere un pareggio qui è un buon risultato e al momento non è facile parlarne. Dobbiamo stare zitti e pedalare, come si dice in questi casi. Dobbiamo corrrere e lavorare insieme e cercare di tornare a fare quel gioco che facevamo prima, tornando a vincere.

Perché la squadra crea poche occasioni?

Dobbiamo lavorare anche sulle statistiche. In questo momento si parla che l'attacco non fa bene, che la difesa non va bene. In questo momento è facile parlare. Dobbiamo stare zitti e lavorare sui tiri in porta e nella gestione della partita. Eravamo in vantaggio fino all'86', poi abbiamo preso questo gol. E' un momento di tristezza, ma almeno abbiamo preso un punto.

Il mercato vi distrae?

No, non ci distrae perché siamo professionisti. Alla Roma sono tutti grandi calciatori, ma di mercato parla Monchi. Noi dobbiamo pensare al campo.

Qual è stata la partita più difficile?

Non mi ricordo in questo momento, Icardi è sempre un giocatore pericoloso e difficile da marcare ma per fortuna ho avuto la possibilità di fare alcune parate. Sono tutte difficili, non ce n'è una più degli altri.

Un vantaggio tornare a giocare subito contro la Samp?

E' un vantaggio se vinciamo. Se perdiamo è uno svantaggio.

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Tante parate e i tentativi di scuotere i compagni.

Dobbiamo fare qualcosa di più per vincere queste partite. Giocare qui contro l'Inter fuori casa è sempre difficile.

Cosa è mancato?

Ora è difficile, si dice che parla fisico, carattere, mentalità. Si dice che siamo molli... Ci sono tanti aspetti da migliorare, ma se sbagliamo dobbiamo essere più forti con la testa. Siamo forti tecnicamente, dobbiamo vincere le partite anche con gli errori perché ci sono nel calcio.

Come vede i compagni? Sono demotivati o vedi una squadra sicura?

Per il momento non abbiamo la sicurezza che avevamo prima ma è normale. Veniamo da cinque partite con dei risultati che hanno lasciato la squadra indietro rispetto a quelle che sono avanti. Dopo la partita c'è rabbia e tristezza, non eravamo contenti del risultato, è stato un peccato prendere gol all'86', volevamo tanto questa vittoria. Dobbiamo stare zitti fino alla prossima partita e cercare di vincere subito.

Secondo lei c'è da lavorare più forte sul campo o ragionare in una certa maniera per uscire fuori da questo momento?

Dobbiamo subito affrontare questa situazione, dobbiamo fare tutte queste cose che hai detto. Dobbiamo lavorare sull'aspetto mentale, il calcio non è solo tecnica, dobbiamo lavorare su tutti gli aspetti per non stare lì dietro e andare in avanti tra i primi, che è il posto dove la Roma deve essere sempre.