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Addio 2016. Domani incontro per Jesé. Strootman romantico: “Non c’è Roma senza Totti e De Rossi”

Per Pallotta la differenza tra Roma e Juve sta nella mentalità. Spalletti soddisfatto: "Anno eccezionale". Ruediger ricorda il derby: "Un'emozione incredibile"

Valerio Salviani

Ci siamo. Il 2016 è pronto a salutare per far posto al nuovo anno, fatto come sempre di speranze e sogni. Sogni di gloria, che manca da troppo ad una tifoseria che meriterebbe molto di più di quanto raccolto nella sua storia. Ultimo giorno di un anno povero ancora una volta di soddisfazioni, ma ricco di buone sensazioni che dovranno trasformarsi in qualcosa di tangibile al più presto. Già a partire da domani, quando la Roma si ritroverà a Trigoria per iniziare a preparare la trasferta di Genova. I rossoblù, che al Marassi hanno battuto anche l'imbattibile Juventus, si ritroveranno lunedì con un Pavoletti ed un Rincon in meno, accasati rispettivamente a Napoli e proprio Juventus, le due avversarie più pericolose per la squadra di Spalletti. L'obiettivo più vicino per la Roma sarà, iniziando proprio dal Genoa, invertire il trend negativo in trasferta imparando dagli errori fatti in questa stagione. Strootman non ha dubbi: "Se siamo dietro alla Juve è per l'andamento in trasferta. Dobbiamo migliorare in un sacco di cose perché vogliamo vincere".

L'UOMO DELL'ANNO - E' Luciano Spalletti l'uomo copertina di questo 2016, arrivato al suo ultimo atto. Per l'allenatore è stato "un anno eccezionale", mentre Baldissoni ho sottolineato i suoi meriti"Con il suo ritorno a Roma ci ha dato più consapevolezza". In effetti, almeno nei numeri, la Roma è cresciuta, tanto. L'errore di non aver fatto prima il cambio in panchina pesa sulla dirigenza come un macigno. Più volte Pallottaha fatto mea culpa. "Parte del distacco con la Juventus è dato dal fatto che Spalletti sia qui da solo un anno" ha detto il presidente. La mentalità, secondo il numero 1 di Trigoria, è la vera differenza tra i bianconeri e i giallorossi. E' d'accordo anche l'ad Gandini:"Lotteremo per lo scudetto fino all'ultimo", e riconosce in Spalletti i meriti del successo della squadra, "ha dimostrato non solo di avere un ottimo piano tattico, ma di sapersi anche adattare alle situazioni".

ULTIMA VOLTA INSIEME? - Il 2017 potrebbe essere l'ultimo anno di Totti e De Rossi nella Roma. Se per il capitano potrebbe essere proprio l'ultimo anno da calciatore, il futuro del centrocampista è ancora incerto. Il rinnovo è un'opzione reale ma le parti non hanno ancora trovato un accordo. Perderli entrambi sarebbe un duro colpo per la Roma, come spiega Ruediger:"Loro sono due leggende, a volte vederli mi provoca la pelle d'oca". Anche Strootman conosce bene l'importanza dei due simboli giallorossi per eccellenza: "Danno una mano a tutti, giovani e compagni di squadra allo stesso modo. E ‘importante averli con noi, sia in allenamento che nelle partite". 

MERCATO - Continua ala ricerca del vice-Salah. Juve e Napoli si sono già rinforzate e la Roma non vuole restare indietro. Il prescelto in attacco sembra sempre di più Jesé. L'ex Real è stato protagonista di 5 mesi disastrosi al PSG, tanto da spingere il presidente dei trasalpini a dichiarare di aver commesso un errore nell'acquistarlo. Per la squadra di Spalletti potrebbe essere un ottimo affare sopratutto dal punto di vista economico. Domani infatti i dirigenti delle due squadre si incontreranno: l'obiettivo dei giallorossi è strappare un prestito con diritto di riscatto. Se ci riusciranno Spallettiavrà il primo rinforzo. Il tecnico toscano, ad essere onesti avrebbe preferito El Papu Gomez, ma per lui l'Atalanta continua a chiedere troppo. Nelle ultime ore l'argentino avrebbe attirato l'attenzione anche del Tainjin, club cinese allenato da Cannavaro, pronto a ricoprire di soldi gli orobici. In uscita oltre al solito Iturbe, per cui Cairo non ha negato un interesse reale, anche Seck, che potrebbe essere mandato in prestito: su di lui il Carpi.Skorupski invece non pensa ad un futuro nella Roma: "Il mio unico pensiero è la salvezza con l'Empoli".